6. Sa chi sono

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Il giorno dopo io e Rox ci svegliamo tardi e scendiamo subito in spiaggia quando Jordan bussa alla porta, arriviamo all'ombrellone insieme e troviamo Ryan steso al sole, la pelle bagnata, probabilmente deve essersi buttato in acqua appena arrivato esattamente come faccio sempre io.
-'ciao Ryan'- lo saluta Rox.
-'ehi'- saluta lui con un cenno mettendosi seduto.
Rox e Jordan si siedono su un lettino così io devo per forza sedermi vicino a Ryan.
Stare vicina a lui mi fa sentire strana. È come se mi piacesse e mi spaventasse nello stesso momento.
-'Andiamo a farci un bagno Jordan?'- Rox lo prende per mano e lo trascina in acqua senza aspettare risposta.
-'ti sei divertita alla festa? '- chiede Ryan una volta soli accendendosi una sigaretta.
-'gia'- dico scocciata dal suo continuo accendere sigarette.
-'non sei tipo da festa.'- dice. Ancora?!
-'e tu cosa ne sai?'-
-'si vede. Hai l'aria di una che si siede su una scogliera a scrivere all'alba piuttosto.'- dice guardandomi negli occhi.
-'possono piacermi tante cose.'- ribatto.
-'tipo quel ragazzo?'- chiede rabbuiandosi.
-'perché no..'- dico in difficoltà.
-'perché ha infilato una mano nel tuo reggiseno e non te ne sei neanche accorta?'- sbotta. Arrossisco e distolgo lo sguardo in difficoltà. Deve esserci una spiegazione.
-'andiamo a fare un bagno.'- dice con un tono stranamente calmo in contrasto con quello che ha appena usato.
-'non ho voglia- ribatto.
-'muoviti dai.'- insiste alzandosi e spegnendo la sigaretta.
Scuoto la testa così lui mi prende di peso e credo che il mio cuore smetta di battere o inizi a farlo tanto velocemente da sembrare fermo quando le sue braccia mi tirano su, una a sorreggere la schiena e una le ginocchia. Le nostre facce incredibilmente vicine.
-'pensavo fossi il tipo abituato a fare quello che ti si chiede, quello che ti chiede la tua migliore amica e magari la tua famiglia, dico bene? '- dice a pochi centimetri dalla mia bocca.
-'non sai niente di me. E adesso mettimi giù.'-
-'no.'-
-'Mettimi giù.'- ripeto guardandolo male.
Lui comincia ad avvicinarsi all'acqua con un sorriso odioso stampato in faccia e mi lancia senza troppi complimenti nonostante le mie proteste. Ryan si butta e rimane sott'acqua per un po' prima di riaffiorare al mio fianco.
-'io le persone le capisco subito.'- riprende il discorso avvicinandosi a me imbronciata, tocco a malapena il fondale per la distanza dove mi ha buttata mentre lui tocca decisamente dato che ha metà costato fuori dall'acqua.
-'e tu sei la classica ragazza che non dice mai di no. Dovresti proprio lasciarti andare e fare quello che vuoi tu.'-
Lasciarmi andare, lasciarmi andare... Perché continua a ripeterlo? Lo fa sembrare una cosa facile.
Senza preavviso Le sue mani sono suoi miei fianchi e la sua bocca è vicina. Proprio come ieri sera mentre ballavamo. Non ho mai sognato di baciare nessuno, non ne ho mai avuto davvero voglia ma in questo momento non c'è cosa che vorrei di più e credo che lui lo abbia capito dato che mi tira per i fianchi attaccata a se.
-'tu non sai chi sono.'- ripeto nonostante non abbia sbagliato nulla ma non mi piace che lo abbia capito. Non so come abbia fatto ma ha ragione. Mi allontano da lui.
-''.Dammi la mano e chiudi gli occhi.'- ordina.
-'Ryan non so cosa tu stia facendo ma'-
-'fallo'- dice porgendomi una mano. Esattamente come l altro giorno sulla scogliera. Non so quale potere abbia su di me, è come una porta aperta verso la vita che avrei sempre voluto vivere, intensa, mia e non riesco a smettere di guardarci dentro con la sola voglia di varcarla e liberarmi per sempre di quelle catene.
Mi arrendo. Afferro la sua mano. Di nuovo. E chiudo gli occhi.
Lui mi tira ancora vicina a se.
-'Fingi che il resto non ci sia, respira e custodisci quel respiro, il rumore del vento, il calore del sole... questa è la tua libertà, questa è l' unica cosa che conta: sapere che quando vuoi e come vuoi puoi prendere decisioni per te, puoi andartene, puoi restare, puoi lottare, puoi arrenderti, senza il permesso di nessuno. È la tua vita, sei libera. Ricordalo.'- mi parla lentamente in un orecchio. E io mi rilasso e assorbo ogni sua parola. Chiedendomi come faccia sapere ciò che ho bisogno di sentirmi dire.
-'perché mi dici queste cose?'- chiedo confusa. Ho riaperto gli occhi e mi sono persa nei suoi.
-'perche lo vedo. Tutti quei libri in cui ti seppellisci, quando lo fai perdi la luce negli occhi che hai mentre scrivi. Mi basta guardarti,quella che ho davanti non è la ragazza che sei dentro. La ragazza che si è buttata con me da quella scogliera, quella sei tu.'- parla a poca distanza dalle mie labbra. E capisco cosa ci trovino tutte in lui, capisco cosa voglia dire volere essere strette e baciate da lui e pensarci mi fa paura. Io non sono quel tipo di ragazza, probabilmente queste cose le dice a tutte e io ci sto cascando.
qualcuno si schiarisce la voce e io mi allontano di scatto da lui.
-'ehila'- dice Jordan.
Usciamo tutti insieme dall' acqua mentre Rox continua a lanciarmi occhiate impazienti.
Vedo Jordan e Ryan fermarsi a parlare a riva e poi Ryan se ne va senza salutare nessuno.

This Summer is MINEWhere stories live. Discover now