1. Vacanza

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-'hai intenzione di buttarti di sotto?'- la voce di Rox da dentro casa mi riporta alla realtà.
Sono sul tetto ad ammirare uno dei tramonti meravigliosi del Salento. Uno di quelli che rimani incantato, senza riuscire a staccare gli occhi dal cielo, ad osservare le sfumature rosse sempre più intense che si riflettono nell'acqua, e a guardare il sole che lentamente sparisce, annegando nelle profondità del mare.
Amo questa terra. Profuma di casa.
Sono anni che vengo qui con la mia famiglia, il Salento è praticamente casa mia anche se non ci vivo tutto l'anno ed è uno dei pochi posti che non mi stanco mai di vedere. Per quanto mi riguarda non ci sono Maldive o Caraibi che tengano, niente è paragonabile si colori del mare, del tramonto, della terra rossa, gli ulivi disseminati ovunque e il cuore delle persone che vivono qui.
Questo è il primo anno che ci vengo da sola o meglio con Rox. I miei hanno lasciato che prendessimo una casa in affitto per un mese come ricompensa per l'anno appena passato. L anno peggiore di sempre. La cosa peggiore? Che i miei genitori hanno contribuito a renderlo tale senza neanche rendersene conto.
-Sam?'-
-'arrivo'-
Ok non c'e modo di evitarlo devo scendere e andare a quella festa in spiaggia. Io e Rox abbiamo due idee completamente diverse di divertimento. Per lei vuol dire feste, ragazzi diversi ogni volta invece io apprezzo di più un falò sulla spiaggia, una serata a guardare le stelle o a casa a guardare un film. Ma dopo 18 anni su questa terra ho ben capito di essere io quella strana.
Mentre sto per scendere di sotto prima che Rox mi venga a prendere di forza, dall'inizio della stradina sterrata che conduce al mare sbucano due ragazzi. Uno cammina avanti mentre l' altro se la prende comoda. È senza maglietta, in costume e ha una sigaretta in bocca.
Anche da quassù mi rendo conto che ha un fisico atletico. Entrambi in realtà...
Strano che vengano da questa parte, le uniche case presenti sono la nostra e quella di fronte che pensavo fosse vuota...
Rimango lì a fissarli ben spendo che se mi scoprissero sarebbe imbarazzante.
Il ragazzo che fuma infatti si volta proprio mentre l' altro sta entrando in casa e io mi ritraggo velocemente maledicendo me stessa.
I ragazzi mi rendono nervosa. E pensare di averne due come vicini non mi rende le cose semplici soprattutto conoscendo Rox...
Sbuffando per dover abbandonare il tetto vado di sotto.
-'sono pronta in due secondi'- grido andando di filata in camera per cambiarmi prima che Rox possa saltarmi addosso per il ritardo.
Solo ora ricordo di non essermi nemmeno fatta una doccia... Amen. È una festa in spiaggia.
Mi metto un paio di pantaloncini di jeans e una canotta pulita e sciolgo i capelli castani leggermente increspati dal sale senza neanche darmi la pena di truccarmi, il sole ci ha pensato da solo a dare alla mia pelle cadaverica un po' di colore sulle guance.
-'credevo fossi andata a cambiarti'- dice Rox quando la raggiungo sul portico guardando il mio look con un sopracciglio alzato. Scoppio a ridere. Lei indossa un vestito nero svolazzante ovviamente che fa da contrasto con i suoi capelli rossi.
La vedo riportare l'attenzione a dove era rivolta prima del mio arrivo: verso il ragazzo non fumatore che la sta palesemente fissando dal portico della casa difronte. Fantastico. Li ha già visti.
-'questo posto mi piace sempre di piu'- dice con un sorrisino.
Alzo gli occhi al cielo e chiudo la porta a chiave mentre lei si incammina sculettante lungo la strada sterrata.
Io la raggiungo e le butto un braccio attorno alle spalle.
-'il mare ti mette di buon umore'- constata lei guardandomi.'- è da tanto che non ti vedevo così'-
Ha ragione. Ho passato un anno a spegnermi lentamente e qui... Mi sembra di tornare a respirare di nuovo. Siamo arrivate solo ieri sera ma dopo solo una giornata di mare mi sembra di essere tornata la Vera me. La vera Samantha.
-'credo che il mare faccia questo effetto a tutti'- ribatto con un' alzata di spalle sorridendole.
ci avviciniamo sempre di più alla spiaggia e
La musica si fa sempre più forte. Strano che abbiano già cominciato dato che sono solo 21.00 e che probabilmente andranno avanti fino a domani mattina.
Quando arriviamo molti sono già in acqua.
Odio fare il bagno di notte, mentre di giorno trovo l'acqua del mare rassicurante di notte si trasforma in una macchia nera in cui non vorrei mai buttarmi. Piuttosto del fatidico bagno di mezzanotte preferisco quello di mezzogiorno...
Molti sono al bar della spiaggia altri isolati in piccoli gruppi.
Io e Rox prendiamo qualcosa da bere, lei butta giù un paio di shot di tequila mentre io sorseggio una birra. Mi fa anche schifo ma non posso prendere una coca cola... detto così sembro una puritana ma se mi fa schifo mi fa schifo.
-'forza ragazza, scateniamoci!'- grida dopo aver buttato giù un altro shottino.
Io scoppio a ridere e poi cominciamo a ballare in mezzo agli altri sulla spiaggia, e devo dire che sto cominciando a divertirmi sul serio, mi lascio andare al ritmo della musica mentre la sabbia fresca mi accarezza i piedi.
poi peró sulla faccia di Rox compare improvvisamente un' espressione che mi fa pentire di essere venuta qui.
La conosco da quando andavamo all'asilo quindi posso dire con abbastanza certezza che quando sulla sua faccia compare quell'espressione è il momento di darsela a gambe.
-'che c'è?'- chiedo temendo la risposta mentre mi volto lentamente a guardare dove sta guardando lei. Un punto dietro le mie spalle.
-'è il momento di andare a socializzare'- commenta con un sorrisino.
I ragazzi di oggi sono appena arrivati alla festa insieme ad altri e lei non aspetta nemmeno due secondi prima di afferrarmi per un gomito e trascinarmi con se verso di loro.
-'Rox!'- la chiamo cercando di liberarmi dalla sua presa mentre mi trascina in mezzo alla calca.
Odio essere obbligata a parlare con le persone, non sono il tipo che si butta e dice semplicemente: ciao piacere sono Sam. Piuttosto sono il tipo che rimane impalata a cercare di proferire parola mentre gli altri ignorano la mia presenza.
I ragazzi, come se ascoltassero una mia muta preghiera, spariscono inghiottiti tra la gente.
-'tu guarda che peccato'- esclamo mentre lei si guarda intorno.
-'eccoli la!'- esulta indicandoli vicino a un falò.. Beh almeno quello c'è..
-'non ci vengo la'- dico.
-'oh andiamo Sam! Vuoi comportati da 18 enne per una volta?'- dice voltandosi verso di me.-' provaci con uno di loro, divertiti!'- aggiunge sorridendomi.
La incenerisco con lo sguardo e incrocio le braccia. Non sono come lei. Io non lo faccio. Potrà anche ritenermi una sfigata ma io non voglio quello che vogliono tutte le ragazze della mia età. Volete una lista delle cose che non voglio?
Morire dietro a un ragazzo che si fa tutte solo perché va di moda e farmi trattare male solo perché credo che con me sarà diverso. È incredibile che al giorno d'oggi più uno si comporta male più venga considerato un Figo...Gli stronzi puttanieri gli lascio alle ragazze che credono di poterli cambiare.
Preferisco un uomo che sappia quello che vuole, determinato e coraggioso certo ma che sappia anche essere gentile e ironico e perché no? Piangere dato che è umano senza vergognarsene, voglio qualcuno che mi rispetti e mi voglia bene. Credevo che questo valesse per tutte ma invece ho scoperto che il prototipo del bad boy va di più... Sarà per tutti quei libri e quei film...
Altre cose che non voglio? Non voglio mettermi con qualcuno solo per mettere foto sdolcinate su Facebook con frasi improponibili. Succederà quando succederà, non ho fretta.
Non voglio baciare o fare altro con qualcuno che non mi piaccia sul serio.
Ma ovviamente Rox non si è mai fatta questi problemi. Le voglio bene ma abbiamo due concezioni completamente diverse praticamente su tutto e forse è per questo che siamo così amiche, ma odio quando mi guarda così. Come se fossi l'ultima delle sfigate e lei avesse il compito di mostrarmi la retta via.
-'solo due secondi Sam, ti chiedo solo di parlare e fare amicizia non ti chiedo nulla di più'-
Sciolgo le braccia.
-'per favore?'- chiede con la faccia da cucciolo. Scuoto la testa rassegnata. Perché non riesco mai a dire di no alle persone? È una parola semplice appena due lettere..
Mi incammino verso di lei sbuffando.
-'ti voglio bene lo sai?'-
-'si, si'-
Arrivate al falò mi si arrotola lo stomaco come sempre quando sono davanti a persone che non conosco.
Uno dei ragazzi di oggi, quello su cui ha puntato gli occhi Rox nota la nostra presenza prima ancora che proferiamo parola.
-'ehi, hai da accendere?'- chiede Rox sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi, e la trappola è scattata. Come potrebbe dirle di no? lei è bellissima, è divertente e non ha il minimo problema a parlare a degli sconosciuti.
Mi bastano due secondi però per capire che la trappola non è scattata solo per lui, ma per entrambi. Lo vedo da come lei lo guarda mentre lui si alza e le accende la sigaretta senza abbandonare il suo sguardo.
È un ragazzo alto e robusto, capelli castani , lineamenti delicati e pelle olivastra. Davvero un bel ragazzo.
-'sono Jordan'-
-'Rox'- ribatte lei sorridendogli di nuovo.
Io sposto il peso da un piede all'altro in imbarazzo mentre guardo le persone intorno al falò. Non vedo il ragazzo del tetto, quello che quasi sicuramente mi ha beccata a fissarlo.
Cerco di nuovo tra le persone ma poi mi accorgo che effettivamente c'è un ragazzo che potrebbe essere lui a riva poco più avanti, è di spalle e tiene con una mano una sigaretta e con l'altra il cellulare attaccato all'orecchio. A giudicare dalla postura non mi sembra sia una conversazione piacevole.
-'devi accendere anche tu?'- chiede Jordan accortosi improvvisamente della mia esistenza.
Scuoto la testa.
-'lei è Sam'- dice subito Rox come se anche lei si fosse dimenticata che ero qui.
-'piacere'- dico accennando a un sorriso.
-'possiamo unirci a voi? La festa è davvero noiosa'-
-'tutto il tempo che volete'- ribatte Jordan indicando di sedersi affianco a se. Così finisco seduta tra Rox e una ragazza bionda dagli occhi verdi che mi sorride non appena prendo posto.
Cominciamo a parlare con più facilità di quanto mi aspettassi. Adoro le persone che rompono il ghiaccio senza farsi problemi, forse perché evitano che debba farlo io..
Parla praticamente solo lei. Si chiama Nicole, è di Torino e conosce Jordan e il suo amico da tempo. Mi racconta che ha una bend ed è tutto molto interessante finché il mio cellulare squilla. Il display si illumina e compare: mamma.
Mi volto verso Rox per dirle che mi allontano un attimo ma è talmente presa da Jordan che neanche se ne accorge.
Non sapendo dove andare mi avvicino alla riva dove poco distante c'è quel ragazzo. O qui o dove due stanno amoreggiando nell'acqua...
-'ciao mamma'- dico.
-'ciao tesoro. Come stai? Tutto bene il viaggio?'-
-'tutto tranquillo. Qui è sempre bellissimo e..'-
-'si ne sono certa. Dove sei?'- probabilmente sente il rumore della musica.
-'ad una festa in spiaggia con Rox'- ribatto leggermente spazientita.
-'una festa... Lo so che sei lì per divertirti tesoro ma ricordati che devi studiare, hai un esame importante al tuo rientro e oggi il dottor Ferrero..'-
-'mamma Sono arrivata ieri.'-
-'si hai ragione.. Scusa è solo che è importante'-
Si è importante. Evidentemente lo è di più della mia sanità mentale.
-'ora devo andare, ciao'- taglio corto e metto giù sbuffando e con la voglia di urlare. Come ogni volta che parlo con lei.
Sono cresciuta in una famiglia felice ed unita, tutte brave persone, me, mio fratello maggiore e i miei. Voglio davvero bene ai miei ma sono persone esigenti.
Hanno sempre pensato che io avessi un dono per lo studio quindi oltre a farmi fare un liceo classico mi hanno iscritto a dei corsi di medicina avanzata con uno dei primari più importanti. Se passo tutti i test potrò cominciare un praticantato nella sua equipe. Tutto grandioso se solo uno non pensa a quanto comporti.
Non mi hanno mai chiesto se fosse ciò che volevo, se mi andava bene stare chiusa ore su ore in camera a studiare e mai una volta che venissero da me e mi chiedessero se mi andava di fare una pausa, prendere una boccata d'aria, vedere degli amici..
Sono sempre stata quella che ce la fa da sola, che non delude, che è destinata a qualcosa di grande, quella intelligente che non ha bisogno di nessuno.
La verità? Non sono niente di tutto questo o forse sì ma ancora non lo so, come si fa a 18 anni sapere chi si è e cosa si vuole?
So solo che c'è solo una cosa che potrei passare a fare per ore senza stancarmi... Scrivere. Ma ovviamente a nessuno interessa questo.
Mi volto di scatto sentendomi osservata e noto che il ragazzo è voltato verso di me, ha finito la telefonata e si sta accendendo un' altra sigaretta. Posso sentire l'odore di bruciato dei suoi polmoni da qui.
Anche se siamo praticamente al buio, se non fosse per la luce del falò che ci fa arrivare un pochino di luce, noto che ha occhi scuri ed è ancora più alto e massiccio di Jordan.
-'ehi Ryan'- una bionda compare dal nulla vestita solo con un bikini. Bhe effettivamente è una festa in spiaggia...
Si spalma praticamente addosso a Ryan che le
Mette un braccio intorno alla vita.
-'ti stiamo aspettando.'- dice lei facendogli un sorrisino prima di lanciarmi un' occhiata strana. Pensavo che solo i cani segnassero il territorio, non mi stupirei se si mettesse a fargli pipì tutto attorno.
-'arrivo tra un attimo'- dice lui con voce profonda indicandole la sigaretta.
-'beh ti tengo compagnia se vuoi.'- ribatte lei.
E io alzo gli occhi al cielo per quanto risulta patetica in questo momento.
Probabilmente il ragazzo mi ha vista perché gli scappa un mezzo sorriso.
Mi allontano da quell'idillio solo per dire a Rox che me ne torno a casa. Come al solito mi basta pensare cosa c'è ad attendermi nella mia vera casa per farmi passare qualsiasi pensiero positivo. E per l'ennesima volta mi chiedo se sia giusto...
-'ehi, io torno a casa. Ci vediamo dopo'-
-'no'- dice con voce stridula, chiaro segno che sta alzando il gomito.
Lancio un' occhiata a Jordan che si affretta a tranquillizzarmi.
-'la riaccompagno io non ti preoccupare'-
Lo guardo ancora peggio e Lui scoppia a ridere.
-'giuro solennemente che non sono il tipo da approfittarsi di una ragazza. Parola di scout'- parola di scout? Gli sorrido ed annuisco. Non credo che lui sia una cattiva persona anche se dubito che saprei riconoscerne una se la incontrassi.
Mi incammino per la stradina sterrata guardando il cielo. Non ho mai visto da nessun altra parte così tante stelle. Il cielo qui è pulito, libero da tutto ciò che ci soffoca nelle città.
Rimugino per tutto il tragitto sulla telefonata di mia mamma, su quest'anno, su quanto il peso sul mio petto si sia ingigantito mese dopo mese insieme alle responsabilità e la paura di non essere abbastanza.
Quando arrivo a casa mi faccio una doccia e mi metto una felpa di mio fratello perché comincia a fare freddo di notte. È Una felpa di quando giocava per non so quale squadra di calcio. Lo invidio, lui non ha mai avuto problemi nel dire o fare quello che voleva, i miei non hanno mai insistito per farlo studiare e non hanno fatto storie quando ha detto che avrebbe voluto fare carriera nella musica. Ora è a New York a provarci, a vivere come vuole mentre io sono bloccata qui. A volte mi sembra di essermi stretta attorno delle catene così strette da non riuscire più a respirare.
Mi butto sul letto con solo la felpa addosso e i capelli ancora bagnati e solo allora mi accorgo che sono quasi le due e Rox non è ancora tornata a casa.
Comincio a camminare avanti e indietro per la stanza sentendomi l'amica peggiore del mondo. Se il mio intuito avesse fallito e avessi lasciato Rox ubriaca nelle mani di uno stupratore seriale?
Da fuori mi giunge la voce di qualcuno che canta a squarciagola. Riconoscerei quella voce ovunque per le volte che l'ho sentita cantare.
Esco di corsa di casa e la vedo con Jordan e Ryan che la tengono.
-'sam!'- grida appena mi vede saltandomi addosso. Probabilmente saremmo cadute tutte e due per terra se Ryan non la avesse staccata da me un istante prima che cadessi.
-'stai bene?'- chiedo guardandola preoccupata.
-'benone!'-
-'lo vedo'- le dico -'grazie per averla riportata a casa'- dico a entrambi.
-'forza la portiamo dentro'- interviene Ryan.
-'si dai, venite dentro'- dice Rox impregnando le ultime due parole di altri significati. Quando è ubriaca diventa più molesta del solito. Io arrossisco mentre Jordan sembra divertito.
-'si, ti riportiamo a casa che è meglio'-
Gli faccio strada fino dentro casa ricordandomi improvvisamente di avere addosso solo una felpa e un paio di mutande con gli smile. Ottima scelta davvero.
Rox cade in coma non appena tocca il divano.
-'mi dispiace'- dico a nome suo ai due ragazzi.
-'non è niente, sarà capitato anche a te ogni tanto di alzare un po' il gomito no?'- dice Jordan.
Ryan scoppia a ridere.
-'non credo'- dice divertito guardandosi intorno ed ispezionando un libro di medicina aperto sul tavolo.
Lo richiudo. Nel momento in cui lo faccio però vedo per un attimo un disegno all'interno del suo avambraccio, un tatuaggio. È piccolo, come se volesse poterlo vedere solo lui, una rosa rossa ma ci sono più spine che petali e la circondano come a poterla incatenare o soffocare, alcune sono addirittura conficcate nei petali. Distolgo subito lo sguardo.
-'che vuoi dire?'- chiedo guardandolo.
-'che non sei il tipo'-
Certo. Come se mi conoscesse.
-'scusalo, lui è Ryan. Non ci sa fare con le ragazze'- ribatte Jordan dandogli una leggera spinta.
-'no eh?'- ribatte Ryan con una luce negli occhi.
Distolgo lo sguardo da quel ragazzo che accidenti a lui a guardarlo con più luce è anche meglio.
-'potresti dare questo a Rox quando si sveglia?'- chiede Jordan avvicinandosi e porgendomi un pezzo di carta con una serie di numeri.
-'certo'- ribatto afferrandolo. -'e grazie ancora per averla portata a casa sana e salva'- aggiungo lanciandole un' occhiata. È collassata sul divano.
-'figurati.'- dice con un' alzata di spalle.-'è stato un piacere, spero che ci rivedremo presto.'- dice guardando per un' ultima volta Rox prima di uscire di casa preceduto da Ryan.
Direi che è inevitabile rivederci, abitate di fronte a noi... Però Jordan mi piace. Spero che Rox lo richiami. Glielo deve dato che sono sicura abbia tirato fuori il suo arsenale di doppi sensi come sempre quando beve e lui ha pensato comunque di riaccompagnarla a casa, se non è amore questo..
La aiuto a cambiarsi mentre lei farfuglia qualcosa a proposito di un unicorno e mi addormento poco dopo anch'io. Ma invece di unicorni sogno una rosa e delle spine.

This Summer is MINEWhere stories live. Discover now