3. Decisioni

86 5 0
                                    

Stiamo lavando i piatti quando qualcuno bussa alla porta.
-'vado io'- dice Rox interrompendo il suo monologo su Jordan.
E ovviamente quando parli del diavolo...
Sento la voce di Jordan dalla porta anche se non capisco bene cosa sta dicendo.
La voce di Rox sembra imbarazzata
-'entra pure'-
Mi affaccio dalla cucina e vado a salutarlo.
-'ciao Jordan'- saluto.
-'ehi Sam'-
-'giuro che le ho dato il tuo numero.'- dico alzando le mani e traversando la sala per uscire e lasciarli da soli e posso sentire gli occhi di Rox spararmi alla schiena.
Una volta uscita ritrovo i libri di medicina lasciati sul dondolo sotto il portico. Di sopra sul tetto invece c'è il mio quaderno ad attendermi. Sono ai piedi delle scale e posso scegliere se salirle e raggiungere ciò che mi piace o rimanere dove sono e concentrarmi nel tentativo di memorizzare ciò che spero che un giorno mi piacerà quanto scrivere.
La medicina mi affascina certo ma l'idea che un giorno possa diventare il mio lavoro non mi affascina, mi spaventa.
Non faccio le scale.
Mi accuccio sbuffando per il caldo sul dondolo e comincio a leggere il capitolo sulle malattie autoimmuni.
Le risate di una ragazza poco distante da me attirano la mia attenzione.
Quando alzo lo sguardo vedo una ragazza in un prendi sole bianco con lunghi capelli biondi che sta mangiando la faccia di Ryan.
Wow. Ieri quell' altra e oggi lei? È esattamente il ragazzo che mi aspettavo fosse: un puttaniere.
Devo dire che dopo stamattina cominciavo a sentirmi in colpa per averlo giudicato troppo presto, abbiamo parlato poco ma quel poco che ha detto non mi smembrava stupido ed è stato gentile con me. Forse perché devo avergli fatto un po' pena dopo la mia caduta epocale...
Rimangono a lungo a baciarsi davanti casa tanto che inizio a sentirmi a disagio, sembra che lo stia osservando... di nuovo. Non oso immaginare come mi sentirei se si accorgessero che sono qui a guardarli. Le mani di lei affondano nei suoi capelli e nella sua schiena mentre quelle di Ryan si muovono sicure sul corpo di lei, come se sapessero da sole la strada avendo eseguito quegli stessi movimento già centinaia di volte. Sa esattamente cosa fare e sembra funzionare a giudicare da come lei gli si attacca addosso.
Ok è davvero troppo. Mi faccio schifo da sola.
Sto per entrare portandomi dietro il malloppo di libri quando Jordan e Rox aprono la porta prima che lo faccia io trovandomi con una mano a mezz'aria alla ricerca della maniglia.
Notando la mia espressione imbarazzata Jordan guarda davanti a casa e vede Ryan.
-'amico'- grida verso l'altra parte della strada.
Ryan si stacca dalla ragazza per voltarsi verso di noi.
Oh no.
-'potresti anche andare dentro non credi?'- chiede un po' divertito fingendosi scocciato.
Lui accenna un sorriso e alza le mani in segno di resa mentre la ragazza lo segue sculettante ignorandoci. Sgualdrina. Non so perché mi stia cosí antipatica... Forse perché ha la sicurezza che io non avrò mai.
-'non ce n'era bisogno'- dico un po' seccata è un po' imbarazzata.
-'invece si, voi vivete qui non è bello dare spettacolo'- dice.
Bhe il ragazzo prende punti.
-'state andando in spiaggia?'- chiedo notando come è vestita Rox.
-'si. Vieni anche tu? Lascia stare subito quei libri!'- esclama notando cosa ho in mano.
Rido per il suo tono drammatico.
-'magari vi rag'-
-'ti ho detto di mettere giù quei libri. Siamo arrivate da due giorni e hai un mese davanti per prepararti concediti un paio di giorni'-
-'Rox smettila.'- dico. Non siamo da sole e non mi piace che mi tratti come una sfigata davanti ad altri.
-'la vita è la tua Sam'- detto questo se ne va con Jordan.
Sbuffo e lascio cadere i libri di nuovo sul dondolo.
Il cellulare comincia a suonare. Mamma. Il tempismo proprio...
-'pronto'- dico con poco entusiasmo.
-'ciao tesoro. Come stai?'-
-'ben.'- non mi fa finire di parlare.
-'ha chiamato il dottor. Ferrero dice che non vede l'ora di consocerti e che ci sono anche dei corsi aggiuntivi che sarebbe bene che tu frequentassi e mi ha chiesto se volevi partecipare. Era l'ultimo posto libero e dovevo dargli una risposta subito così ho già accettato. Non è una notizia stupenda?'-
Cosa?? No che non lo è! frequento già dei corsi aggiuntivi oltre che fare il liceo classico! nuovi corsi significherebbe non vivere più.
-'quando sarebbero?'- chiedo cercando di non essere troppo scontrosa.
-'ogni venerdì sera e sabato pomeriggio.'-
-'il venerdì sera ho il corso di scrittura creativa'- dico mentre sento la calma abbandonarmi.
-'Samanta credo che sia più importante il corso di medicina. Ti sarà molto più utile che buttare giù un paio di storie su un foglio, puoi farlo ogni tanto quando ti annoi anche da sola- sminuisce mia mamma.
Stringo i denti mordendomi la lingua. Non ha mai letto nulla che avessi scritto io, non che le è sia mai importato.
-'tesoro? Sei ancora lì?'-
-'certo. Devo andare.'-
Attacco il telefono con la voglia di lanciarlo lontano.
Mi manca il fiato.
Il corso di scrittura creativa era la mia valvola di sfogo, senza quello come faccio?
Mia madre non avrebbe mai dovuto accettare senza prima parlarmene.
Chiudo tutti i libri di scatto di nuovo e mi alzo avanzando a passo di guerra verso la spiaggia.
Quando arrivo al nostro ombrellone trovo Rox e Jordan che si baciano, non ho nessuna voglia di fare il terzo incomodo così vado al bar.
Mi siedo a un tavolo e uso il cellulare per un po' finché non mi stanco di aspettare e sto per andare direttamente al bancone quando un ragazzo si siede di fianco a me.
-'ciao'- mi saluta con un sorriso.
Lo guardo per qualche secondo sbattendo gli occhi senza dire una parola.
-'ciao'- dico con diffidenza.
Lui è divertito.
-'sono Marco, i miei amici mi hanno sfidato a venirti a parlare e io ho accettato la sfida'- dice indicando un gruppo di ragazzi alle sue spalle che fingono di non guardare da questa parte.
Lo guardo con un sopracciglio alzato. Bel modo di approcciare con una ragazza.
Eppure mi strappa un sorriso per il modo buffo in cui lo dice.
A vederlo sembra un bravo ragazzo, occhi chiari, tutto sorrisi.
-'sono Sam'- dico facendogli un cenno.
-'volevi bere qualcosa? Offro io.'- dice.
-'fa sempre parte della scommessa immagino.'-
-'in realtà no. '- dice sicuro.
-'magari un' altra volta.'-
Mi alzo accennando un sorriso.
-'aspetta.'- dice raggiungendomi.-'stasera do una festa a casa mia. Ritieniti invitata'-
-'quale onore'- lo canzono. Comunque voglio fare qualcosa che mi faccia credere di avere ancora voce in capitolo nella mia vita.
-'ci verrò.'- assicuro.-'forse porto anche un'amica'-
-'perfetto'- il suo sorriso si allarga. Mette quasi a disagio per quanto sorride.
-'alloggio ad ugento non so se sai dov'è.'-
-'certo. Vengo qui da anni so arrivarci. Dove abiti?'-
-'in piazza. Ti aspetto per le nove?'-
Annuisco e prendo la borsa che avevo appoggiato sulla sedia e faccio per andarmene.
-'ciao Sam'- dice facendomi l'occhiolino.
-'a stasera'- assicuro.
-'ehi ehi ehi'- dice Rox avvicinandosi baldanzosa. -'chi era il tipino?'-
Come è possibile che se ne sia accorta? Il nostro ombrellone è dall'altra parte della spiaggia, deve avere un radar..
-'un ragazzo. Stasera andiamo alla sua festa'- dico.
Lei mi guarda a bocca aperta.
-'che c'è?'- chiedo scocciata.
-'non credevo che quelle parole sarebbero mai uscire dalla tua bocca.'-
Jordan compare in quel momento mettendole un braccio intorno alle spalle.
-'che succede?'- chiede guardando me e Rox.
-'stasera si va a una festa. Hanno appena invitato Sam'- dice alzando un paio di volte le sopracciglia con fare allusivo.

This Summer is MINEWhere stories live. Discover now