14. Avvertimento

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Il mattino dopo avrei appuntamento con Ryan ma arriva una vera e propria tempesta. Quest anno sta piovendo davvero tanto, pensavo che qui non conoscessero la pioggia..
Mi dispiace che i programmi miei e di Ryan siano saltati ma comunque credo che sia uscito di casa presto perché la sua macchina non c'è.
-'ehi, là fuori si congela'- dice Rox entrando di corsa in casa fradicia.
-'dove sei andata?'- chiedo sorpresa di vederla in piedi così presto.
Mi infilo una felpa e mi butto sul divano.
-'credevo di avere dimenticato qualcosa in spiaggia'-
La guardo male: capisco subito quando mente.
-'ok va bene ma promettimi che non mi giudicherai.'- dice dondolando sul piedi.
-'Rox ti ho mai giudicata?'- chiedo stupita.
-'no hai ragione... È che non so se ho fatto un errore'- detto questo si siede accanto a me sul divano senza guardarmi.
Mi sto preoccupando seriamente.
-'dimmi tutto'- la esorto.
-'ok... Stasera sono rimasta in spiaggia con Jordan e bhe ecco... Lo abbiamo fatto. Sono una persona orribile vero? Lo conosco da poco però non ho pensato, sto così bene con lui..'- azzarda un' occhiata dalla mia parte e vede che sto sorridendo.
-'perché ridi?'- chiede perplessa.
-'perché sei innamorata'- dico allargando il mio sorriso.
-'cosa? No certo che no è troppo presto no? E poi io non mi innamoro'-
-'direi di sì invece.'-
-'no'- dice scuotendo ostinatamente la testa. 'È troppo presto vero? Troppo.'-
-'credo che tu non possa scegliere quando farlo accadere.. Succede e basta. Non puoi scegliere ne chi ne quando.'-
Quando le dico suonano reali le mie parole come se sapessi quello che sto dicendo. È così? So quello che dico perché è successo anche a me?
No è diverso. Io non posso essere innamorata di Ryan, non posso. Non so niente di lui...
Ma lui sa tutto di te. Dice una vocina nella mia testa.
Lei mi guarda con un sorriso sornione.
-'siamo due sceme vero?'- chiede.
-'assolutamente si'- dico scoppiando a ridere.
-'peccato che finirà male però'- dice alzandosi di scatto dal divano.
-'che vuoi dire?'- chiedo rabbuiandomi.
-'che quello che succede in estate resta in estate..purtroppo mi è già successo anche se stavolta vorrei che non finisse'- dice corrucciata.
-'non deve finire per forza'- ribatto scaldandomi.
-'invece si, non siamo in un libro. È la vita reale, in estate è come se vivessi la vita di qualcun altro, quando si torna a casa torni nella tua. È così che deve andare'-
Detto questo sparisce in bagno lasciandomi una sensazione addosso che non mi piace. Tornerò alla mia vita e questa sarà solo una piccola parentesi? E se non volessi che andasse così? Se volessi che questa parentesi fosse la mia vita e non quella di qualcun altro?
Mi alzo dal divano e mi metto a scrivere per non pensare.
Dopo poco bussano alla porta.
Un Jordan completamente fradicio entra in casa appena la apro.
-'Ciao'- dico.
-'ehi, non hai idea di quanta pioggia sta venendo giù'- dice buttando acqua dappertutto.
-'Si è impressionante. Rox è di sopra a cambiarsi se la stai cercando.'-
Lui annuisce secco una volta prima di sedersi sul divano.
-'posso parlarti un attimo?'-
Lo guardo stranita. Non abbiamo mai parlato moltissimo noi due, mi stupisce che voglia farlo.
-'certo'- dico sorpresa sedendomi vicino a lui in attesa. Forse vuole parlarmi di Rox, magari c'è qualcosa che non va..
-'che succede?'- chiedo preoccupata dal suo silenzio.
-'non so come dirtelo..non voglio che tu la prenda male'-
Sono ufficialmente preoccupata.
-'inizia a dirmelo.'- ribatto.
-'dovresti stare lontana da Ryan'- butta fuori tornando a guardarmi negli occhi.
Vedendo che lo guardo contrariata continua.
-'Sam io gli voglio bene, è mio amico da anni ma la sua vita è complicata e so che finiresti per farti male. Sei una brava ragazza e sei la migliore amica di Rox, non voglio che ti succeda niente'-
-'pensi che lui mi farebbe del male?'- chiedo esasperata.
-'non volontariamente, ma tutti quelli che gli stanno vicino se ne fanno prima o poi.'-
-'tu gli sei vicino.'-
-'esatto.'- ribatte. -'lui con te è diverso l'ho notato anch'io, non ha portato più nessuna ragazza a casa ma..'-
Il cuore mi salta un battito nel sentirlo.
-'cos'ha di tanto spaventoso? È solo un ragazzo'- provo a dire. Si ci sono tantissime cose che non so di lui ma credo che non ce ne sia nessuna in grado da farmi allontanare da lui.
-'Sam ti sto dicendo di andare avanti con la tua vita. Neanche lui è ancora pronto per quello di cui hai bisogno tu'-
Non dico nulla, mi limito a guardarlo. Se dice che faccio bene a Ryan perché vuole allontanarmi da lui? È il suo migliore amico, come può farlo.. L'unica spiegazione che mi viene in mente conoscendo Jordan che ci siano dei motivi seri per cui io debba farlo. Ma mi rifiuto di pensarlo.
-'devo andare, scusa per quello che ho detto. Non spetta me scegliere.'-
-'ma tu hai già scelto, gli sei rimasto amico.'-
-'si è vero, non me ne pento ma per ogni decisione ci sono delle conseguenze'-
Detto questo mi rivolge un'ultima occhiata e se ne va di sopra da Rox lasciandomi con una strana sensazione di incertezza addosso.
Ma una cosa la so per certo: tutti meritano di essere conosciuti e di raccontare la loro storia, tutti meritano di scegliere, e Ryan, per quanto possa essere complicata la sua vita, merita di essere felice come qualsiasi altra persona. Avere una vita complicata non ti rende rotto, guasto o inadatto, ti rende una persona che ha una strada in salita da percorrere, abituato a farlo da solo ma che ha comunque bisogno come tutti che qualcuno lo accompagni. Non siamo fatti per stare da soli, siamo fatti per prenderci per mano e andare avanti insieme.
-'jordan'- lo chiamo prima che faccia l'ultimo gradino prima di raggiungere il piano di sopra.
-'dov'è?'- non c'è nemmeno bisogno di specificare di chi sto parlando.
Lui scuote la testa.
-'non te lo dico. O ci andresti e non posso permettertelo. Quando tornerà non vorrà vedere nessuno, ti consiglio di aspettare domani se vuoi vederlo'- detto questo se ne va definitivamente dalla mia vista.
Potrei chiamarlo ma non ho il suo numero, non ce ne è mai stato il bisogno dato che viviamo attaccati e che passiamo praticamente tutti i giorni insieme.
Decido di farmi una doccia veloce dato che per oggi il mare salta visto quanto sta piovendo e quando esco dal bagno il mio cellulare si illumina per un messaggio. Il cuore mi si appesantisce quando vedo che è da parte di mio papà. Lui ha sempre preteso molto da me come la mamma ma con lui ho un rapporto diverso, so che non sarebbe d'accordo se gli dicessi che voglio fare la scrittrice ma perlomeno non mi riderebbe in faccia come mia mamma.
Sblocco velocemente il cellulare per leggere il messaggio:
'Ciao tesoro, ho parlato con tua madre. Sono molto preoccupato per te. Quando riesci chiamami.'
Butto il cellulare sul letto sentendomi la figlia peggiore del mondo. Mi siedo vicino alla finestra e guardo la pioggia cadere, sta smettendo fortunatamente.
Provo ad immaginare come vorrei che fosse la mia vita, non l'ho mai fatto perché non è mai dipeso da me ma dopo questa vacanza so che le cose cambieranno. Mi immagino mandare il mio libro a una casa editrice, immagino che gli piaccia, che io venga proiettata nella mia vita dei sogni.
Leggere, scrivere, vivere che ne so... Magari in un ranch circondata da cavalli e altri animali. Con la persona che amo.
Appena penso alla persona che amo nella mia mente compare Ryan.
Non ammetterò mai di amarlo. È incredibilmente stupido e folle, Rox ha ragione, Jordan ha ragione, mia mamma ha ragione.
Mi sto comportando come tutte quelle ragazze che ho sempre criticato ma ho capito che non è giusto giudicare qualcuno senza conoscerlo, probabilmente se all'inizio di questa vacanza mi avessero fatto scegliere tra Marco e Ryan di primo impatto avrei scelto Marco peccato che le persone non sono quello che mostrano. E ho smesso di volermi trattenere per paura, voglio lasciarmi andare e se dovrò farmi male almeno sarà consapevole di averci provato, di non avere rimpianti.
In quel momento la macchina di Ryan sbuca da infondo alla strada a tutta velocità e viene parcheggiata davanti al vialetto, lui esce chiudendo la portiera di scatto e si avvia a gran passo verso il retro della casa. Non è un buon segno.
Rimango immobile per un po' sperando di vederlo ricomparire ma non succede.
Nonostante la pioggia e il suo evidente cattivo umore decido di andare da lui.

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