5. Life of the party

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Stiamo girando per gli ulivi da un po'.
-'gira a destra ah no aspetta-
Forse non era proprio così facile.
Ryan sbuffa.
-'sei sicura di sapere la strada?'-
-'certo. Devo solo concentrarmi.'-
Mi infilo nello spazio tra i due sedili davanti schiacciandomi contro la spalla di Ryan tanto vicina da sentire il suo profumo. È colonia ma anche fumo e menta... Non aiuta la mia concentrazione per cercare la strada.
Guida rilassato sul sedile con un braccio appoggiato al finestrino. Distolgo subito lo sguardo da lui prima che si accorga che lo sto fissando.
-'ci sono ci sono!'- esclamo. Così dopo un paio di tentativi ricordo la strada e filiamo lisci.
Passando dal lungo mare arriviamo in un punto dove fanno surf e un peso mi opprime il petto. Dall'espressione di Rox capisco che anche a lei ricorda la stessa cosa.
-'ehi, tutto ok?'- chiedo.
Il giorno si avvicina e so che lo sente.
Annuisce.
Suo fratello è morto quasi due anni fa in mare. Amava fare surf, si era trasferito in California da un paio di mesi quando decise di surfare con il mare troppo mosso, erano in pochi in acqua proprio perché il mare era pericoloso. Mori annegato e Rox e i suoi genitori ricevettero la notizia due giorni dopo. Fu uno shock immenso. Fede era un ragazzo meraviglioso, ed era come un fratello per me.
Stringo la mano a Rox per farle capire che non è sola, che quel dolore lo condividiamo in due.
Arriviamo ad ugento dopo mezz'ora di viaggio che passa velocemente e in modo leggero. Appena arriviamo in piazza ci rendiamo subito conto di dove si sta tenendo la festa.
Marco è fuori a parlare con un gruppo di ragazzi e quando ci vede scendere mi viene incontro.
-'ciao bellissima'- dice baciandomi una mano.
Leggermente imbarazzata da quel gesto lo saluto.
Una volta entrati Rox e Jordan si buttano in pista e ballano mentre io rifiuto l'invito di Marco che comincia a bere insieme a due suoi amici. Ogni tanto mi rivolge un sorriso e mi si riavvicina per scambiare due chiacchiere. È un ragazzo simpatico e non mi dispiace parlare con lui ma nonostante questo trovarmi in una festa mi ricorda esattamente quello che non mi piace delle feste.
Mi siedo in un angolo in un altra stanza su un tavolo con le gambe a penzoloni e il bicchiere di birra ancora pieno in mano.
Da qui la musica arriva attuttita e ci sono meno persone. Decisamente meglio, credo che potrei sciogliermi da un momento all'altro se tornassi in mezzo a tutta quella gente sudata.
-'non posso crederci. Ti sei già defilata?'- chiede Ryan divertito entrando nella stanza.
Faccio spallucce. -'anche tu vedo'-
-'non sei proprio capace di lasciarti andare vero? Bisogna prenderti per mano per convincerti a farlo?'-
-'io mi lascio andare, mi stavo solo riposando un attimo'-
-'si ho visto, eri l'anima della festa.'-
Gli lancio un'occhiataccia.
-'sai è un peccato.'- dice avvicinandosi pericolosamente a me tanto che trattengo il respiro. Prende il bicchiere di birra che ho appoggiato sul tavolo vicino a me e poi si riallontana alzandolo verso di me in segno di saluto.
Torno a respirare.
-'credo che dovresti ballare.'-
-'non sono capace'- ammetto borbottando abbassando lo sguardo.
Lui trangugia la mia birra in due sorsate.
-'quello non è un problema se c'è qualcuno che lo sa fare. Forza alza il culo. Sei troppo bella stasera per rimanere qui da sola'- qualcosa mi si smuove dentro nel sentirgli dire che mi trova bella.
-'non ti fidi?'- chiede alzando un sopracciglio. -'ti metto seriamente così a disagio?'-
Mi alzo e gli vado vicino.
-'se ti pesto i piedi non è colpa mia.'-
Quando torniamo alla festa dalle casse esce Mercy di Shawn mendes. Gli altri cominciano a ballare un lento. Segno del destino?
Ryan fa un sorrisino mentre mi prende per i fianchi e mi fa avvicinare di più a se senza staccare gli occhi dai miei.
-'l hai fatta mettere tu?'- chiedo circospetta e divertita nello stesso tempo.
-'ho solo fortuna.'-
Con una mano prende la mia mano sinistra mentre con l altra preme sulla mia schiena.
Mi fa muovere a tempo di musica, vicina a se. Il suo corpo emana calore e posso sentire ancora meglio il suo profumo da così vicina.
quando la musica aumenta mi allontana da se facendomi fare una giravolta per poi riprendermi al volo tra le braccia strappandomi un sorriso.
Sento che è completamente concentrato su di me, lo sento dentro di me in ogni movimento che facciamo. E la sua bravura nel ballare compensa la mia totale goffaggine. Siamo talmente presi l'uno dall'altra da non accorgerci nemmeno che la canzone è finita sostituita dalla solita musica da discoteca.
I suoi occhi costantemente fissi nei miei la sua mano premuta contro la mia schiena che mi da sicurezza .
Qualcuno si schiarisce la voce vicino a noi facendo sfumare la bolla che ci eravamo costruiti intorno.
Qualcosa nel suo sguardo cambia. Lo vedo cambiare mentre è ancora fisso nel mio, come un velo che ricade sopra la luce del suo sguardo adombrandolo.
-'posso rubartela?'- chiede Marco arrivato in quel momento.
Vorrei che gli dicesse di no. So che sarebbe da maleducati considerato che mi ha invitata alla sua festa ma vorrei prolungare questo momento il più possibile.
-'certo'-
Si allontana tra le persone e non riesco più a vederlo.
Per lui evidentemente è un gioco. Vuole che io mi innamori di lui, vuole avermi come ha avuto ogni ragazza Fino adesso. Lui è quel tipo di ragazzo inutile prendersi in giro.
Eppure quando lo guardo io non vedo quello o non gli avrei mai permesso di avvicinarsi tanto a me. Vedo dolore, vedo le stesse catene che legano me ma peggiori, piu oscure e fredde.
Ballo per un po' con Marco, o meglio saltello sul posto come fanno tutti. Spiaccicata stile sandwich tra lui e altre persone. Con lui che ogni tanto si muove un po' troppo. Rox direbbe che ci sta provando ma io non vedo la malizia in ogni cosa come lei.
Finita la canzone mi allontano per andare a bere. E lui mi segue.
Prendo una birra giusto per non fare una figuraccia e prendere acqua a una festa.
Marco mi versa la birra e me la porge aspettando che io la beva.
-'dobbiamo andare Sam.'- dice Rox avvicinandosi e lanciando una strana occhiata a Marco.
Mi prende per mano e mi trascina via senza lasciarmi neanche salutare Marco.
-'scusa'- dico rivolta a lui.
-'che ti prende?'- chiedo a Rox una volta uscita.
-'non te ne sei accorta?'- chiede raggiungendo Jordan e Ryan vicino alla macchina.
-'di cosa parli?'-
-'ci stava provando con te. E l ho sentito dire ai suoi amici che ti avrebbe portata a letto stasera.'-
-'ma che cosa stai dicendo?'- chiedo incredula.
Marco? Il ragazzo tutto sorrisi? Sembra la bontà fatta persona.
-'ti stai sbagliando.'-
-'ah sì?'-
Infila una mano nella mia scollatura e ne tira fuori un biglietto.
Lo guardo confusa. Come ci è arrivato lì dentro?
-'ma cosa..?'-
-'non te ne sei neanche accorta vero?'- lo apre.-'ti ha infilato il suo numero di cellulare nel reggiseno!'- dice scaldandosi.
-'no io.. C'era tanta gente eravamo uno appiccicata all'altro'- farfuglio imbarazzata.
-'andiamocene da qui'- dice Jordan guadando Ryan che ha un'aria strana.
-'andiamo via da qui'- ripete Jordan dando una leggera spinta a Ryan che torna in se.
Torniamo a casa in silenzio. Io ancora incredula per ciò che ha fatto Marco tanto che penso che non sia stato lui ma qualcun altro. Lo saprò solo chiamando immagino..

This Summer is MINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora