Capitolo 1

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<<sono sicuro che quando crescerai non mi dimenticherai  mai,vero?>>

Il viso del demone apparve nella sua mente,emergendo nell'oscurità  di cui era fatto,e allungò la sua mano provvista di artigli per afferrargli la gola.

Damien si svegliò di colpo,il cuore batteva così forte nel suo petto che gli faceva male e gocce di sudore scivolavano sulla fronte chiara. Portò una mano all'altezza del cuore,cercando di tranquillizzarsi e istintivamente l'altra mano finì sulla sua guancia sinistra,dove il demone gli aveva lasciato la sua firma. Erano passati anni,ma il ricordo di quella notte era vivo nella sua mente e lo terrorizzava ogni giorno . Guardò l'orologio digitale sul comodino,segnavano le 5:00 di mattina,aveva ancora molto tempo prima dell'inizio della scuola ma l'idea di rimettersi a dormire gli fece accapponare la pelle. Si alzò velocemente e senza guardarsi indietro andò verso il bagno per darsi una lavata. 

La casa era silenziosa come quando aveva scoperto che i suoi genitori erano morti. A volte,quando il silenzio regnava sovrano intorno a lui,sentiva ancora il suono di un sparo e il panico prendeva automaticamente  il sopravvento. Prima che ciò accadesse, scosse un paio di volte la testa e prese la tazza di caffè tra le mani,avvertendo il piacevole calore che emanava e sorseggiò il liquido scuro.

<<Damien,sei già sveglio?>>disse una donna dai lunghi capelli castano chiaro,tenuti in uno chignon alto e gli occhi verdi come quelli di sua madre

Lei era sua zia,sorella di sua madre,l'aveva preso con sé dopo "l'incidente" e l'ha cresciuto come fosse suo figlio dall'eta di 8 anni. 

<<non riesco a dormire>>disse guardando il suo riflesso della tazza

<<hai sognato ancora quella notte?>>disse profondamente addolorata,avvicinandosi al ragazzo per dargli un po' di conforto e affetto

<<si...>>disse semplicemente stringendo la presa sulla tazza

"e anche quel mostro che mi ha tolto tutto" 

Aveva tentato di convincere Judy,sua zia, che la colpa era del mostro sotto al suo letto,ma lei non gli credeva,pensava fosse frutto dell'immaginazione di un bambino,tuttavia Damien sapeva che non era fantasia;l'assassino non era un umano. 

<<adesso vado a scuola,non posso fare ritardo>>disse alzandosi dall'isola della cucina dove era seduto

<<allora buona giornata e non preoccuparti,ti starò sempre vicino>>cercò di tranquillizzarlo

Il ragazzo si fermò con la mano sulla maniglia,pronto ad uscire,e guardò sua zia. Avrebbe tanto voluto credere in quelle parole,ma aveva paura,tremendamente paura di rivivere il suo passato.

<<ci vediamo>>riuscì solo a dire e uscì in strada.

Damien entrò nella sua classe e si andò a sedere in uno degli ultimi banchi,nessuno lo salutò,sembrava essere diventato un fantasma. Desiderava fare amicizia,ci aveva provato in passato,ma ogni volta,proprio quando pensava di aver trovato un amico sincero finiva per raccontare del mostro sotto al suo letto e lì iniziavano i problemi. Nessuno lo capiva e nessuno gli credeva.

"non mi dimenticherai,vero?"

La voce profonda  del demone rimbombò nella sua mente causandogli delle continue fitte. Damien appoggiò la testa sulle braccia,sperando di alleviare il dolore,ma ciò non funzionò.
"Vattene!perché mi fai questo?"

Angolo autrice
Sono ritornata e chiedo scusa per il ritardo immaginabile *mi metto in ginocchio in cerca di perdono *
Spero che vi sia piaciuto,fatemelo sapere con un voto o un commento,ci vediamo al prossimo capitolo. 
-Decim6991

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