★Capitolo 33 Levina Past Il passato di Levina★

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Levina era frustrata dalle continue ingiustizie subite dai suoi stessi abitanti della città in cui abitava. Si sentiva tremendamente sola, non aveva nessun amico. Tutti la temevano perché era una strega e credevano che fosse portatrice di sventure. La giovane trascorreva le giornate in monotonia, chiusa in camera a studiare gli incantesimi, le magie curative e degli elementi. Voleva diventare una maga guerriera. E con decisione scese in soggiorno raggiunse sua madre intenta a cucire dei vestiti con punto e croce, Levina con un sorriso disse:
«Mamma ho deciso. Voglio iscrivermi all'accademia di magia nei pressi di Bawerstone so che è lontano mamma ma vorrei tanto imparare nuove magie, forse potrei incontrare degli amici? Ti prego mamma concedimi di andare. Torneró tra un anno. Mamma mi diplomerò come miglior maga. Te lo prometto.» Sua madre desiderava il meglio per sua figlia, che avverasse il suo sogno. Con un abbraccio e con gli occhi lucidi disse:
«Tesoro sei libera di andare. Buona fortuna. Ti accompagno.» Levina era pronta per affrontare il viaggio. Sua madre con un sorriso disse:
«Arriveremo a Bawerstone in un batter d'occhio! Tesoro tienimi per mano. Utilizzerò il teletrasporto!»Levina con un sorriso prese per mano sua madre; formarono un cerchio e chiusero gli occhi, La madre di Levina si concentrò mentalmente, e sparirono le due si trovarono a Bawerstone precisamente nei pressi dell'accademia. Levina guardandosi intorno spaesata nel vedere quel istituto enorme e in stile pittoresco disse:
«Mamma guarda siamo arrivate? Quella è l'accademia che bella»Disse la giovane con entusiasmo. Sua madre le sorrise a malincuore l'abbracciò e disse:
«Ciao Tesoro. Buona fortuna mi raccomando si coraggiosa e stai attenta durante gli allenamenti. Ciao piccola.» Levina abbracciò sua madre e accennò:
«Tranquilla mamma andrà tutto bene! Non preoccuparti.» Sua madre una volta che si erano salutate sparì teletrasportandosi a casa. Levina aveva i capelli: castani lunghi legati in una coda da un nastro color oro; un vestito verde acqua con un gilet color cuoio la sua spada salda nel fodero d'orato con decorazioni di pietre preziose. Levina pensò:
"Eccomi qui. Finalmente sono giunta all'accademia!"
E decisa si avviò nell'istituto, c'erano molti studenti maghi e guerrieri, la giovane prese il foglio della sua iscrizione e si avvicinò alla segreteria, una giovane dai capelli rossi e occhi verdi chiese:
«Buongiorno. Siete una nuova arrivata lei è la signorina Levina giusto?»Levina col cenno del capo rispose:
«Si sono io. Mi scusi mi può indicare la mia classe? È la 105 mi può indicare dov'è?»La giovane rispose:
«Prendete l'ascensore al secondo piano. La terza aula a destra quella è l'aula 105 spero vi piaccia il nostro istituto. Levina vai o rischi di fare tardi.» La giovane rispose:
«Ok! Grazie mille! Arrivederci.» Ciò dicendo corse verso gli ascensori digitò il pulsante udì un suono di un campanello le porte si aprirono. La giovane entrò nel ascensore le porte si chiusero, digitò il secondo piano. sorridendo disse:
«Caspita questo ascensore è enorme!» L'ascensore giunse al secondo piano. Le porte si aprirono la giovane, correndo svoltò l'angolo e in un istante si scontrò contro un muro, o meglio un ragazzo, udì una voce maschile che disse:
«Hey! Tutto bene? Ehm ti sei fatta male?» La giovane non si era resa nemmeno conto di trovarsi col sedere a terra era troppo presa a correre sperando di raggiungere la sua classe in orario. Il foglio era guizzato via e la giovane si trovo' ad ammirare quel bel ragazzo dai capelli neri e gli occhi azzurri che con un sorriso dolce disse:
«Tieni questo è tuo. Ti era caduto.» Il giovane gli restituì il foglio. Levina timidamente lo raccolse si rialzò in piedi e con imbarazzo disse:
«Grazie. Ehm scusa, mi puoi indicare l'aula 105? Mi sono da poco iscritta in quest'istituto ehm, mi chiamo Levina e tu?»Il giovane sorridendole rispose:
«Levina? Ehm piacere io mi chiamo Argon caspita! Siamo nella stessa classe benvenuta! Vieni con me ti faccio strada.» Levina con un sorriso accennò:
»Grazie sei gentile.» E così la giovane seguì Argon che la condusse davanti alla porta della loro classe. Argon spalancò la porta disse:
«Buon giorno Prof. Thamara. Abbiamo una nuova studentessa Levina.» La giovane superò Argon e con timidezza disse:
«Buon giorno, mi chiamo Levina e vorrei imparare nuove magie e diventare una maga di livello superiore.»
La prof. Bionda occhi azzurri occhiali da vista con un sorriso disse:
«Benvenuta Levina puoi sederti pure vicino alla tua nuova amica Selene.»Indicandole la giovane, Levina si avvicinò e con timidezza disse:
«Ciao io sono Levina ti chiami Selene? piacere.» Selene sorridendogli rispose:
«Piacere accomodati.» facendole segno di potersi sedere accanto a lei, Levina era felice aveva trovato degli amici, Selene e Argon. Il giovane sedeva al banco accanto ad Alastor. Tutt'insieme seguirono tranquillamente le lezioni.

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