★Un Mese dopo★

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A Green Wood, la vita trascorreva serena. Selene nel suo castello era nella sua stanza, affacciata alla finestra. Osservava il paesaggio circostante: Il cielo azzurro sgombro di nuvole, le distese di boschi., il villaggio sottostante. Con uno sguardo triste pensò:
"Argon amore mio chissà dove sarai adesso. Mi manchi"
Ripensava all'ultima volta che si erano incontrati:
Risaliva al giorno prima della scomparsa di Argon.
Si erano incontrati nel bosco, passeggiarono tranquilli.

Argon d'improvviso, con un tono serio disse:
«Selene amore devo dirti una cosa importante, si tratta di un sogno ricorrente. Non so cosa significa quel sogno. Ma posso dirti sinceramente che sento, una voce maschile mi chiama e io riesco a vedere una sagoma un ragazzo della mia stessa età., che mi somigliava in modo impressionante, i capelli erano neri come i miei, gli occhi dello stesso colore dei miei, azzurro come il cielo. Selene non so ma questo sogno mi perseguita da un po' cosa ne pensi? A volte percepisco una strana presenza. Come se qualcuno tramasse alle mie spalle nell'ombra. Quando mi sveglio nel cuore della notte, mi sembra di sentire ancora la voce di quel ragazzo che mi chiamava, sono confuso.» si erano seduti sul prato, vicino ad un ruscello dalle acque cristalline.
Selene per rincuorare l'amato disse:
«Amore non preoccuparti è solo un sogno! Tranquillo.»
Argon sorrise e disse:
«Già amore hai ragione, è solo un sogno non c'è motivo di preoccuparsi.»
il giovane sorrise, con dolcezza le sfiorò il viso mentre sussurrò:
«Come sei bella. Ti amo.»
si guardarono negli occhi con intesa, si scambiarono un casto bacio. A quel ricordo Selene sorrise in modo amaro, con lo sguardo rivolto al cielo sospirando pensò:
"Mi annoio starmene qui al castello, uscirò a fare una passeggiata a cavallo. Argon vorrei tanto rivederti".
Decisa uscì dal castello salutò i suoi genitori e in sella al suo destriero percorreva il sentiero del bosco.

Raggiunse il luogo dove quel giorno insieme a Argon si scambiarono quel dolce e intenso bacio.
Ripensava al passato: ai bei momenti trascorsi insieme. Con tristezza suonava con l’ocarina una dolce, ma malinconica melodia. Il suo animo era triste, desiderava tanto rivedere il suo amato Argon. Sospirando allontanò l’ocarina dalle labbra, smise di suonare quella dolce e malinconica melodia., poiché d'improvviso il cielo iniziò a oscurarsi. In un attimo dall'alto iniziò a cadere la pioggia, Selene iniziò a correre sotto la pioggia che le sferzava il viso. Montò in groppa al suo destriero Lightning, un purosangue bianco. D'improvviso quest'ultimo invece di ritornare al castello, svoltò verso il sentiero di nord., che conduceva alla caverna della sorgente miracolosa, più a nord c'era Bawerstone. Decise di ripararsi nella grotta che era alla sua destra scese dal destriero tenendolo per le redini. Avanzò entrando all'interno della caverna. Appena entrò restò sconvolta da ciò che c'era davanti a lei: un enorme crisalide di ghiaccio al suo interno si scorgeva una sagoma umana dall'aspetto maschile. La crisalide di ghiaccio emanava un bagliore di luce azzurra.

Selene incuriosita da quella misteriosa struttura di ghiaccio avanzò e restò allibita nel riconoscere all'interno di quella struttura di ghiaccio, il suo amato Argon. Con gli occhi lucidi sussurrò:
«Amore cosa ti è successo? Chi può averti fatto questo?»
Con la mano tremante sfiorò la parete di ghiaccio all'altezza del giovane, come se potesse in quel modo accarezzare il viso angelico del suo amato. In quell'istante Argon emanò un bagliore di luce bianca e azzurra, il fascio di luce si fuse col medaglione ancestrale che Selene aveva al collo. Subito dopo vide apparire dal nulla di fronte a se Argon. Selene incredula disse:
«Amore sei davvero tu? Com'è possibile?»
all'interno della struttura di ghiaccio, c'era il corpo di Argon. Come poteva essere li di fronte a lei?. Questo si chiedeva mentre vide il suo amato Argon che con tristezza disse:
«Selene ascoltami, sono vittima di un incantesimo scagliato contro di me da Alastor., lui mi ha imprigionato con un potente incantesimo».
Selene incredula disse:
«Cosa? Mio dio! Amore chi è questo Alastor? Che sia Maledetto!!»
Argon abbassò tristemente lo sguardo, Selene con gli occhi lucidi con voce flebile disse:
«Forse c'è un modo per annullare l'incantesimo. Ti prometto che in un modo o nell'altro ti libererò da quella prigione di ghiaccio».
Argon con un sorriso disse:
«Ti amo piccola».
La sua sagoma divenne trasparente ed emanava una luce bianca, divenne un pulviscolo di luce che scomparve ritirandosi all'interno del medaglione di Selene. La quale piangendo disse:
«Argon dove sei? Mi hai lasciata sola? Come farò senza di te?»
Si asciugò quella lacrima che le era scivolata sul viso. Strinse i pugni nelle mani. Raggiunse al galoppo il castello. Suo fratello Hector, entrò nella grande sala allarmato disse:
«Dei guerrieri oscuri hanno assediato il villaggio dobbiamo fare qualcosa!»
Selene incredula disse:
«Dobbiamo fermarli! Andiamo!»
E insieme si precipitarono fuori dal castello.

ɪʟ  sɪɢɪʟʟᴏ ᴅᴇʟʟ'ᴀɴɪᴍᴀ  #cartaceo #ebook #completa✅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora