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★Capitolo 23 Ritorno all'isola Illyon★

Dai capelli castani e occhi azzurri versava del vino in un calice ad un pirata con una benda sull'occhio sinistro. Si udivano i pirati intonare la loro canzone:
«Andiamo in mare aperto noi viaggiam, in cerca di nuovi tesori andiam mille avventure noi faremo, giorno e notte canteremo la nostra canzone; fiumi di birra noi beviam, cibo a volontà noi mangiam!» la combriccola di pirati smisero di canticchiare la canzone e risero con gusto mentre brindavano insieme con boccali di birra, Argon insieme ai suoi compagni brindarono dissero:
«Alla nostra salute e alla nostra amicizia.» Erano tutti in sintonia, il viaggio proseguiva tranquillo erano quasi giunti a destinazione, era pomeriggio inoltrato e purtroppo la loro nave venne affiancata da un altra nave pirata. Ci fù il finimondo gridarono:
«A tutto l'equipaggio siamo attaccati da una nave pirata! I pirati sono a bordo. State allerta!»Argon e i suoi compagni dissero:
«Caspita! Non c'è un attimo di tregua. Un pò di movimento non guasta andiamo.»E uscirono insieme dalla cabina locanda, Irisa combatteva contro un pirata dai capelli neri occhi castani con baffi e folta barba, il pirata gli era alle spalle era il capitano della nave che li aveva attaccati.

Argon disse:
«Ragazzi Irisa è in difficoltà ha bisogno d'aiut.»Ma non finì di dire la frase che videro Irisa che ferì il pirata con un fendente al braccio, la giovane con uno sguardo glaciale puntò la lama alla gola dell'uomo gli disse:
«Vattene via, abbandona la nostra nave., ritira i tuoi uomini se non vuoi morire!»In quell'istante Achab combatteva contro dei pirata, Il capitano nemico disse:
«Ok mi arrendo ma te la farò pagare mocciosa.» detto ciò si ritirò coi suoi uomini sulla sua nave allontanandosi, Achab raggiunse sua figlia disse:
«Tesoro stai bene? Sei riuscita a fermare il capitano Glasgow?! Sei una spadaccina straordinaria.»Abbracciandola, Irisa ricambiò l'abbraccio sorrise disse:
«Eh già tale padre tale figlia!»Si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere, Argon e i suoi compagni dissero:
«Capitano se ne sono andati! stiamo per approdare all'isola Illyon! Ci saluteremo tra poco.»I cinque ragazzi erano sul ponte di prua osservavano l'isola Illyon ormai vicinissima. La nave ormeggio'al porto e i cinque ragazzi salutarono Irisa e Achab i quali dissero:
«È stato bello rivedervi. Arrivederci e buon viaggio.»I ragazzi risposero:
«Grazie capitano! Ciao Irisa Arrivederci.»e scesero dalla nave diretti verso Forest town. Intanto Irisa e suo padre stavano tornando a casa., ma durante il tragitto s'imbatterono di nuovo; nella ciurma del capitano Glasgow che intendevano ucciderli e rapinarli dei loro averi, così Irisa  e suo padre condussero un breve duello contro il capitano e un paio di suoi scagnozzi.

Irisa e suo padre vinsero il duello senza difficoltà constrinse gli avversari alla resa. Ormai umiliati gli uomini ed il capitano se ne andarono via con la coda tra le gambe.

Nel frattempo il gruppo di Argon giunse tranquillo a Forest Town era ormai sera inoltrata i giovani stanchi del viaggio lungo pernottarono in una locanda proprio quella che entrarono la prima volta che entrarono nella città. Il mattino seguente i cinque ragazzi ripresero i viaggio entrarono nella stalla in cui affidarono i loro destrieri alle cure del giovane elfo, il giovane era li che dava da mangiare e da bere ai cavalli, nel rivederli sorrise e chiese:
«Buon giorno viaggiatori siete tornati a riprenderli? Dove siete diretti?» Argon rispose:
«Ci dirigiamo verso Bawerstone finalmente a casa. Quanto le devo?»Il giovane rispose:
«20 monete d'oro»Argon consegno'il denaro al giovane e ripresero i loro destrieri che nitrirono salutarono lo stalliere che disse:
«Ciao ragazzi e buon viaggio.»I cinque ragazzi si allontanarono. Argon e Selene galopparono sul destriero Shadow; Hector e Marion galopparono sul destriero di Selene., e Alastor galoppava sul suo destrero guardiano Whinter: uno splendido destriero dal manto bianco galopparono vedevano da lontano la città di Bawerstone. Argon sorridendo pensò:
“Finalmente siamo a casa mamma papà presto vi rivedrò”.