[ATTENZIONE: Il contenuto di questo capitolo è sconsigliata la lettura ai lettori al di sotto dei 12 anni in quanto contiene atti sessuali...
Tuttavia al giorno d'oggi è pieno di troie, dato che io non ho mai fatto nulla probabilmente ne sapete piú voi di me... E proprio perché non ho fatto mai nulla è probabile che abbia scritto delle grandi stronzate
Comunque vi ho avvertiti]
[Lunedì 24 Dicembre 2018.... Compleanno Melody e Louis!!!]
Harry osservó il disegno sulla parete della stanza di Melody. Era meravigliato. Aveva disegnato una quercia che riempiva metá parete.
Melody disegnava sempre quercie, disegnava quercie e occhi.
Doveva aiutarla a solfeggiare, dato che aveva dei problemi e a gennaio ci sarebbero stati gli esami del primo quadrimestre, ma quella quercia catturava la sua attenzione.
Era mattina presto. Guardó la sua ragazza solfeggiare. Era concentrata, i suoi bellissimi occhi puntavano il pentagramma, arrichito di note musicali. Le labbra che si muovevano leggere mentre leggeva e la mano che seguiva il ritmo mentale che aveva nella mente.
Era bellissima.
Improvvisamente scosse la schiena irrigidendosi.
-Male la schiena?- chiese Harry
-Anche...- disse lei smettendo di solfeggiare -Il reggiseno è troppo stretto- ammise senza malizia e senza averlo fatto apposta. Le era uscito spontaneo.
Harry si morse un labbro e un senso di eccitazione lo scaldò.
Una cosa che trovava eccitante di Melody era il suo essere ingenua: per quanto fosse maniaca non capiva mai le cose reali. Il fatto che lui invece fosse piú sveglio di lei lo faceva sentire piú "uomo".
-Toglilo- disse lui leccandosi il labbro inferiore.
Lei divenne rossa, ma non rispose e continuó a solfeggiare. Harry dovette calmarsi per non volarle addosso. Stavano insieme da poco, ma Melody aveva un qualcosa di molto attrattivo per Harry, come se fosse una calamita.
Seguì Melody finché non sbaglió, quindi la chiamò:
-Guarda che quello è un sol non un fa- disse Harry a Melody fissando il compito di solfeggio che aveva sulla scrivania.
Lei abbassó lo sguardo simulando un mezzo broncio finché non evidenzió l'errore con lo sguardo.
-Oh... Giusto- sorrise intimidita correggendo il suo errore
Harry si fece scappare un sorriso -Cioé fai le cose più complicate, ma sbagli i quarti sul pentagramma con la chiave di sol...-
Lei sorrise maliziosa -Dispettoso!- e gli diede uno schiaffetto amichevole sulla spalla.
-Stronzetta!- rispose lui dandole un dolce bacio sulle labbra.
Lei per scherzare gli morse il labbro abbastanza forte.
-Ahi!- si lamentó lui -Mi hai fatto male-
Lei roteó gli occhi ridendo -Oh andiamo! Non posso provocarti un pó che subito vai su di giri! Sei un uomo o cosa?-
-Piantala e fai solfeggio!-
Melody sospiró e riprese a solfeggiare muovendo la mano: -Do-o-re-e mifasoldo un si fa la-a-a-miremi un due solmido-om-mi re mi fa...-
Lui la interruppe gridando:-SOL! Non Fa!-
Melody roteó gli occhi -È uguale!-
Lui rise -No! Non è uguale cambia di un tono!-
Melody sbuffó sorridendo e riabbassó lo sguardo su quel maledetto brano di solfeggio. Guardó le note e si accorse di avere ragione, e che era Harry ad aver sbagliato.
-Guarda, piccolo Mozart, che hai sbagliato tu: era un fa e non un sol-
Lui guardó le note, ma non disse nulla per orgoglio.
Melody, cominciando a darsi le arie disse:-Sei piú inutile di un Fa# in una scala di Do Maggiore-
Harry fece una smorfia divertito:- Guarda, che io sono piú avanti di te di due brani a pianoforte e non sono io ad avere qualche difficoltà sui trentaduesimi dei tempi composti!-
Lei inarcó un sopracciglio -Ma perché sei qui?- chiese con un tono abbastanza odioso da irritarlo
-Ho perso l'aereo, stronza!- rispose ridendo. Così facendo lei lasció scappare un sorrisetto divertito.
-Stronza lo dici a qualcun'altra!-
Lui rise -Fai i compiti!-
Lei incroció le braccia -Ma se io non volessi farli?-
-Sei mongola o cosa? Ti ho chiesto cosa volessi fare e tu mi hai risposto che volevi che ti aiutassi a studiare...- fece una smorfia divertita -E devo dirlo, sei pallosa! Vuoi sempre studiare!-
-Perché a me piace studiare!-
-Ma è il tuo compleanno! È la vigiglia di Natale! Andiamo a divertirci!-
Melody si alzó maliziosa e si sedette a cavalcioni sulle gambe di Harry. Gli afferró la camicia e lo avvicinó a lei.
-Se preferisci... Vorrei fare un pó di scienza umana con te e studiare quanti muscoli si muovono quando baci qualcuno, lingua compresa- disse
Una piccola e nuova luce si accese negli occhi di Harry.
-Sei una bimba cattiva...- sussurró con voce roca e con una nuova punta di desiderio
Melody si morse un labbro divertita. Lui allora la bació. Entrambi cominciarono ad eccitarsi e ben presto cominciarono ad avere caldo.
Le labbra di Harry che impastavano quelle di Melody e le lingue che si intrecciavano cariche di passione.
Improvvisamente Harry fece scivolare le mani lungo la schiena di Melody, fermandole appena sopra il sedere. Lei staccò le sue labbra da Harry prendendo fiato e lui le andó immediatamente a baciare il collo. Il contatto della pelle sensibile di Melody con le labbra di Harry fece ansimare forte la ragazza appoggiando istintivamente il suo corpo su quello di Harry, facendo pressione. Harry si fermó prendendo fiato e capendo che cosa diavolo stesse facendo Melody. Lei fece lo stesso, poi arrossì abbassando lo sguardo e rannicchiandosi imbarazzatissima.
Harry, sentendo il corpo allontanarsi da lui, strinse le mani sulla sua schiena, come se non volesse lasciarla andare. Voleva Melody, voleva sentire il gusto e il profumo della sua pelle. Voleva sentirla gemere e sussurrare il suo nome dal piacere che le avrebbe voluto far passare e non farglielo mai dimenticare.
Harry guardó la pelle di Melody. Era talmente sensibile al suo tocco che aveva i brividi... E questa cosa lo faceva impazzire.
Lui la bació ancora, trovando il coraggio di mettere le mani sotto il suo sedere.
Lei lasció le sue labbra. Si allontanó da lui tenendo gli occhi chiusi e squotendo la testa. La voce carica di desiderio, ma nello stesso istante indecisa:
-Harry...- sussurró tenendo a contatto la sua fronte con quella del ragazzo e lasciando chiusi gli occhi.
Lui strinse le mani spingendola leggermente verso di lui e chiuse gli occhi dicendo -Dimmi-
Il respiro della ragazza divenne piú pesante sentendo il contatto ravvicinato-Io... Ho... Paura-
Lui riaprì gli occhi e la fissó con il suo colore verde intenso. Si erano leggermente scuriti per il desiderio lussurioso che nacque precedentemente.
-Perché?-
-...È la mia prima volta...- ammise
Harry si morse un labbro -Devi dirmi tu se lo vuoi-
Melody lo guardó indecisa, mentre lui continuó a baciarle il collo lasciando piccole impronte umide.
Istintivamente Melody scosse il bacino, per un brivido provocato dalle labbra di Harry, strisciando contro le sue coscie.
Melody gemette per il desiderio che si stava accendendo sempre di piú. Ansimó anche lui sentendo la ragazza muoversi sulle sue gambe.
-Harry... Io...- disse lei con il fiato sospeso
-Cosa?- chiese lui fissandola in modo deciso e allo stesso tempo rassicurante
-Voglio... Te...- sussurró timidamente con voce tremante
Lui sorrise dandole un dolce bacio sulle labbra. Presto il bacio divenne desideroso, passionale ed eccitante, mentre portó Melody in braccio fino a toccare il letto.
Si guardarono qualche secondo e poi sorrisero. Per la prima volta avevano un contatto così ravvicinato. La fiamma che si accendeva per la passione che nutrivano per l'altro. Melody non aveva mai sentito una sensazione così strana, e allo stesso istante bella, provocata dal suo istinto e dai suoi sensi. Sentiva lo strano profumo di Harry. Eppure gli piaceva. Sentiva il corpo del ragazzo aderire perfettamente sul suo. Sentiva il suo respiro leggermente irregolare alle orecchie, e il contatto visivo che non sconnetteva con lui nemmeno per un istante. Era leggermente nervosa. Non sapeva per quale motivo, ma la era. Harry le accarezzó dolcemente il viso e lei, prendendolo per la catenella che portava, lo attiró verso le sue labbra. Mentre si baciavano le dita di Harry lentamente passarono sul suo collo e raggiunsero il petto. Le labbra passarono lungo la sua mascella e la mano scivoló lungo il seno, coperto ancora dalla camicia, che lentamente sbottonó, per poi giungere al fondo. Con un gesto rapido gli tolse la camicia e si alzó incuriosito per guardarla
Lei arrossì e si coprì la pancia con le braccia.
-Guarda che sei bellissima lo stesso, anche se hai un pó di ciccia-
-Sì... Ma io ne ho tanta... Non è poca...-
Harry alzó gli occhi al cielo -Santo cielo che rompiballe che sei, passerei le mie labbra su tutto il tuo corpo- sussurró facendole venire dei brividi, ma allo stesso tempo facendola arrossire ancora di piú.
-...Sì... Ma non sono sexy... Non sono quella "super modella" che ti aspetti...-
Lui si aprì la camicia praticamente strappandola facendo un verso di lamento.
-Guarda me! Non ho un filo di addominali!-
Melody arrossì, ma ebbe il coraggio di allungare la mano sul sottile strato di grasso che aveva sotto l'ombelico.
-La ciccetta!- disse allegra palpandola.
Harry la guardó strano. Tutte quelle con cui è stato, guardavano sempre i tatuaggi.
Sorrise comunque malizioso. -Sposta un pó piú in giú la mano...-
Lei spalancó per un secondo gli occhi, ma fece scivolare comunque la mano, accarezzandolo, fino a raggiungere il bordo dei jeans. Lo sguardo di Harry divenne sempre piú lussurioso, assaporando quel momento di tanto desiderio, mentre la mano scese lenta verso il basso. I loro occhi non perdevano mai il contatto. Melody afferró il bordo dei jeans. Lo tiró e lo lasció provocandoli un leggero pizzichio sulla pelle quando l'elastico picchió sul basso ventre. Lo sguardo di Melody era abbastanza malizioso e divenne addirittura stronzetto vedendo che Harry faceva fatica a non perdere il controllo delle sue azioni.
-Sei proprio stronza!- grugnì buttandosi sopra di lei e baciandola ardentemente. Lei si mise ad ansimare, sorpresa dalla reazione decisa di Harry -Ti faró cose che non dimenticherai- grugnì tra le sue labbra. Melody gemette stringendo le mani sulle spalle del ragazzo, affondando le dita nella sua pelle ormai scoperta, macchiata qua e lá di inchiostro nero. Era come se quel ragazzo avesse una storia scritta sulla sua pelle. Melody, peró, ebbe il presentimento che il significato dei suoi tatuaggi rimanessero dei segreti. Rispettava la sua idea per tre motivi: primo perché lo amava, secondo perché è giusto che ognuno di noi abbia i propri segreti che non condivide e terzo perché era abbastanza eccitante il fatto che una parte di quel ragazzo rimarrà sempre un mistero.
Ben presto Harry ricominciò a baciarle il collo slacciandole il reggiseno. Scese con le labbra lungo il suo petto per poi raggiungere lo spazio tra i seni. Lei inarcó la schiena e smise di preoccuparsi della timidezza quando Harry le mise la mano destra sul seno stringendolo, mentre con l'altra risalì lentamente da metá coscia accarezzandola con dolci cerchi immaginari.
-Ha... Harry- sussurró trattenendosi per non urlare
-Cosa c'è?- la voce decisa di Harry, carica di desiderio la fece andare ancora di più su di giri.
-Ti... De... Desidero...T...Tanto- le tremava la voce dall'emozione e dall'agitazione.
Lui sorrise e continuó a premere le labbra sui seni, accarezzandole ora le braccia per "rilassarla".
Con le mani, dopo che Melody si rilassò leggermente, raggiunse il bordo degli slip scivolando sotto la gonna. Si alzó per sfilarglieli completamente. Le tolse anche le calze, le scarpe e la gonna.
Lei divenne rossa, coprendosi leggermente le parti intime, venne presto rassicurata dallo sguardo desideroso di Harry e dal fatto che la guardava come se fosse preziosa. Come se fosse un diamante. Allora Melody disse maliziosamente:
-Non è giusto che solamente io sia nuda qui...-
Si alzó raggiungendo le labbra di Harry, rimanendo sulle ginocchia, dandogli un dolce bacio, che presto si trasformó in un bacio focoso.
Harry le strinse la schiena ricambiando il bacio disperato, mentre Melody strisció con il suo corpo lungo quello di Harry per eccitarlo e fargli capire che era pronta.
-Mel...- sussurró con voce strozzata lasciando le sue labbra e chiudendo gli occhi per mantenere la calma. Se avessero dovuto far l'amore non dovevano far tutto di fretta. Doveva essere una cosa romantica e dolce.
-Harry...- rispose lei. Il tono basso e roco che fece solo stringere le mani di Harry.
Gli accarezzó il petto, dopo avergli lasciato qualche bacio, osservando i suoi tatuaggi: quelli sulle braccia e sul busto.
-Quale ti piace di piú?- chiese lui sussurrando dolce
Lei li osservò bene. -...Mi piace il cuore... Gli altri sono belli, ma... Il cuore umano è il mio preferito- ammise appoggiando l'indice sul tatuaggio che si trovava nel bicipite, verso la parte interna. Ne seguiva i contorni guardado ogni particolare di quella macchia di inchiostro.
-Perché?- chiese lui curioso
-Perché dentro al nostro cuore c'è la nostra anima che batte forte per uscire e incontrare le cose e le persone che amiamo... Io amo te e la musica... I miei battiti cardiaci, nelle vostre vicinanze, lo dimostrano-
Appogió la mano sulla nuca di Harry attirandolo verso il suo petto, per fargli udire il suono del suo cuore. Andava velocissimo per l'emozione che Harry le suscitava. Con lui si sentiva sempre viva, si sentiva come un leone libero nella savana, come un cavallo che corre nelle praterie americane.
Lui sorrise sentendosi appagato da quella tenera dichiarazione e la bació all'altezza del suo cuore. Dopo cercó nuovamente le sue labbra. Melody continuó a scendere con la mano lungo il suo busto fino a slacciarli i pantaloni.
Lui si tolse le scarpe e le calze con i piedi, mentre Melody gli sfiló i pantaloni ribaltandolo, poi, sul letto. Tornando da lui sfioró accidentalmente con il palmo della mano il suo "amichetto". -Mel...- gemette lui immediatamente, e quella fu la goccia che fece traboccare il vaso a Harry. Si ribaltó su di lei togliendosi i boxer e la bació ancora. Melody strisció contro la coscia sinistra di Harry gemendo tra le sue labbra.
Lui si alzó improvvisamente frugando tra i suoi jeans
Melody lo guardó capendo solo dopo qualche secondo cosa cercasse... Tornó sulla ragazza e baciandola entró dolcemente in lei facendola immediatamente gemere, un pó dal piacere, ma anche da un leggero dolore che passó dopo poche altre spinte di Harry, per il piacere che stava crescendo ogni istante sempre di piú.
Dopo tutti quei minuti di desiderio finalmente arrivó il piacere, il piacere di sentire l'uno sul corpo dell'altra, le pelli morbide e calde, il profumo intenso e agrodolce della pelle di Harry contro quello fresco e amaro di quella di Melody. Il gusto dolce delle labbra di lei e quello piccante di lui, i respiri intensi, i gemiti aumentare, la pelle sudata, le mani ansiose di stringere quella dell'altro e la voglia di raggiungere l'anima di chi amavano.
Fu uno dei momenti piú belli della loro vita.
Vennero entrambi in orgasmo. Ripresero fiato qualche secondo, rimanendo con la fronte sudata attaccata a quello dell'altro. Dopo pochi istanti riaprirono gli occhi, si guardarono e sorrisero felici.
I capelli di Harry che accarezzavano il dolce viso della ragazza.
Harry non resistette e le rubó un altro piccolo bacio sulle labbra.
Era bellissima, anche finito di far l'amore, i suoi occhi piú luminosi e piú felici di prima, anche se stanchi. La pelle arrossata dal calore, dal sudore, dall'eccitazione e dalla passione. I capelli leggermente bagnati. Le labbra arrossate e gonfie per i baci passionali.
-Non so che cosa mi hai fatto Mel...- sussurró dolcemente Harry -Ma so che sono pazzo di te-
Melody sorrise leggermente intimidita:-Anch'io sono pazza di te- ammise
Lui si alzó da lei, ma si mise accanto abbracciandola. Melody accucció immediatamente la testa accanto al suo petto e si fece stringere tra le sue braccia. Si sentiva veramente al sicuro con Harry. Era felice. Non si era mai sentita così prima d'ora, tranne quando suonava o cantava.
-Tanti auguri- rise lui
-Mi ha fatto una bella sorpresa- rispose ridendo a sua volta
Entrambi si addormentarono con un enorme sorriso sulle labbra
~8~
Il vero amore non è mai nato ne mai finito... C'è sempre stato
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~Heartbeat~
Fanfiction-Vai, ora!- -Non posso, ho troppa paura!- -Di cosa?- -Di fallire!- Lui sospiró profondamente e prese la ragazza per le spalle guardandola dritta negli occhi. -La musica serve anche per farti evadere! Scappa dalle tue la...
