-Vai, ora!-
-Non posso, ho troppa paura!-
-Di cosa?-
-Di fallire!-
Lui sospiró profondamente e prese la ragazza per le spalle guardandola dritta negli occhi.
-La musica serve anche per farti evadere! Scappa dalle tue la...
Il risveglio di Melody quella mattina fu abbastanza strano e insolito: sua sorella le balzó nel letto facendole il solletico. All'inizo non capì il motivo, si mise soltanto a ridere. Successivamente dopo che Adele gridó -Auguri!- capì che era il suo diciottesimo compleanno. -Grazie, ma potresti evitare di uccidermi- Adele rise:-Dai vieni giú a mangiare la colazione- La sorella uscì dalla stanza saltellando allegra. Melody si sedette sul letto inspirando ed espirando profondamente. Il grande giorno era arrivato. Il 24 dicembre. Giorno decisivo della sua scelta. Sì alzó lentamente dal letto e raggiunse l'armadio per vestirsi. Scelse una maglia di cotone a maniche lunghe bianca, abbinata a una gonna corta e blu a vita alta. Collant spessi e un paio di sandali con tacco neri. Le piaceva vestirsi bene il giorno del suo compleanno. Aprì il cassetto inferiore e prese gli spartiti. Si guardó allo specchio. Ormai era grande era una giovane ragazza pronta ad affrontare il mondo: responsabile abbastanza da non mettersi nei guai e ancora abbastanza ingenua da dover scoprire tante cose. Aveva il cuore in gola, la scelta che aveva fatto era molto coraggiosa, forse troppo per lei, ma per le cose che ami faresti questo ed altro. Scese e i suoi genitori la accolsero con un grande abbraccio. Sua mamma le bació la fronte. Era diventata piú alta della madre ed il padre era poco piú alto di lei. Le diedero immediatamente il regalo di compleanno. Era una piccola scatola impacchettata con della carta rossa. Melody la scartó delicatamente e la aprì trovando un prezioso ciondolo di Bulgari in diamanti e oro bianco. -Tanti auguri Melody- disse lieto il padre. -Grazie- sorrise Melody -È molto bella-continuó. Se voleva essere sincera preferiva riceve un CD musicale o un mp3 nuovo piuttosto che l'ennesimo gioiello. -Mamma, papá, volevo farvi sentire una cosa...- disse Melody felice ed impaurita stringendo gli spartiti che teneva tra le mani. I genitori si guardarono in modo strano. -Ehm... Va bene, cosa?- chiese la madre -Seguitemi- La giovane ragazza fece strada ai suoi genitori fino a raggiungere la sala con il pianoforte. Ella si sedette sullo sgabello accanto allo strumento. Con gli occhi andó a leggere le note che aveva scritto sul pentagramma. La musica che lei stessa aveva creato. Era pronta a mostrare la vera Melody. Aveva scritto una canzone. Si intitolava 'Since Sixteen'. Quella canzone non parlava solo di amore, ma anche sulle proprie passioni. Le dita si muovevano armonicamente sul pianoforte mentre Melody cantava intonando ed interpretando ogni singola parola. Per un attimo si dimenticó che la sua famiglia la stava guardando. Si perse nella musica, come se fosse in un altro mondo e suonó appagandosi fino alla fine della canzone. Quando finì si giró verso i suoi genitori lasciando la mano sinistra sul pianoforte. Suo padre aveva le braccia incrociate, sua mamma uno sguardo sorpreso, ma non in senso buono. -Melody... Che cosa vorresti dirci esattamente?- chiese il padre autoritario. Melody sentì un colpo fitto allo stomaco, ma continuó: -Voglio prendere delle lezioni di musica- disse di botto. I suoi genitori rimasero per un pó in silenzio. Adele era bianca, come la neve che giaceva in giardino. La madre si rivolse verso la sorella maggiore: -Adele, potresti uscire un attimo?- La ragazza annuì lasciando la stanza. La porta alle spalle della coppia si chiuse e per qualche secondo regnó il silenzio. -Melody,... So che ti domanderai per quale razza di motivo ti abbiamo chiamata così... Se poi non vogliamo che abbiate distrazioni di questo tipo, ma...- cominció la madre, Melody la interruppe: -Non è per il nome! Mamma papá, mi piace la musica. Non ho detto che voglio diventare una cantante, solo che voglio imparare questo tipo di arte- -Sì, cominci con le lezioni. Dopo prendi l'abitudine di vestirti... Come tutti quei stupidi artisti, successivamente ti fai i capelli colorati e ti riempi di quei schifosi tatuaggi e piercing. Dopo cominci a cantare sulla strada con un gruppo di cantanti scadenti e magari con famiglie... Bleah! Per poi passare a stupidi tentativi di farti conoscere cantando in pianobar! E se trovi fortuna ti toccherá darla ad un produttore per diventare famosa, e creare quella che voi tutti chiamate "musica". Oppure, a rovescio della medaglia, finisci sotto un ponte. Poi tocca a noi venire a prenderti, facendo la nostra figura da poco di buoni- il padre era furibondo. Melody si alzó dallo sgabello e alzó la voce: -Credete tanto di essere intelligenti, e poi avete la mente piú chiusa delle capre! Secondo voi io mi riduco a vivere sotto un ponte?! Sono sempre stata molto metodica e riflessiva! Saprei fermarmi alle lezioni!- -Melody, non vogliamo punto e basta!- la zittì il padre. Melody irritata prese gli spartiti e se ne andó in camera. -Grazie per gli auguri- sussurró una volta coricata sul letto.
Melody non aveva la minima intenzione di uscire da camera sua. Era molto molto irritata e un pó delusa. Stava chiacchierando con Ed su Snapchat. Si erano appena scambiati il nickname di Skype. Improvvisamente qualcuno bussó alla porta. -Non mangio! Dovevate pensarci prima!- gridó la ragazza irritata. -Melody sono Adele...- Melody appoggió il telefono sul letto e si coprì il viso con le mani inspirando ed espirando profondamente. Dopo sbuffó. -Arrivo- disse alzandosi. Aprì la porta e si rigiró senza guardare la sorella borbottando: -Che vuoi?- -Non ti ho dato il mio regalo- rispose entrando. Melody si sedette sul letto mentre Adele chiuse la porta e le porse una busta. La ragazza sorpresa e incerta prese la busta. -Cos'è? Droga?- chiese ironicamente -Simpatica!... Apri- Melody aprì la busta e dentro trovó un gruzzolo di soldi. -Ma che cazz...- prima che potesse finire la frase Adele disse: -Contali- Melody contó il gruzzolo di soldi che teneva in mano. 1000$. -Ehm... Grazie- disse Melody -Voglio che tu faccia il provino per il Music Accademy College Of New York City- -Cosa?! I miei non mi lasceranno mai!- -Non importa! Ora hai diciotto anni e sei maggiorenne! Puoi fare quello che vuoi- -Adele, tieniteli i soldi, non mi prenderanno mai! Accettano solo chi è davvero bravo lì- -Tu fai quel provino! Altrimenti mando uno dei migliai di video che ti ho fatto!- Melody spalancó gli occhi. -Cosa?- Adele ridacchió mostrandole il telefono dove mostrava un video la quale lei stava suonando in piagiama, con il viso stanco e pallido, occhiaie segnate, brufoli e i capelli sporchi legati. Sembrava uno zombie. -Le ho tutte qui sorellina!- -Non osare farlo! Sono orrenda!!!- rise Melody -Allora farai quel maledetto provino!- Melody sbuffó. -Lo faccio solo perché hai dei video di merda- -Il mio telefono ha i video piú belli del mondo! Sei solo invidiosa!- rise -Va bene,... Ora se non ti dispiace vado a chiacchierare su skype con Ed, così mi faccio un'idea di cosa cantare nel video-
~8~
Ammiro gli artisti perché hanno coraggio di mostrare chi sono veramente
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