~Chapter Thirty-Four~

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[Martedì 16 Ottobre 2018]

Lezione di Storia della musica. Aula 329. Ormai Harry si era abituato ad orientarsi nella scuola, sapeva benissimo dove andare e non arrivava piú in ritardo. Ora che aveva conosciuto Zayn si sederono anche vicini a chiacchierare. Zayn peró continuava ad allungare l'occhio verso una ragazza bionda con gli occhi azzurri.
Era molto carina, anche se ad Harry stava un pó antipatica.
-Ti piace Perrie?- gli chiese Harry improvvisamente
Zayn si giró sorpreso. Non sapeva che dire. Era sempre stato molto chiuso, ma anche onesto.
-Sì... Un pochino-
-Perché non le parli?-
-Non so... Non saprei cosa dirle... Sono molto chiuso se non l'hai notato...-
Harry sorrise -Se vuoi ti aiuto io, chi lo sa... Magari scopri che ama disegnare-
Zayn sorrise -Lascia stare... Non devo per forza fidanzarmi, anzi penso che una ragazza mi distrarrebbe dai miei impegni... Non avrei tempo per lei ecc.-
Harry fece una smorfia ma non aggiunse altro.
-Scusami, posso sedermi qui?- una voce alla destra di Harry parló. Lui si voltó e vide Victoria. Non era quella che faceva parte del gruppo anti sociale. Lei era Victoria Kelly, ma tutti la soprannominavano Tori.
Aveva tanti ricci biondi, proprio come Melody. Ed era carina.
-Certo siediti pure-
La ragazza stava piangendo. Harry si preoccupó. -Ehy, tutto okay? Cosa è successo?-
Lei alzó lo sguardo verso di lui. -Ho litigato con la mia amica... È per questo che mi sono seduta qui-
-Oh dai, non preoccuparti, tutti gli amici litigano, vedrai che si risolverá-
-È talmente egoista!-
-Sono sicuro che risolverete-
Lei fece una smorfia. Lui le diede un fazzoletto che aveva nello zaino. -Sei gentile- ammise lei sorridendo
Harry fece una smorfia.
-Come ti chiami?- gli chiese lei
-Harry, tu?-
-Victoria, ma mi chiamabo tutti Tori-
-Piacere Tori- si strinsero la mano.
Era carina e dolce. Forse potev essere un inizio per riuscire a dimenticare Melody.

Syntony aveva saltato tutte le lezioni quella mattina per stare accanto a Louis ad aspettare che i dottori capissero che cosa avesse.
Era rimasta in sala con lui tutto il tempo a farlo ridere e a cercare di capire cosa le era successo la notte precedente. Una visione. Una visione proprio come quella alla rapina. Confusa ma allo stesso tempo precisa. Aveva capito che Louis stava male.
L'importante peró era che ora Louis stesse bene.
-Chi è l'amica che sta attaccata al culp di un amico tutto il giorno?- domandó Louis sorridendo.
Syntony non rispose, ma sorrise a sua volta, capendo che era un complimento rivolto a lei.
La stanza era illuminata dalla luce del sole autunnale in cielo. Il pavimento era pulitissimo. Le pareti bianche e verde acqua tranquillizzavano gli occhi, a differenza dei colori forti, come il rosso.
-Lou che ti è successo?-
Lui fece spallucce -Se lo sapessi non sarei ancora qui-
Lei alzó gli occhi al cielo. -Non è divertente-
Lou fece una smorfia. -Lo so, fammi ridere! Se dovessi morire da un momento all'altro voglio morire ridendo-
Lei si alteró -LOUIS!!!-
Lui a quel punto si mise a ridere. Adorava vederla irritata, perché aveva il suo bel caratterino.
-Sul serio, non bisogna ridere sulla salute di una persona- continuó lei triste
Louis allora smise di ridere -Okay hai ragione, anche io sono preoccupato, non pensare-
La loro conversazione venne interrotta da un medico che entró nella stanza. Era davvero molto alto e grosso. Avete presente Harry che dovrebbe girare intorno ad 188cm? [Nella storia, nella realtá non so quanto sia alto] Lui era piú alto.
Syntony, che era una ragazza minuta, si sentì ancora piú piccolina.
-Salve Signor Tomlinson, ho qui le sue analisi-
Louis lo guardó serio.
-Saró breve, lei soffre di tachicardia, ieri sera ha rischiato un infarto per colpa di un scarso flusso di ossigeno nel sangue, poprio perché il suo cuore sembra essere piú stanco rispetto alla sua etá. Noi la invitiamo a fare un controllo una volta ogni tre mesi e a prendere tutti i giorni al mattino dopo la colazione un medicinale che le abbiamo prescritto nella ricetta-
Louis non sembrava tanto sorpreso. -Okay, va bene- rispose tranquillo.
Syntony invece era sotto shock.
-Signor Tomlinson la faremo uscire domattina dall'ospedale per avere un controllo su di lei di almento 24h-
Louis annuì e il dottore uscì.
-Ma... Scusa Lou, non sei preoccupato?- chiese la ragazza
Lui fece spallucce -No, è da quando ero piccolo che soffro di Tachicardia-
Syntony spalancó gli occhi -E non ti sei mai preoccupato?-
-No... Allora era piccola la cosa e mi dissero che sarebbe passata-
-Passata un cazzo!- si alteró lei -Hai rischiato di morire!-
-Ma sono vivo grazie a te e ora grazie ai medici so che devo stare attento-
Lei scoppió a piangere e appoggió la testa sul ventre di Louis che si mise ad accarezzarla dolcemente.

~Heartbeat~Where stories live. Discover now