Passo dopo passo Symphony percorreva il marciapiede affollato e ricco di cartacce. Il passo della ragazza era spedito. Era felice di aver ricevuto la promozione. Lavorava come commessa da "H&M".
Prese il telefono dalla tasca dei suoi jeans.
05:30 del pomeriggio.
Sua mamma non era ancora uscita dal lavoro. Decise così di fermarsi da Starbucks a prendere un caffé. Lei adorava il caffé.
Entró dentro il locale e si mise in coda. Come sempre, da Starbucks c'erano migliaia di persone.
Lo sguardo di Symphony si posò sul televisore del luogo. Stavano dando il telegiornale con le solite notizie sull' ISIS e sulla percentuale di obesitá in America. Finalmente una notizia catturó l'attenzione di Symphony.
'Sembra che il Music Accademy College Of New York City dall'anno prossimo offrirá nuovi corsi di strumento. Oltre a Pianoforte, Chitarra, Contrabbasso, Batteria e Violino ora anche corsi di Sassofono, Cornamusa, Ukulele, Tromba, Trombone, Violoncello, Armonica, Clarinetto, Clavicembalo, Flauto e una serie di strumenti orientali. I corsi di Solfeggio sono aumentati e c'è l'aggiunta anche del corso di canto sia individuale che corale, sia lirico che comune.
Un ottimo inizio per chi vorrebbe diventare un grande musicista.
Ma un college così prestigioso vuole anche un costo un pó alto.
Il salario da pagare al mese è di 500$ per corso. I corsi obbligatori sono almeno due. Strumento o Canto e Solfeggio...'
Symphony sospiró.
Se solo avesse avuto i soldi... Sua mamma l'avrebbe immediatamente appoggiata, ma purtroppo non ha un gran lavoro, e suo padre... Beh non parliamone, se quello è un padre allora esistono anche gli Unitata (metá unicorno metá patata).
Prese il suo caffé e tornó sulla strada per andare a casa.
Prese il telefono dalla tasca e si mise ad ascoltare la musica. C'era un cantante di cui era particolarmente fissata. Non era famoso e vive a New York. Si chiama Ed Sheeran, fa cover stupende e scrive canzoni meravigliose. Lo segue su Snapchat, per questo lo conosce. Al momento stava lavorando ad una nuova canzone di cui Symphony non ricorda bene il nome.
C'era una canzone scritta da lui che le piaceva in particolare. Si chiama 'Give me love'. Mentre si avviava verso casa la ascoltava ripetutamente e ogni tanto la canticchiava per strada. Era tutto il giorno che cercava di non cantare a squarciagola. Non vedeva l'ora di andare a casa per farlo.
Raggiunse il condominio dove abitava sull'angolo della 16th street.
Evitó immediatamente il gruppo di spacciatori vicino all'ingresso che la se la mangiarono con gli occhi.
Appena arrivata a casa avrebbe chiuso la porta a chiave e si sarebbe ritirata in camera sua e di Demi, sua sorella minore.
Aprì la porta di casa sua e la chiuse immediatamente a chiave. Non c'era da fidarsi del luogo dove viveva. Minimamente.
-Demi, sono a casa- annunció.
La piccola sorellina sbucó da dietro il bancone della cucina con la bocca sporca di cioccolato e corse ad abbracciarla.
-Ciao Symphony!-
Il padre delle ragazze era sul divano che beveva la sua solita birra e neanche le guardava.
Era un classico. Sempre stato assente con lei e sua sorella.
Symphony e Demi si spostarono nella loro camera. Appena Symphony mise piede in camera, prese il suo violino. Era il violino di sua madre, quando era giovane aveva imparato a suonare il violino e ora voleva che anche Symphony fosse in grado di suonarlo.
Symphony si esercitava ogni giorno. La musica era la sua vita. Amava molto anche cantare. Sua mamma lo sapeva ed infatti credeva molto in lei. Il desiderio di sua figlia di diventare una musicista era diventato anche il suo desiderio.
Era fortunata ad avere una madre così presente. E lei lo sapeva.
Le note del violino cominciarono a riempire la stanza. Peccato che se suonava il violino non riusciva a cantare dato che teneva la testa inclinata per tenere lo strumento.
La piccola Demi si sedette sul letto in ascolto del magnifico strumento e della poesia che Symphony stava suonando.
Le dita pene di calli, con i polpastrelli leggermente tagliati per le corde sottili in ferro dello strumento. La stecca con la mano destra tagliente come la lama che suonava sulle corde lasciando note acute e basse.
Symphony chiuse gli occhi ascoltando il magnifico suono dello strumento.
Meraviglioso.
-Symphony?-
La ragazza smise di suonare. -Sì?-
-Oh finalmente sará la centesima volta che ti chiamo- disse Demi imbronciata.
-Oh Demetria! Che c'è?-
Odiava essere interrotta.
-Okay visto che mi rispondi così non te lo dico!-
-Ma... Ma io... Daaaai Demi dimmelo!!!-
Demi cominció a ridere quando la sorella maggiore posó il violino e si lanció sulla sorella facendole il solletico.
-No basta!- disse la piccola
-No! Ora me lo dici! Ora me lo dici!-
-Ah! No!-
-Sì! Oppure non smetto!-
-Okay va bene!-
Symphony si fermó tirandosi in piedi.
-Mamma vuole iscriverti all'accademia musicale di New York-
Symphony si sentì svenire. -Oddio che bello!!!- disse a primo impatto. Dopo smise di sorridere. Ma con quali soldi?
-Sì, ma con quali soldi?-
-Ha detto che fará anche i turni di notte-
-Sul serio?-
-Sì, sta giá risparmiando, ma non dire alla mamma che te lo detto-
-Ma come farà a pagare l'affitto?-
-Veramente ti sta mettendo i soldi da parte per farti fare un provino per vincere una borsa di studio, ma... Ssssssssth! Non ti ho detto niente-
-Oh mio Dio! Ma io mi cago addosso! Ma la mamma non riuscirá a pagare l'affitto e ce ne andremo via! Ma che diamine di lavoro fa! Ma non passeró mai il provino! Faccio cagare!-
-Stai zitta o ti tiro il violino in testa! Tu passerai quel provino che ti piaccia o no!-
Symphony guardó la piccola con gli occhi spalancati.
"Da quando i bambini teneri sono in grado di minacciare?"
~8~
Aver coraggio non significa non aver paura, significa affrontare anche quando la paura ti sta divorando

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~Heartbeat~
Fanfiction-Vai, ora!- -Non posso, ho troppa paura!- -Di cosa?- -Di fallire!- Lui sospiró profondamente e prese la ragazza per le spalle guardandola dritta negli occhi. -La musica serve anche per farti evadere! Scappa dalle tue la...
