~Chapter Thirty-Six~

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[Mercoledì 31 Ottobre 2018... Halloween!]

Introduzione:
Nei primi anni della scuola musicale c'era un'alunna che soffriva di sindrome di Down. Era leggermente ritardata. Non camminava, ma aveva un grandissimo talento. Aveva un'orecchio fantastico e suonava divinamente il pianoforte. Le bastava udire una volta sola un brano di Chopin o Beethoven e lei lo riproduceva immediatamente.
Pur troppo l'intera scuola la prendeva in giro. Non solo per le invidie ma anche per la sua malattia mentale. L'unico ragazzo che la rispettava era quello di cui lei si era perdutamente innamorata. Lui le voleva bene anche se non si sarebbe mai messo con lei date le sue condizioni. La fidanzata di questo ragazzo era gelosissima di lui. Una sera, durante la festa di Halloween la fidanzata fece sparire la ragazza bruciandola e successivamente sotterrando le ceneri in giardino. Qualche ora dopo, nell'aula magna, alla fidanzata cadde il lampadario imponente sopra di lei facendola morire infilzata. Un momento dopo il pianoforte cominció a suonare da solo 'Notte al chiaro di luna' di Beethoven. I tasti venivano premuti ma nessuno vide chi suonasse.

Ogni anno la notte di Halloween verso la mezzanotte si sente un urlo e la musica di Beethoven comincia a emergere senza che nessuno la suoni...

Harry uscì dalla stanza. Quella sera decise di vestirsi da 'Time Mctravel' un supereroe che aveva inventato e che aveva il potere di viaggiare indietro nel tempo. Fu sorpreso nel vedere James vestito da Superman, Ed da Hulk e Louis... Da... Crazyman.
Harry scosse la testa. -Louis... Non mi dire che Crazyman sei tu-
-No! È in suo onore che mi vesto così!- disse Louis.
James cominció a ridere -E noi ci crediamo-
-Ti conviene tacere Superman!-
Harry sospiró profondamente. -Guarda che così sapranno che sei te...-
-Andiamo Harry, non sono un pó stupido per essere Crazyman?-
Harry fece una smorfia. -Beh... È una buona scusa-
-Tu chi saresti?- chiese Ed
Ed faceva davvero impressione con la pelle verde. Aveva i capelli e la barbetta rossa che spiccava sul trucco.
-Io sono 'Time McTravel'-
James si mise a ridere -Sembra il nome di un panino del Mc Donald-
-Spiritoso!- sorrise Harry alla sua pessima battuta.
-Okay andiamo a prendere le donne- disse Louis deciso.

C'era qualcosa di strano in quella serata. Non era perché era la notte di Halloween. Melody lo sentiva. Lei aveva un segreto con se. Quando era piccola era in grado di vedere e sentire i fantasmi. Non l'aveva mai detto a nessuno. L'avrebbero presa per matta. Crescendo questo "potere" diminuì. Ora era solamente in grado di percepirli e poche volte sentirli, ma questo potere le era rimasto.
E quella sera percepiva qualcosa. Non era un Halloween normale.
Si sentiva osservata.
Continuó tranquillamente a specchiarsi, finendo di truccarsi da fantasma dell'opera. Mise un paio di orecchini importanti.
Il cuore cominció a martellarle forte nel petto e una strana sensazione le avvampó nello stomaco. Una voce interiore le disse di voltarsi di scatto.
Lei lo fece. Ma non vide nulla...

Era qui che mi fissava. Fissava dove ero. Ma non riusciva a vedermi o avrebbe cominciato a gridare. Si è vestita da fantasma dell'opera. Lei aveva il potere. Mi aveva percepita...

La porta si aprì rivelando Harmony vestita da BatGirl.
-Mio Dio Melody... Fai paura- rise la ragazza.
-Tu sei simpatica invece-
-Halloween non è la mia festa... Non sono appassionata di Horror e lo sai-
-Io A-D-O-R-O gli horror e i thriller... Cioé odio gli spargimenti di sangue... Ma adoro la Suspence-

...Dopo questa sera mia cara Melody, odierai anche tu gli horror... O forse dovrei dire Eliza, so che sei te... So che tu mi hai uccisa... So che io non avró mai pace finché tu non soffrirai quanto ho sofferto io...

Melody sentì lo stomaco pulsare piú forte... Tanto da farle venire il mal di pancia. Si rigiró a guardare lo stesso punto di prima. Non c'era niente. Di nuovo.
-Che cosa guardi?- le chiese Harmony
-Oh non so... Credo che Halloween non abbia belle influenze su di me- rise nervosamente.
Una voce interiore le disse di spostarsi. Glielo stava ordinando. Melody lo fece. Corse verso Harmony e la lampadina alle sue spalle esplose. Melody si rigiró nervosa. Oh no... Chi era ora?
Harmony era scossa.
-Okay è Halloween- scherzó Melody per non agitarla.

Syntony stava finendo di disegnare il sangue finto che colava dal labbro. Istintivamente alzó lo sguardo verso la lampadina del bagno.
Le venne mal di testa. Il battito cardiaco aumentó.
E fu come le volte precedenti. Una visione...

Una lampadina che esplode.
Una stanza.
La stanza di Melody.
Melody che cade a terra infilzata dai vetri della lampadina sul viso.
Il sangue che cola giú dal viso e tocca il pavimento.
Melody che cade a terra e batte la testa.
Un piede accanto alla testa di Melody.
Una gamba di un colore pallido tendente al grigio.
La pelle bruciata.
Un vestito bruciato.
Capelli mori e lunghi bruciati.
Viso sfigurato da una forte bruciatura.
Occhi azzurri freddi e spenti come il ghiaccio.

Syntony si riprese e si mise ad urlare correndo nella stanza di Melody.
-Melody!- gridó.
La vide in piedi vicino ad Harmony. Entrambe pallide e spaventate. Guardó i vetri della lampadina a terra. Syntony e Melody si guardarono. Entrambe si capirono, ma non dissero nulla.
Cynger e Symphony sentendo le urla raggiunse la camera di Melody. Symphony era colorata tutta di blu. Cynger invece si era vestita da "The Woman in Black'. Così quando Syntony, Melody ed Harmony si voltarono a guardarle si spaventarono cacciando degli urli.
Qualcuno bussó alla porta di ingresso.
Urlarono di nuovo.
-Ragazze, sono Harry, cosa urlate?-
Urlarono una terza volta e dopo andarono ad aprirgli.
Quella che gli aprì la porta fu Cynger che aveva il costume piú inquietante. I ragazzi quando la videro si misero ad urlare. Successivamente le ragazze urlarono anche loro per una quarta volta.
Improvvisamente tra il gruppo di ragazzi spuntó uno mascherato da Dart Vader. A primo impatto le ragazze si spaventarono e gridarono facendo saltare il ragazzo mascherato e facendolo cadere.
-Oh! Ciao SayDart!- disse infine Cynger dopo che tutti finirono di sgolarsi.

I ragazzi avevano fatto un ottimo lavoro nell'aula magna. Le decorazioni di ragnatele finte, addobbi e festoni neri e arancioni, scheletri, ragni finti, gatti neri finti, le migliaia di zucche che Harry aveva svuotato. I cibi creativi e le caramelle. La musica alta. Avevano fatto un ottimo lavoro.
Harry prese la mano di Melody. Decise che quella era l'ultima sera che ci avrebbe provato con lei. Se non funzionava allora era meglio che rimanessero amici. Se non funzionava era meglio che cercasse qualcuna per dimenticarsela. Trovava Tori molto carina. Forse era un inizio.
-Mela...- sussurró -Ti va di ballare?-
Lei arrossì -Io non so ballare...- ammise
-Nemmeno io- rise lui
Lei arrossì e accettó. Le mani di lui strinsero subito la sua vita e cominciarono a ballare. Lei sorrideva ma non riusciva a guardarlo dritto negli occhi. Era davvero troppo timida e ogni suo movimento era impacciato. Si muoveva poco. Sembrava avesse paura di farlo.
Harry avvicinó le labbra al suo orecchio. -Ehy... Chiudi gli occhi e segui me e la musica-
Lei lo fece. Lasció che furono i movimenti di Harry e la musica a guidarla. Si stava lentamente innamorando di lui, come quando ti addormenti. Le sue mani strette dietro la sua schiena che la cullavano dolcemente. Si sentiva davvero bene. Anche se non riusciva a togliersi quella sensazione che qualcuno la stava osservando. Tutti avevano caldo li dentro. Solo lei sentiva freddo. Aveva la pelle d'oca non solo perché era innamorata di Harry. Anche perché c'era qualcuno con lei quella sera oltre a Harry.

Era li che ballava con quel ragazzo. Con Harry. Non volevo lui. Volevo solo lei e finché lui le era vicino non posso farle niente. Aspetta solo di essere sola... Marcirai all'inferno

~8~

Ecco perché quando i bambini si spaventano del mostro sotto al letto bisogna sempre controllare se è vero che ci sia...


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~Heartbeat~Where stories live. Discover now