~Chapter Twelve~

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[Domenica 9 Settembre 2018]

Melody vide Harmony nella realtá per la prima volta. Si avvicinó a lei con i bagagli e la salutó.
-Harmony, pensavo fossi piú bassa!- sorrise
-Melody!- la salutó.
Si abbracciarono -Mi fa strano vederti dal vivo- dichiaró Harmony.
-Davvero-
-Devo andare in segreteria per farmi dare la stanza, le chiavi, i libri di testo da ordinare e orario di scuola-
-Anche io-
-Okay, allora andiamo-
Il pavimento liscio in marmo bianco accompagnava le pareti bianche e azzurro spento. I corridoi straripavano di armadietti grigio chiaro. La segreteria era appena accanto all'ingresso.
Le ragazze si avvicinarono.
-Buongiorno- disse Melody
-Buongiorno- rispose una graziosa signora con il caschetto moro -Dimmi pure il nome e che anno sei che ti do tutto-
-Melody Adkins, primo anno-
-Subito-
La donna aprì un cassetto ed estrasse una cartella blu molto grande. La aprì e cominció a cercare il cognome Adkins. Si sentivano i nomi sussurrati della donna: -Abba, Aceer,...-
La donna rialzó lo sguardo: -Non c'è il suo nome signorina...-
Melody cominció ad agitarsi:-Oddio santo...-
-Aspetti, magari è un errore di stampa del computer, vado a controllare le E-Mail-
-Okay- Melody lasció andare un sospiro.
La donna poi scosse la testa ed esclamó:-Ah! No! Adkins, lei ha vinto la borsa di studio!-
La donna riaprì il cassetto ed estrasse una cartella dorata. Adkins era il primo nome. Prese i documenti, posti dentro una busta di plastica trasparente con una chiave.
-Ecco a lei, scusi, sa c'è molto caos il primo giorno,... Ala est del dormitorio femminile-
-Grazie mille, non si preoccupi- Melody prese la busta.
La sigora si rivolse a Harmony:
-E lei? Come si chiama?-
-Harmony Sheeran-
-Okay... Ehm... Anche lei ha vinto la borsa di studio?-
-Sì-
La donna scorse l'indice sui nomi fino a raggiungere la 'S'.
-Styles... No su... Stjerberg no... Sheeran! Okay!... No sono due... Ah uno è Edward... E l'altra... Okay- la donna sfiló la busta e la diede a Harmony:
-Ecco signorina Harmony Diana Sheeran-
-Grazie mille-
-Siete nella stessa stanza- disse la donna.
Harmony e Melody si guardarono e risero.
-Va beeeene!- disse Melody.

I dormitori femminili erano stupendi. All'interno le pareti erano bianche e potevano essere decorate con scritte che volevi. Veniva ridipinto in caso una parete si fosse riempita di scritte e disegni.
La scuola nonostante fosse creativa riforniva divise, che venivano messe in uno dei quattro armadi della camera. Solo durante le lezioni era obbligatorio avercela, per il resto potevi vestirti come volevi.
La divisa delle ragazze erano di quattro diversi tipi e tu potevo sceglierne una in base ai tuoi gusti. La prima era disposta di una gonna blu a vita alta e una camicia bianco neve infilata dentro. Sopra giacca blu e parigine nere per quando fa freddo. Le scarpe nella stagione estiva erano un paio di paperette blu e nella stagione invernale anfibi neri.
Il secondo archetipo consiteva sempre in una gonna e una camicia, con giacca, parigine, paperette e anfibi. Cambiavano i colori: la camicia era color caffé latte molto chiaro, la gonna rossa e la giacca nera. Parigine nere, paperette rosse e anfibi neri.
Il terzo tipo di divisa aveva i pantaloni stretti neri a vita alta, una camicia bianca, da infilare nella camicia, e un nastro nero al collo, giacca nera e all star nere brillantate.
La quarta ed ultima scelta che si poteva fare era una blusa bianca con gonna alta nera, paperette e giacca nera.
-Te lo immagino se Syntony e Symphony fossero con noi?- chiese Melody
-No, non penso...-
-Sarebbe pazzesco peró-
-Sì davvero-
Raggiunsero il fronte della camera. Era la numero 24A. I trolley si fermarono accanto a loro. Melody stava prendendo la chiave, Harmony la distrasse cominciando a ridere di brutto.
-Cosa?- chiese Melody
-Leggi- rispose
-Dove?-
-Sulla porta-
Melody alzó lo sguardo e vide i nomi scritti su chi possedeva l'appartamento.
'Adkins Melody Helen, Fenty Syntony Alice, Lovato Symphony Lucy &  Sheeran Harmony Diana'
-Oddio! Ma è inquietante!-
-Ci sono oltre seicento alunni in questa scuola e ci sono capitate proprio loro!-
-Sì, è pazzesco!-
Melody mise la chiave e la giró entrando in... Quella che tutti hanno il coraggio di chiamare camera.
Quella non era una camera. Era un appartamento. C'era un grosso salotto esagonale con al centro un divano bianco moderno e una poltrona abbinata, accompagnati da un tavolino basso in vetro e ferro e la televisione attacata al muro di sinistra, il tutto sopra un tappeto rosso e sotto un grosso lampadario. Dietro, parallelamente al divano c'era un pianoforte verticale. Di fronte a loro, infondo, c'era un balcone dietro una portafinestra. Sulla sinistra vicino all'uscita della portafinestra c'era una cucina nera non tanto grande rifornita di un tavolo bianco con quattro sedie rosse abbinate. C'erano quattro porte in legno bianco, abbinate al pavimento, sui quattro lati opposti. Subito all'ingresso sulla destra c'era un attacca panni in ferro battuto. Le pareti erano bianche, in modo che si potessero decorare, come i corridoi all'esterno. C'era solo una scritta in corsivo nera sul muro di destra, parallela al divano tra le due porte, appena sopra il pianoforte: 'Solo chi è in grado di sognare puó vedere oltre le nuvole'
-Questa è una stanza?- domandó Harmony incredula
-...No, ci hanno presi per il culo-
Una voce famigliare, risalente alla conversazione su Skype, diede il dolce benvenuto alle due ragazze.
- Harmony! Melody!-
Le ragazze erano rimaste talmente abbagliate dall'appartamento che non si erano accorte che Syntony era spaparazzata sul divano.
-Syntony!- risposero le ragazze in coro. Lasciarono la porta aperta e le valige appena all'ingresso, lanciandosi sopra a Syntony, che inizialmente le stava accogliendo a braccia aperte e poi appena vide che correvano un pó troppo veloce verso di lei, cominció a urlare.
Saltarono addosso alla ragazza. -Aaaah!- si lamentó lei.
Dopo si misero tutte e tre a ridere.
-Manca Symphony- disse Harmony
-Per me si è persa...- suggerì Melody
-Povera!- la difese Syntony
-Va beh... In sua attesa vado a vedere le camere- annunció Melody
-Le ho giá viste, quelle anteriori sono identiche, quelle posteriori sono diverse da quelle davanti-
Melody andó a vedere quella vicino alla cucina. Aprì la porta. Sull'anglolo a destra infondo c'era il letto doppio rotondo, posto su un piano rialzato. Di fronte all'ingresso c'era una stanza interna, probabilmente era il bagno. Sulla destra attaccato al muro c'era la scrivania. Vicino al letto sulla parete di destra c'era una porta finestra con il balcone all'esterno. Sulla sinistra invece attaccato al muro della stanza interna c'era un grande armadio dove mettere i vestiti. La stanza era spaziosa e luminosa. Le pareti sempre bianche, pronte per essere decorate.
-Io dormo qua!!!- annunció Melody.
-Le stanze senza il balcone hanno un bagno piú grande con vasca idromassaggio! Quelle con il balcone hanno solo la doccia!- gridó Syntony.
-Io voglio il balcone!- ripeté Melody
-Anch'io! Potere al balcone!- si aggiunse Harmony.
-Io preferisco la vasca idromassaggio! Tanto il balcone c'è giá! È quelo centrale condivisibile!- disse Syntony.
Melody rise. Avrebbe passato tre anni con quelle matte. Si buttó sul letto e guardó il soffitto. Bianco anche quello. La pittura sul soffitto peró sembrava piú vecchia rispetto a quelle sulle pareti.
Non aveva idea di come le avrebbe dipinte, ma l'avrebbe fatto il prima possibile.
Si alzó andando a prendere la valigia all'ingresso. Sulla porta di fronte vide Harmony che gironzolava allegra per la stanza. Syntony si alzó dal divano raggiungendo il perfetto centro tra Melody e Harmony.
-Ragazze- scosse il telefono per aria -Symphony mi ha appena scritto che non trova il dormitoio-
Harmony si mise a ridere.
-Cazzo, ma si avvera tutto quello che dico?- domandó Melody ridendo
-No ma quella ragazza è un mito!- rise Harmony
-Andiamo a cercarla- propose Melody
-Dov'è?- chiese Harmony
Syntony abbassó lo sguardo sul telefono. -Accanto alla stanza 37B-
-Ma è praticamente dalla parte opposta!- rise Melody
-Okay andiamo!- Harmony si mise in marcia.
Le altre la seguirono chiudendo la porta a chiave.

Dopo diversi tentativi di orientamento in corridoio scoprirono che Symphony era tornata all'ingresso dei dormitori femminili dove c'erano le macchinette e stava tentando di prendere una barretta di cioccolato.
-Non viene giú!- si stava lamentando -Stupida succhia soldi! Quando ti ripareranno?!-
Le altre tre ragazze si misero a ridacchiare. Symohony continuó:
-Giá il primo giorno e fai i capricci! Ma sappi che con me non avrai merendine di lunga durata!-
-Ehm... Symphony?- la chiamó Melody
La ragazza si giró e vide le tre amiche che aveva conosciuto su Skype.
-Oh mio Dio!- eslcamó per poi lanciarsi verso di loro ad abbracciarle.
-Ciao ragazze mi avete trovata!-
-Alla fine eri dove c'era da mangiare!- rise Syntony
-Certo! Altrimenti dove vuoi che sia?-
Quando si staccarono Symphony tornó di fronte alla macchinetta.
-Stewart! Voglio il cioccolato!- gridó -Aiutatemi ragazze!-
-Stewart?- domandó Harmony
-È il nome che gli ho dato!-
Le ragazze si avvicinarono alla macchinetta.
-Coraggio Stewart! Butta giú il cioccolato!- disse Melody.
-Ehm ehm!- una voce alle loro spalle interruppe "l'assemblaggio" di gruppo. Le ragazze si voltarono e videro una ragazza bassina con i capelli boccolati rosso fuoco.
-Scusate, quando finite la combricola di oche? Avrei fame-
Conoscete quei toni odiosi di quelle odiose sfigate? Ecco lei aveva quel tono di voce.
-Ma la macchinetta è rotta- disse Symphony
Melody avvicinó le labbra vicino all'orecchio di Syntony. -Questa mi sta in culo-
-Oh per l'amor del cielo!- esclamó la rossa avvicinandosi alla macchinetta e spostando di corpo le ragazze.
Con l'indice della destra digitó una serie di numeri: 4776825
Successivamente la barretta di cioccolato scese.
-Si puó essere così stupide? Santo cielo, vi hanno dato un codice da inserire dopo aver messo i soldi e il numero di ció che volete ordinare- sbuffó la rossa.
-Scusa mica lo sapevamo noi!- disse Syntony
-Beh ora lo sapete, almeno siete state salvate da un intervento di una persona intelligente-
Syntony stava per tirarle un pugno.
-Sai cosa? Puoi tenertelo il cioccolato- disse Symphony quasi offesa.
Le ragazze si allontanarono. Era ovvio; non poteva andare sempre tutto bene il primo giorno.
Melody, prima di svoltare l'angolo disse ad alta voce:
-Ma sì! È gelosa perché lei è un tappo rosso tinto e troppo trucco e noi siamo delle grandi fighe!- dopo a voce un pó piú bassa disse alle sue amiche:
-Correte!-

~8~

Solo chi è in grado di sognare puó vedere oltre le nuvole

Solo chi è in grado di sognare puó vedere oltre le nuvole

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~Heartbeat~Where stories live. Discover now