Epilogo

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-ANONIMO-
le pareti del manicomio sono piene di dolore mentre le infermiere e i dottori camminano, sembrando stressati e esausti.
Dr.Clive, il capo del manicomio sta leggendo la sua agenda. Lui lavora come un cane per provvedere alla sicurezza e aiutare i malati mentali. Sempre creando nuove droghe per aiutare i suo pazienti.
"Holly" dice lui a un'infermiera con i capelli biondi.
"Si?" Dice Holly con un grande sorriso.
"Puoi controllare il paziente numero 89? L'infermiera Maxine dice che lui sta male di nuovo"
La faccia di Holly diventa immediatamente rossa.
"Il paziente 89? Um... Okay. Si, posso farlo"
Holly cammina per i corridoi del manicomio, cercando la stanza del paziente 89. Ci sono tante voci su di lui. Alcuni lo chiamano la 'pura definizione di insanitá'.
Holly era spaventata da lui. Persino pensieri su di lui gli mandano i brividi alla schiena. Lui è ossessionato con lei. Quindi lei ha l'ansia ogni volta che deve controllarlo.
Ma in goni caso tutto quello che esce dalla bocca del paziente 89 sembra interessato a lei; la sua doppia mente non era normale del tutto e il senso di differenza era stato capito anche dal dottore.
Holly bussa alla porta prima di aprire gentilmente. Essa rivela un uomo riccio che sta giocando con una bambola raccapricciante.
"Dottoressa... Lei è cosi, così bella. Questa sei tu" dice lui, prendendo la bambola bionda per i capelli. Gli occhi verdi del paziente sono pieni di sangue e la sua pelle è pallida.
"H-Henry-"
"Il mio nome è Harry. Tu lo sai, Holly "
"Perché tu giochi sempre con quelle bambole?" Chiede lei al paziente.
Il paziente 89 fissa per un po' la dottoressa e poi dice.
"Perché, Holly,"
Holly ascolta, avvicinandosi di più a quell'uomo malato.
"Io amo le mie bambole, e loro amano me"

The Dollhouse |h.s.| Italian TranslationWhere stories live. Discover now