capitolo 21

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Holly

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Mi sveglio con una catena e la prima cosa che vede è il buio. Ho completamente dimenticato dove sono, ma dopo alcuni minuti, ricordo. Sono nella prigione.

Mi alzo e mi stiro. Perché sono nella prigione? Tutto quello che so è che sono qui dentro. Sto provando a ricordare perché sono qui, quando sento un forte rumore di passi venire giù per le scale. Posso anche vedere un po' di luce. La persona che sta scendendo le scale deve avere un candela o qualcosa del genere.

Quando la persona raggiunge l'ultimo gradino di cemento, lui si rivela. È Harry, e tiene in mano una candela ardente, che fa poca luce, ma abbastanza per vedere.

"H-harry?" dico, facendo un passo indietro per la paura, "pensavo che eri da Niall e Fran?"

"Fran non si sentiva bene, andiamo la settimana prossima" dice Harry, guardando i miei occhi spenti.

"Quando posso uscire dalla prigione?"

"Mai" dice Harry, sorridendo malvagiamente.

"C-cosa?" inciampo indietro per la paura.

"Scherzavo. Starai qui per un po'"

"Cosa faccio se mi viene fame?"

"Muori di fame"

"Cosa faccio se devo fare pipì?"

"C'è un secchio nell'angolo"

"Ma che cazzo?" dico, un po' troppo forte.

"Non imprecare!" grida Harry, indietreggio e scoppio in lacrime.

Perché sto piangendo? Non piango mai.

"Stai piangendo?" chiede Harry, guardandomi un po' interessato.

"N-no" mento, girandomi così che Harry non mi veda.

"Sì, non è vero?" Harry apre la cella e io prendo ancora più spavento. Che cosa sta facendo?

"Non f-farmi male"

"Non voglio che le mie bambole siamo deboli,Holly" "Non sono debole"

"Sì, tu lo sei! Smettila di piangere tesoro!" grida Harry, la sua voce forte echeggiava in tutta la prigione.

"Cazzo io non sono debole!"

"Non imprecare!" grida Harry più forte.

"Cazzo. Cazzo. Cazzo. Fottiti. Cazzo. Cazzo. Fottiti. Cazzo!" urlo, come una bambina. Al momento, onestamente non sono preoccupata di cosa Harry dirà o farà. Sono contenta di non essermi fatta mettere i piedi in testa da lui. "Rimpiangerai di avermi disobbedito!" grida Harry, facendo un passo in avanti.

"Zitto, non sono più spaventata di te," urlo,"Sei inutile e pensavo fossi cambiato ma no!"

"Stai zitta,Holly, ti comando!" grida Harry, facendo un altro passo un avanti, le nostre facce sono così vicine che posso sentire il suo respiro caldo, rendermi intimidita.

"Ti od-" prima che io possa finire la frase,Harry mette le sue labbra sulle mie, inaspettatamente. Senza pensare alle conseguenze e a quello che sto facendo, ricambio.

"Ti odio anche io"

The Dollhouse |h.s.| Italian TranslationWhere stories live. Discover now