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PROV'S SAMANTHA
"Perché ti chiamano a quest'ora?" chiede Louis abbracciandomi.
"È l'ora di pranzo Lou, noi non siamo sintonizzati con il mondo. Spostati così rispondo."
"No, non rispondere."
"Potrebbe essere Faith che mi chiama per un problema grave."
"Uffaa..."
Sbuffa e si sdraia sul letto facendomi alzare.
Prendo il cellulare che continua a squillare e rispondo.
"Pronto?"
"Sai dov'è Faith? È da te?"
"Melissa? No, non so dov'è, pensavo fosse a casa. Non la vedo dall'altra sera."
"Non è a casa, l'abbiamo cercata in camera sua, in biblioteca, al teatro... ma è sparita."
"Sparita? Faith è sparita?"
Louis scatta a sedere e mi guarda interrogativo.
"Magari Louis sa dov'è..."
"Non penso, Louis è qui con me. Veniamo subito lì."
"Va bene..."
Attacco la chiamata e mi tuffo nella cabina armadio per cambiarmi.
"Faith è sparita?"
"Non la trovano da nessuna parte... Vestiti, andiamo subito lì."
"Okok... ti giuro che non c'entriamo più noi."
"Lo so che non c'entrate più voi. Andiamo!"
"Ci sono."
Scendiamo subito giù e saliamo in macchina.
"Fanculo! C'è anche traffico!"
"Sam, calmati. Vedrai che non le è successo niente. Probabilmente sarà andata a visitare qualcuno."
"Me l'avrebbe detto."
"Cerca solo di calmarti adesso. Faith è una persona forte."
"È stata 3 mesi chiusa in casa e non ha detto a nessuno il motivo, secondo te è una persona forte?"
"Però quando è tornata, ha fatto vedere a tutti che non riusciranno ad abbatterla facilmente. È cambiata Sam."
"Lei non cambia... Soffre, si rialza, ma non cambia. È la mia migliore amica, nessuno la conosce meglio di me... solo sua madre."
"Siamo arrivati, parcheggio e ti raggiungo."
"Fai veloce."
Scendo dalla macchina e corro verso l'entrata del palazzo. Inizio a premere il bottone dell'ascensore ripetutamente e mi raggiunge anche Louis.
"Melissa, cosa significa che è sparita?" chiedo quando scendiamo dall'ascensore.
"Siamo in cucina!" urla.
Raggiungiamo la cucina, ma al posto di trovare suo padre, come mi aspettavo, trovo Harry.
"Tu che ci fai qui? Sei tornato per farla soffrire? So che è colpa tua se..."
"Sam, sono qui perché l'altra sera mi ha chiamato... quando ho risposto, ho sentito solo qualcuno che urlava 'aiuto' in lontananza, pensavo fosse uno scherzo, ma poi quando ho provato a richiamarla, non mi ha risposto. Ho provato ieri tutto il giorno a richiamarla, ma non ha risposto, quindi sono venuto a vedere se stava bene."
"Cosa? Lei ti ha chiamato?" chiedo confusa.
"Sì, mi ha chiamato lei. L'abbiamo cercata anche al teatro, ma non c'era..."
"È uscita di casa dicendo che doveva andare a risolvere una cosa e non è più rientrata..."
"Qualcuno le ha fatto qualcosa!" dico sedendomi.
"Non dobbiamo essere così pessimisti... andiamo a cercarla per tutta la città. Vedrai che la troveremo." dice Louis accarezzandomi i capelli.
"Lou, ho paura..."
"Non devi, la troveremo. Hai capito? La troveremo. Chiamo i ragazzi così iniziamo a cercarla."
"Dobbiamo avvisare la polizia!" dice Melissa.
"Prima vediamo se la troviamo. Mel, tu rimani qui e avvisa se torna."
"Va bene. Trovatela vi prego."
"La troveremo." dice Harry.
Mi alzo anche io e raggiungiamo il parcheggio mentre Louis chiama gli altri.
"Se le fanno qualcosa, sarà solo colpa tua!" dico puntandogli un dito.
"Cosa c'entro io adesso? Sono passati 7 mesi da quando l'ho vista l'ultima volta. Non l'ho più cercata, non l'ho più seguita e non mi sono più preoccupato di vedere come stava. Ho rotto tutti i rapporti con lei e l'ho fatto per il suo bene."
"Per il suo bene? È stata 3 mesi chiusa in casa, non parlava con nessuno, non andava a scuola e Dio solo sa come è riuscita a diplomarsi. Non puoi tornare ora e preoccuparti di cercarla."
"Sam, smettila. Vuole solo aiutarci." dice Louis dietro di me.
"Ripeto che se le succede qualcosa è solo colpa tua. Se non sparivi improvvisamente dalla sua vita, lei adesso sarebbe stata a casa sua."
"Andiamo Sam, iniziamo a cercarla dal centro."
"L'unica colpa che ho è che l'ho presa di mira tempo fa."
Louis mi trascina verso la macchina e parte verso il centro.
"Non è colpa sua."
"È normale difendere il proprio amico..."
"Non lo sto difendendo! È partito, non perché voleva allontanarsi da lei, ma perché sua sorella aveva bisogno di lui. Sua sorella e sua madre avevano bisogno di lui... probabilmente ha guidato per tutta la notte per venire qui a vedere se sta bene e tu gli dai la colpa."
"Perché non pensiamo a trovare Faith adesso?"
"I ragazzi erano già in centro, quindi hanno già iniziato a cercarla."
"Non penso sia in centro o da qualsiasi altra parte di New York... non è da lei sparire così. Oggi pomeriggio dovevamo vederci con Tina per una cosa dell'associazione, mi avrebbe avvisata se non poteva venire... Sono sicura che qualcuno le ha fatto qualcosa, ma chi?"
"Magari è per soldi..."
"Non penso proprio... se era per soldi, la banca mi avrebbe già mandato un messaggio... lo fa tutte le volte che Faith preleva soldi dal conto dell'associazione."
"Allora dobbiamo avvisare gli altri e pensare a chi potrebbe essere."
"Se le faranno del male?"
"Non le faranno niente... la troveremo."
"Ho paura..."
"L'hai già detto che hai paura, ma non devi. Dobbiamo sperare che non le succeda nulla."
[...]
PROV'S FAITH
"T...Ti... Ti pre... go... basta..."
"Che dici? Non riesco a sentirti." dice colpendomi ancora.
"B... basta!"
"Luke, basta! Non vedi che non ce la fa più? Lasciala!"
Mike riesce a togliermelo di dosso e mi rannicchio in un angolo della stanza.
Voglio solo svegliarmi in camera mia, questo è solo un incubo, niente di tutto questo è vero...
"Lasciami Mike! È quello che le puttane si meritano!"
"Luke, ci scopriranno prima o poi e morirai in carcere per questa cosa."
"Prima uccido quel figlio di puttana, poi possono anche portarmi in carcere."
"Non verrà a cercarmi, è andato via per sempre." riesco a dire tra un singhiozzo e l'altro.
"Allora andrò io a cercarlo. Buonanotte cara, ci vediamo domattina."
Sono due giorni che mi tiene qui, e di conseguenza anche due sere che mi picchia e mi fa tagli sulla pelle. Mi mancano i colpi dni Zayn, erano molto meno violenti...
"Ne ho avuto abbastanza!" dice Mike dopo un bel po'. "Vieni, devi scappare da qui."
"Ti ucciderà!"
"Non importa, alzati."
Mi alzo e lo seguo fuori da quella stanza e poi fuori anche da quella casa che come al primo rapimento, si trova nel bosco.
Tira fuori una penna e scrive qualcosa sul mio braccio per poi sussurrarmi.
"Corri! Scappa adesso!"
Senza farmelo ripetere due volte inizio a correre, e data la poca forza, le gambe cedono e rallento, non fermandomi però.
Non so dove sto andando, so solo che voglio essere il più lontana possibile da quel posto e da Luke.

Che capitolo di merda... basta, fanno schifo questi capitoli.
Quest'estate cercherò di correggerli.
Spero che comunque la storia vi piaccia e...

Un bacione.

Stalker? [H.S.] || IN REVISIONE Where stories live. Discover now