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"Alzati dal letto capra! Oggi noi due andiamo a divertirci. Sole! Abbiamo una giornata intera a disposizione e quindi usciamo!"
"Sam, è l'ultimo giorno... voglio stare a letto."
"Infatti perché è l'ultimo giorno devi alzarti. Non abbiamo un minuto da perdere, ho organizzato tutta la giornata! A fare la doccia, corri!"
"Ok, mi alzo..."
Mi alzo dal comodissimo letto e cammino verso il bagno.
"Non lavarti i capelli!" urla.
Faccio come dice e in 15 minuti sono davanti all'armadio per decidere cosa mettere.
"Metti quello che capita. Dobbiamo andare."
"Mi devo ancora truccare, calmati!"
"Non ti trucchi."
"E vuoi che esca per le strade di Parigi con questa faccia?"
"Sì, muoviti!"
"Ma tu ti sei truccata, non è giusto!"
"Metti un paio di occhiali da sole."
Indosso velocemente dei jeans e una camicia bianca e prendo la borsa prima di correre fuori dalla stanza insieme a Samantha che mi passa un paio di occhiali.
"Non fate colazione con noi?" chiede Mike salendo al volo sull'ascensore.
"Oggi no, vogliamo una giornata solo per noi. Ci vediamo stasera." dice Samantha quando le porte dell'ascensore si fermano.
Corriamo fuori dall'hotel e mi trascina verso un negozio di parucchieri.
"Cosa ci facciamo qui?"
"Cambiamo look."
"Buongiorno signorine..."
"Buongiorno... ieri sono passata e ho preso appuntamento per oggi."
"Sì, accomodatevi."
Iniziano a lavarci i capelli e mi sento in imbarazzo quando un ragazzo inizia a fissarmi. Cioè so che senza quel poco trucco faccio paura, ma non da farmi fissare dalla gente.
"Come li tagliamo?" chiede uno che lavora lì.
"Non avevo intenzione di tagliarli in realtà."
"Che ne dice se applichiamo della tinta temporanea. Non è permanente e basta solo qualche lavaggio per rimuoverla."
"Rispondo io per lei... sì, va benissimo la tinta temporanea."
"Bene, ora le porto il catalogo con le varie tinte."
[...]
"Mi piacciono i tuoi capelli così." dice quando usciamo dal negozio.
"I tuoi sono identici!"
"Mi piacevano i tuoi allora li ho fatti anche io."
"Dove stiamo andando?"
"In un posto che odi..."
"Nonononono, non voglio passare tutto il giorno a fare shopping!"
"Andiamo solo a prendere una cosa."
"Va bene. Puoi dirmi anche a me il programma della giornata?"
"No, lo scoprirai da sola."
Sbuffo e la seguo nel negozio.
"Devi provarti questo!" dice passandomi un vestito.
"Ma..."
"Niente ma! Fai veloce."
[...]
"Spiegami perché devo indossare questa roba!" urlo dal bagno.
"Perché così! Datti una mossa, ho prenotato al ristorante!"
"Pure il ristorante?" chiedo uscendo dal bagno.
"Certo, ci meritiamo il meglio noi." dice girata di spalle. "Wow... ti sta benissimo!"
"Grazie?"
"Dobbiamo andare. Spero solo non ci siano i ragazzi in corridoio."
"Lo spero anche io. Non voglio che mi vedano vestita così."
"Non c'é niente di male nell'indossare un vestito!"
"Wow! Dove andate di bello?"
"Kevin, fatti gli affari tuoi!" sbotta Luke.
"Andiamo Faith, faremo tardi!"
Saliamo sull'ascensore e salgono anche i ragazzi.
"Noi scendiamo solo giù." spiega Luke. "Sei bellissima..." sussurra poi.
Abbasso la testa arrossendo e aspetto con ansia di arrivare a piano terra.
[...]
"Oddio, sono piena!" dice entrando in camera. "Adesso voglio solo riposare. Più tardi usciamo ancora."
"Va bene. Io vado sul terrazzo."
"Come vuoi."
Si butta sul letto e io esco sul balcone a guardare il cielo.
Sento il cellulare vibrare e lo prendo per controllare.
'Da Harry: mi piace il tuo vestito...'
Mi guardo intorno confusa e rispondo al messaggio.
'A Harry: con fai a sapere che indosso un vestito?'
'Da Harry: forse perché ti vedo? Non ti avevo detto di stare lontana dai baloconi?'
Guardo la strada davanti all'hotel e lo vedo salutarmi.
Raggiungo velocemente l'ascensore e inizio a battere il piede mentre aspetto.
"Cosa ci fai tu qui?" chiedo quando lo raggiungo finalmente.
"Ero qui per lavoro e ho pensato 'perché non darle noia?'. Andiamo."
"Cosa? Dove vuoi andare?"
"A Disneyland. Non ci sei mai stata, quindi ti ci porto io."
"Ma devo andare a prendere la borsa... cosa dico a Samantha?"
"Ti fai troppi problemi. Non hai bisogno di nessuna borsa e se la tua amica ti chiede dove sei, le dici la verità. Non è difficile."
"Ma perché dovrei fidarmi di te?"
"Io non ti ho mai detto che devi fidarti... su, scherzo! Prendiamo un taxi e andiamo lì. Andiamo!"
"Harry ma..."
In risposta mi alza da terra e inizia a camminare verso la strada più trafficata per poi mettermi a terra.
"Sei pazzo!"
"Grazie... su, sali." dice quando un taxi si ferma davanti a noi.
Faccio come mi dice e dopo poco ci troviamo davanti all'entrata di Disneyland.
"Come posso aiutarvi?" chiede una signora alla cassa.
"Due biglietti." risponde Harry prendendo il portafoglio.
"Ecco a lei."
Entriamo e Harry mi prende la mano per trascinarmi verso uno stand.
"Questa è per te." dice mettendomi tra le mani una passata con le orecchie stile Topolino.
"Perché?"
"Volevi venire qui con tua madre quando eri piccola, quindi facciamo finta che sei piccola e ti divertirai. Devi solo non pensare a niente. Fai quello che vuoi!"
"Ma non ho bisogno di essere Minnie..."
"Oh smettila di parlare!"
"Sennò?"
"Ti rapisco, ti lego e ti metto lo scoch sulla bocca così stai zitta."
"Prima devi prendermi!" dico iniziando a correre tra la gente.
Ad un certo punto mi fermo per vedere se mi segue ma non lo trovo da nessuna parte.
"Ti ho presa!" dice abbracciandomi da dietro.
"Mi hai fatto paura! Sei un coglione."
"Non dovevi correre! Guarda, c'é Minnie, vi faccio una foto insieme."
Passiamo tutto il tempo a fare foto con i personaggi Disney e a fare giochi stupidi.
"E ho vinto!" urla dopo aver buttato tutte le lattine con un solo colpo.
"Ecco a lei signore."
"Questo è tuo." dice passandomi un peluche enorme.
"Harry, nella mia valigia non c'entra. So anche dove potrei metterlo in camera mia."
"Sono sicuro che troverai posto per metterlo."
"Cercherò di metterlo da qualche parte. Grazie."
"Prego. Cos'altro vuoi fare?" chiede prendendomi la mano per non perderci.
"È tardi e domattina presto partiamo..."
"Prendiamo lo zucchero filato e poi andiamo ok?"
Annuisco e ci mettiamo in fila per lo zucchero filato.
"Uno grande." dice Harry tirando fuori i soldi.
"Ecco a voi."
Iniziamo ad avviarci verso l'uscita mentre mangiamo quello zucchero filato rosa.
"È buono, ma appiccicoso."
"È zucchero, è normale."
"Samantha non ti ha ancora chiamata?"
"No, ed è strano... vabbé, almeno non mi verrà a cercare."
Arriviamo davanti l'hotel e scendo.
"Grazie mille Harry per il pomeriggio, mi sono divertita molto."
"Era quello il mio obbiettivo. Ci vediamo a New York."
"Ciao."
Lui sale di nuovo sul taxi e io torno in camera.



Stalker? [H.S.] || IN REVISIONE Where stories live. Discover now