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"Promettimi che verrai a trovarmi in prigione."
"Quando ci finirai chiamami e sarò lì."
"Succederà molto presto."
"Io non credo. Grazie Lou."
"Tranquilla Fiorellino."
Sale di nuovo in macchina e se ne va.
"È un tipo simpatico no?"
"Sì, andiamo."
Entriamo dentro l'edificio e la signora Parker ci saluta.
"Dove diavolo sei stata? Mi sono preoccupata moltissimo!" dice Melissa abbracciandomi.
"È stata solo una vacanza. Ne avevo bisogno dopo Parigi..."
"Vi preparo qualcosa da mangiare?"
"Nono grazie. Abbiamo mangiato prima." dice Sam.
"Tranquilla Mel. Siamo apposto."
"Come volete... dammi il borsone, ci penso io..."
Mi prende il borsone e se ne va.
"Cosa hai intenzione di fare adesso? Ho capito che non vuoi denunciarli..."
"Denunciare chi?" chiede camminando verso di noi.
"Mi hanno rubato il cellulare, ma non ti preoccupare."
"Dove sei stata?"
"In montagna. Avevamo bisogno di un po' d'aria pulita."
"E perché non mi hai detto niente? Ti avrei prenotato la miglior camera di un hotel a cinque stelle."
"Proprio per questo. Volevo stare tranquilla e isolarmi dal mondo. Probabilmente avresti pagato qualcuno per seguirmi."
"Forse..."
"Faith, io vado. Ci vediamo domattina a scuola?"
"Certo Sam. A domani."
La mia amica se ne va e io mi siedo sul divano.
"Papà!"
"Sì?"
"Mentre ero in montagna ho pensato a quelle persone che muoiono neglio ospedali, oppure non ci arrivano nemmeno agli ospedali perché non hanno soldi per operarsi e tutto... vorrei creare una fondazione per aiutarli."
"Una fondazione per aiutare le persone malate che non hanno soldi? Non eri tipo fissata con il teatro? Pensavo mi avresti chiesto di comprarti un teatro."
"Di teatri ce ne sono tanti..."
"Ok, ti aiuterò."
"So che probabilmente non ti piacerà, ma vorrei dedicarla a mamma, anche lei lo avrebbe fatto..."
"Certo, va benissimo. Farò un paio di telefonate. Tu perché non vai a riposare? Si vede che sei stanca."
"Grazie di tutto papà."
"Non devi ringraziarmi."
Salgo di sopra e trovo Melissa con le braccia conserte.
"Sali su questa bilancia!"
"Perché?"
"Mi assicuro che tu abbia mangiato. Ho promesso a tua madre che mi sarei presa cura di te, e questo comprende anche assicurarmi che tu abbia mangiato."
"Va bene..."
Salgo su quella maledetta bilancia e lei mi guarda furiosa.
"Sei dimagrita! Non va bene questa cosa! Vado a prepararti un pranzo sostanzioso."
"Va bene..."
Esce dalla stanza portandosi dietro la bilancia e mi butto sul letto.
La mia vita fa schifo. Mamma, ho bisogno di te qui...
[...]
"Domani, dopo scuola, andremo a parlare con delle persone che si occupano do queste associazioni. Ho già fissato un appuntamento."
"Grazie mille papà."
"Tranquilla piccola."
Io e papà non abbiamo litigato tutto il giorno! Wow, allora è servito a qualcosa rapirmi.
"Ho chiamato anche la preside..."
"Mi ha bocciata perché sono mancata da scuola questi giorni?"
"Nono, volevo parlarle di quest'associazione. Era occupata, quindi domattina ti porto io a scuola."
"Ma perché devi parlarne con lei?"
"Perché hai bisogno di persone che ti appoggiano e perché lei è una vecchia amica."
"Mh... se lo dici tu... Vado a dormire."
"Va bene cara. Buonanotte!" dice Melissa.
"Notte."
Non mi ricordavo le mie giornate qui così noiose e monotone.
Quando arrivo in camera mi siedo sul letto e vedo il peluche di Parigi. Perché qualsiasi cosa deve ricordarmi lui?
Accidenti ai suoi ricci, occhi verdi smeraldo, ai suoi tatuaggi, alle sue fossette, al suo sorriso...
Hey Hey Hey, frena! Non puoi pensare a lui così! È sbagliato!
Grazie coscienza, avevo proprio bisogno di te per capirlo.
Mi stendo sul letto e mi arrivano i capelli in faccia... mi piaceva di più il suo shampoo...
"Basta Faith! Lui non esiste per te!" mi dico da sola.
Questo letto improvvisamente sta diventando scomodo... mi manca persino il suo letto.
[...]
"Penso di star impazzendo!" dico a Samantha mentre camminiamo per i corridoi della scuola.
"Perché?"
"Ieri non ho litigato con mio padre per tutto il giorno, stamattina mi ha portata lui a scuola e vuole aiutarmi con una cosa. Oggi passerò anche il pomeriggio con lui."
"Ti è bastata una vacanza per rimpiazzarmi?" chiede furioso.
"Luke... è inutile."
"Inutile? Ero venuto a casa tua per chiederti di uscire e poi sei sparita. Che razza di relazione era la nostra?"
"Non era una relazione... e se eri interessato a me, avresti dovuto sapere che quel giorno era il mio compleanno."
"Ti prenderò un regalo oggi pomeriggio quando usciremo."
"Oggi pomeriggio non posso uscire e neanche domani, dopo domani o quando ti pare. E per il regalo stai tranquillo che ci ha già pensato qualcun'altro."
"Allora sul serio esci con qualcuno!"
Ma è diventato stupido in questi giorni? Si sta comportando da vero cretino. Pensavo avesse un minimo di cercello.
"Su dillo. So che vuoi dirlo."
"Sei una..."
"È una cosa?" chiede Liam alle sue spalle.
"Una puttana!"
"Che ci fai qui?" chiedo al castano.
"Mi assicuravo solo che Louis non vi avesse fatto fuori ieri."
"No, siamo ancora vive."
"È lui quello con il quale mi tradisci?" chiede Luke.
"No, è mio padre quello con il quale ti tradisco."
"Lui era il tuo ragazzo?" chiede Liam indicandolo.
"No, però non era così stupido prima."
"A me nessuno mi tradisce! Io sono quello che lascia le ragazze, mai il contrario!"
"Lo vuoi capire che non siamo mai stati insieme?"
"Me la pagherai."
"Non sai che paura ho..."
Se ne va e Sam mi guarda male.
"Che c'é?"
"Ti piaceva Luke."
"Sì, prima che diventasse così stupido."
"O prima che ti piacesse qualcun'altro?"
"Smettila Sam! Liam, chi ti ha mandato qui?"
"Quella persona che hai anche baciato un paio di volte..."
"Te l'ha detto lui?"
"No, me l'ha detto Louis... cioè stava urlando contro Harry e io li stavo ascoltando."
"E perché ti ha mandato?"
"Per vedere se stavate bene... e per rendervi questi." dice passandoci i cellulari.
"Grazie..."
"Devo andare. Stiamo aspettando tutti la polizia."
"Forse non trova la casa nel bosco."
"Ci sta. Ciao ragazze."
"Ciao Liam."
Se ne va e la mia amica mi guarda furiosa.
"Lui mi ha baciata due volte, una volta da ubriaco e una volta perché probabilmente stavo parlando troppo..."
"Sì, lo sapevo. Vi ho visti in corridoio..."
"E non mi hai detto nulla?"
"Neanche tu hai detto nulla. Perché non hai detto a Liam che non li abbiamo denunciati?"
"Perché così... ecco papà. Ci vediamo stasera? Ti devo raccontare delle cose."
"Certo. Divertiti."
"Ci si diverte moltissimo con papà..."
Se ne va e io corro verso la macchina sulla quale salgo subito dopo.

Stalker? [H.S.] || IN REVISIONE Where stories live. Discover now