Stalker? [H.S.] || IN REVISIONE

13

"Stai ancora dormendo? È quasi ora di cena!" dico vedendola ancora dormire.
"Mh? Dove sei stata?" chiede mettendosi a sedere.
"A Disneyland..."
"Disneyland? Ci sei stata senza di me?"
"Non volevo svegliarti, quindi ho chiamato Celine e sono andata insieme a lei."
"Ah, va bene. Cosa stai facendo?"
"La valigia? Partiamo tra poche ore... a proposito, dopo cena voglio andare a prendere qualche souvenir per Melissa."
"Va bene, ti accompagno. Anche io devo prendere qualcosa per i miei."
"Grazie... cazzo!"
"Che succede?"
"Ho perso una cosa..."
"Hai bisogno di aiuto? Intendo con la valigia."
"No grazie. Ho quasi finito."
"Con chi sei stata oggi?" chiede dopo un po'.
"Ti ho detto che ero con Celine."
"Celine è stata qui, voleva salutarci prima di partire... Ti ho aspettata tutto il pomeriggio."
"Perché non mi hai chiamata? Pensavo stessi dormendo, non volevo disturbarti."
"Sei fortunata che non sia andata dai ragazzi a dire che non c'eri... dimmi con chi eri. Se mi dici che eri sola giuro che non uscirai da questa stanza mai più. Quindi... con chi eri?"
"Harry..." dico a bassa voce piegando dei vestiti.
"Harry? Lo stalker?! Ma sei pazza?!"
"No, non sono pazza. Lui si è ricordato che volevo andare a Disneyland con mia madre quando ero piccola, quindi mi ha portata lì. È stato carino da parte sua..."
"Se magari lo dicevi anche a me, ti avrei portata anche io a Disneyland... ma no! Tu dici più cose a uno che non conosci che alla tua migliore amica!"
"Te l'ho ripetuto un paio di volte che volevo andare a Disneyland, ma tu eri troppo presa da Kevin."
"Sai cosa? Fai cosa cazzo ti pare!" urla uscendo dalla camera.
Finisco di preparare la valigia e decido di scendere giù dopo essermi cambiata.
"Hey, dove vai da sola?"
"Esco un attimo qui. Ho solo bisogno di qualche minuto sola."
"Sicura? È buio fuori..."
"Sì Luke, sono sicura..."
Esco e metto il cardigan mentre cammino verso un piccolo negozzietto di souvenir lì vicino.
Quando torno con dei piccoli pacchettini, decido di ignorare il fatto che sono tutti a cenare insieme e salgo in camera.
"A cosa devo la tua chiamata?" chiede quando risponde finalmente alla chiamata.
"Volevo solo dirti che ho dimenticato il peluche sul taxi..."
"Sì, me ne sono accorto. Cosa hanno detto i tuoi amici?"
"Ho litigato con Samantha, ma le passerà... non vedo l'ora di tornare a New York."
"Hai già preparato la valigia?"
"Sì, e il peluche non sarebbe entrato, quindi è meglio che non l'abbia preso."
"Cercherò di portarlo io se riesco. Ma ora puoi parlare al telefono? Non sei con i tuoi amici?"
"No, sono appena tornata dal negozio di souvenir, mentre loro sono giù a cenare. Devo andare. Ci sentiamo..." dico quando qualcuno bussa alla porta.
Lancio il cellulare sul letto e apro la porta.
"Ceniamo insieme?" chiede indicando i panini.
"Luke... va bene." dico alla fine facendolo entrare.
"Ti ho interrotto?" chiede indicando la valigia ancora aperta sul letto.
"Nono, ho appena finito."
"Hai litigato con Samantha?"
"Lascia perdere... vuoi cenare fuori?"
"Non ti aveva detto il tuo amico un paio di giorni fa di stare lontana dai balconi?"
"Chi ascolta quello che dice? Io non ascolto neanche mio padre." dico uscendo fuori.
Mi siedo a terra e lo fa anche lui.
"Mi piace Perigi, è una bella città."
"A me non piace per niente. Cioè... ok, monumenti e tutto, ma non verrei mai a vivere qui."
"Perché? Questa è la città dell'amore."
"Sono una abituata al caos di New York."
"Mi è piaciuto passare questi giorni con te."
"È stato divertente..."
Mi sento osservata e mi giro verso di lui che subito dopo unisce le nostre labbra.
"Vieni qui stronza, bisogna parlare!" urla Samantha entrando in camera. "Luke, non sapevo fossi qui..."
"Ora vado, vi lascio parlare. Ci vediamo tra qualche ora..."
"Ciao Luke, grazie..."
"Tranquilla." dice lasciandomi un bacio sulla guancia prima di uscire.
"Passi tutto il pomeriggio con un possibile maniaco e poi ti slingui Luke? Ma che razza di persona sei?"
"Io e Harry siamo solo amici e Luke mi ha baciata. E poi non penso di dovere delle spiegazioni a te. Hai detto che devo fare quello che cazzo mi pare no?"
"Quindi hai intenzione di comportarti così? Bene!"
"Bene!"
Metto quella sottospecie di pigiama e mi butto sul letto dopo aver impostato la sveglia.
Ho a disposizione 4 ore per dormire prima di dovermi svegliare, preparare e mettere tutto in valigia.
Mi alzo piano dal letto cercando svegliare Samantha e vado in bagno a farmi una doccia veloce. Finisco di prendere tutte le mie cose dal bagno e torno in camera dove la mia amica è in piedi e sta preparando la valigia.
Senza dire niente va in bagno e torna 30 minuti dopo pronta.
Mi assicuro di aver preso tutto e chiudo finalmente quella valigia.
"È ora di andare!" urla il professore fuori.
Prendo la valigia e la borsa ed esco da quella stanza.
"Dammi la valigia, la porto io giù."
"Tranquillo Luke, ce la faccio."
"Sicura?"
"Sicurissima."
"Hai fatto pace con Sam?"
"Mi odia."
"Vedrai che le passerà. Mangiamo qualcosa in aeroporto?"
"Luke, non ho fame. Sto bene così."
"Va bene..."
Dopo un lungo viaggio con l'autobus, arriviamo finalmente all'aeroporto.
È brutto non parlare con la propria migliore amica, ma ha detto che sono una persona orribile. Pensa che mi stia prendendo gioco di Luke.
"Hey, a cosa stai pensando?"
"Lascia perdere. È meglio se andiamo."
"Dovremo aspettare qui per un po', abbiamo tempo per parlare. Ieri pomeriggio ti ho vista uscire e sei rientrata tardi. Dove sei stata?"
"Sono andata a Disneyland e ho incontrato un vecchio amico. In realtà mi ha portata lui lì."
"Davvero? Avevi detto che non eri mai venuta a Parigi."
"È di New York anche lui. L'ho solo incontrato per caso."
"E ti sei divertita?"
"Moltissimo."
"Avrei potuto accompagnarti io..."
"Non volevo disturbarti, e poi è stata una sorpresa anche per me."
"Quando torneremo a New York, continuerai ad ignorarmi?"
"Ignorarti?"
"Hey, possiamo provarci... sai, provare a stare insieme. Niente obblighi. Possiamo solo frequentarci per vedere se funziona."
"Luke..."
"Ti ho baciata un paio di volte in questi giorni e non ti sei mai tirata indietro..."
"Va bene..."
"Davvero?"
"Sì..."