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"Faith? Faith! Rientra in casa! Sta piovendo!" urla Melissa dall'entrata del palazzo.
Non rispondo e rimango lì a piangere.
"Cosa ti prende? Faith, sei fradicia! Su, rientriamo in casa." dice prendendomi il braccio per poi trascinarmi dentro. "Stai piangendo? Avete litigato? So che ieri sera era in camera tua... Ok, non ne vuoi parlare... Vieni, ti porto in camera tua. Chiamerò Sam per dirle che non andrai a scuola."
Quando entro in camera, sul comodino accanto al letto, trovo le banconote che ieri gli avevo lanciato in faccia.
"Verrò più tardi a portarti qualcosa da mangiare." dice prima di andarsene e lasciarmi sola.
Mi siedo vicino alla grande vetrata e porto le ginocchia al petto continuando a piangere.
È colpa sua! È colpa sua se mamma è morta! È tutta colpa di quel figlio di puttana!
"Ti odio Harry! Ti odio!" urlo colpendo il vetro, che un po' grazie alla poca forza e un po' grazie allo spessore, non si rompe.
[...]
"Sei sicura che stai bene?"
"Sono passati 3 mesi, sto benissimo. E devo essere presente alla prima festa raccolta fondi. Molte persone si aspettano di vedermi lì. Non posso stare chiusa ancora in camera mia. La vita va avanti giusto?"
"Mi spiegherai prima o poi cosa è successo quel giorno?"
"Mel, adesso non è il momento. Non voglio ricordarmi di quel essere. Adesso devo proprio andare. Ci vediamo più tardi li?"
"Sì, comunque sei bellissima così."
"Grazie Mel. A dopo."
Prendo l'ascensore e davanti all'entrata trovo la macchina di papà e il suo autista. Decido di non fare storie e salgo in macchina diretta alla raccolta.
"Guarda chi si vede..." dice quando mi avvicino.
"Ciao Lou, è un piacere rivederti."
"Fiorellino, sei stata troppo tempo chiusa in casa."
"Però sono riuscita a portare avanti l'associazione, diplomarmi e organizzare questa raccolta. Grazie per l'aiuto, anche se tramite telefono."
"Tranquilla, tu non hai denunciato me, io aiuto te, mi sento in dovere di farlo."
"Non devi... Sam dov'è?"
"È andata a casa a cambiarsi. Dovrebbe... eccola!"
"Faith! Finalmente eccoti!" dice abbracciandomi.
"Ciao Sam. Mi sei mancata."
"Anche tu, eppure ci siamo viste stamattina qui."
"Stamattina eri qui?" chiede Louis.
"Sì perché dovevano arrivare quelli degli arredi e Sam era ancora a letto..."
"Ti ho già spiegato che non è suonata la sveglia."
"Sisi, adesso controlliamo le ultime cose e poi possiamo aprire le porte. Io controllo che tutto sia apposto dietro, tu assicurati che non ci sia niente fuori posto qui."
"Certo, inizio subito." dice allontanandosi.
"Lou, tu assicurati che sia tutto apposto all'entrata."
"Abbio 30 minuti prima che arrivino tutti."
"Lo so. Muoversi muoversi..."
Il castano va verso l'uscita e io mi avvio dietro le quinte a verificare tutto.
"Sera signorina..."
"Ciao, è tutto pronto?"
"Sì, siamo pronti. Devo solo verificare i costumi e poi siamo pronti."
"Bene, ti aiuto."
Aiuto quella ragazza fantastica che si è offerta di aiutarci con la rappresentazione e quando Sam e Louis mi raggiungono, guardo l'ora.
"Sono arrivati tutti."
"Bene, si va in scena..."
[...]
"Ringrazio tutti quanti di essere venuti qui stasera e di aver contribuito anche in minima parte a questa raccolta fondi... Ho pensato... di dare vita a questa associazione... perché molte persone, specialmente bambini che non hanno nessuna colpa, sono... questi bambini malati non hanno le possibilità di poter pagare le cure, ma non solo i bambini, anche adulti che a causa della malattia non possono lavorare... lo stato non aiuta tutti, però noi possiamo farlo. Noi possiamo aiutare tutti! Con il vostro aiuto riusciremo a salvare più persone... Ringrazio: Samantha, la mia amica e la persona che mi ha aiutata in tutto questo; la mia ex preside che ha permesso agli alunni di fare lo stage qui; tutte quelle persone che hanno fatto in modo di realizzare tutto questo; mio padre che è stato il primo a credere in me; Tina, che mi ha sostituita mentre finivo i miei studi e mi ha anche aiutata nelle varie scelte. Ringrazio ancora una volta voi che questa sera avete partecipato alla raccolta fondi... Ma il mio Grazie più grande, va a mia madre, quella donna fantastica che se fosse stata ancora in vita, avrebbe sucuramente creato questa associazione... Grazie a lei ho capito che adoro tutto quello che è legato al teatro e all'arte in generale. E adesso, propio nel teatro in cui è cresciuta, ha recitato ed è stata uccisa due anni fa, io realizzo il suo sogno e il sogno di tante altre persone. Grazie..." finisco con le lacrime agli occhi.
Vedo le persone alzarsi in piedi e iniziare ad applaudire. Sposto lo sguardo verso l'angolo della sala dove papà e Melissa sono seduti e nel loro sguardo vedo che sono fieri di me, sono fieri di quello che sono diventata e nessuno riuscirà più ad abbattermi. Questa persona forte che tutti stanno guardando in questo momento, non sarà facile da abbattere e quando cadrà, si rialzerá più forte di prima. Adesso io sono più forte di 3 mesi fa. Quel bastardo mi ha fatta cadere a pezzi, ma mi sono rialzata e gliela farò pagare molto cara.
Nessuno può mettersi adesso contro di me.
"Faith, devi essere all'entrata adesso." dice Sam alle mie spalle.
"Sì, adesso vado."
Asciugo quelle lacrime che sono uscite dai miei occhi senza permesso e metto su un sorriso vittorioso.
"Mi piace questa nuova Faith." dice Louis mentre mi segue per andare all'entrata del teatro.
"Anche a me piace questa nuova persona, è molto più sicura di se."
"Hai ragione. Vado ad aiutare Sam..."
Saluto tutti all'entrata lasciando anche dei piccoli ricordi di questa serata mentre sorrido e ringrazio ancora una volta tutti quanti.
"Sono fiero di te! Sei identica a tua madre in questo momento."
"È tutto quello che ho sempre voluto. Grazie per aver ripreso il teatro. Ti renderò tutti i soldi, fino all'ultimo centesimo."
"Consideralo come una donazione per l'associazione."
"Grazie... appena finisco qui, tornerò a casa. Mi porterà Louis."
"Va bene. Non ci stare molto."
"Tranquilla Mel."
"Siamo fieri di te." dice ancora papà prima di andare via.

Ecco anche il terzo capitolo di oggi!!! Spero vi piaccia anche se so che fa schifo.

Un bacione.

Stalker? [H.S.] || IN REVISIONE Where stories live. Discover now