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"Grazie per essere venuti qui. A presto!" dice la guida quando usciamo dal museo.
"Grazie a lei... Ragazzi muovetevi! Faremo tardi senno!" urla il professore.
Lo seguiamo e a un certo punto qualcuno mi prende la mano per fermarmi e mi giro spaventata.
"Oh, non volevo spaventarti... non hai mangiato prima, quindi pensavo avessi fame..." dice mettendomi davanti una brioche.
"Grazie mille Luke, sei davvero gentile." dico riprendendo a camminare insieme a lui. "Scusa per prima, non volevo sembrare maleducata quando ho risposto al cellulare."
"Tranquilla, capisco se stavi parlando con il fidanzato, cioè andiamo... se fossi stato lui, sarei stato geloso. Chi non ne sarebbe geloso?" chiede sorridendo.
"Smettila! Non era il mio fidanzato."
"Si stava preoccupando se eri ancora viva e ti ha chiamata quando lì erano le 2 di notte."
"Solo perché era tornato da una festa."
"Il lunedì sera?"
"Lui non va a scuola."
"Ah, quindi è più grande di te."
"La vuoi smettere? Non sono fidanzata e lui è solo un amico."
"Okok, va bene... non ti ho detto che sei carina oggi."
"Se vuoi mettermi in imbarazzo puoi anche smetterla perché ci sei già riuscito."
"Sto solo dicendo la verità. Dopo ti unisci a noi? Intendo per quelle ore libere che abbiamo."
"In realtà avevo intenzione di dormire un po'..."
"Siamo a Parigi e tu vuoi dormire? Dove è finita la Faith che quando è arrivata al college aveva voglia di avventura?" chiede ridendo.
"Ma se non mi parlavi nemmeno fino a ieri..."
"In realtà eravamo amici anche alle superiori e sei tu che non vuole avere amici. Mi ricordo che eri euforica all'idea di frequentare questa scuola e avevi convinto anche me... Ti piaceva anche stare in compagnia."
"È cambiato tutto 2 anni fa... all'inizio non volevo andare a nessuna festa perché mi sentivo in colpa... non volevo essere felice mentre mia madre era morta."
"Hey, tranquilla... guarda, siamo arrivati."
Mi tiene il portone aperto in modo da farmi passare e raggiungiamo gli altri.
Il professore ci fa sedere e un gruppo di ragazzi della nostra età entra e si siedono tutti sul palco.
"Ragazzi, loro saranno le vostre ombre e le vostre guide per il resto della gita. Ovviamente dovrete assaggiare piatti tipici, fare amicizia con loro, imparare il più possibile di questa cultura perché poi loro dovranno fare esattamente la stessa cosa quando verranno a trovarci negli Stati Uniti."
"Cosa? Perché ci devono seguire?" chiede qualcuno evidentemente scocciato.
"Perché non conoscete la città. Ho qui dei foglietti... scriverò tutti i vostri nomi e poi loro ne prenderanno uno e chi pescherá il vostro nome, sarà la vostra guida."
Sbuffo e prendo il cellulare dalla borsa.
"Perche sono venuta qui? Che cazzo mi è passato per la mente?" chiedo ributtano l'aggeggio dentro quella maledetta borsa.
"Pensavo ti piacesse Parigi..." dice Sam.
"Sì, deve essere una bella città, ma che senso ha essere seguiti da della gente che neanche conosci?"
"Guarda il lato positivo, forse troverai l'Amour."
"Meno filmini mentali grazie."
"Dopo vieni con noi?"
"Non lo so, volevo dormire."
"Dormire? Non ti lascerò dormire un minuto!"
"Sam, sai che non volevo nemmeno venire qui... mi ha obbligato papà."
"Ma ora sei qui, a Parigi, e devi divertirti. Non puoi stare chiusa in hotel!"
"Sì, devi venire con noi! Ti divertirai!" dice Kevin dietro di me.
"Ragazzi, attenzione! Adesso pescheranno i vostri nomi..."
Iniziano a estrarre e spero solo che non mi capiti qualcuno di antipatico o appiccicoso.
"Faith Peters con Celine..."
Alzo lo sguardo quando sento il mio nome e una ragazza castana mi sorride.
"Beh, almeno è carina..." sussurra Kevin.
"Smettila coglione!" dice Luke girandosi verso di lui.
Quando si è seduto accanto a me?
"Venite tutti qui per conoscervi meglio."
Passiamo due ore a cercare di conversare in francese con loro, ma alla fine ho scoperto che Celine è una ragazza molto simpatica e che parla l'inglese molto bene.
"Prof, possiamo andare adesso?" chiede Samantha.
"Sì, ci vediamo stasera all'hotel."
"Grazie, arrivederci..."
Usciamo dal teatro ma mi sento richiamare e mi giro.
"Aspetta! Oggi pomeriggio vuoi andare da qualche parte?" chiede Celine quando ci raggiunge.
"In realtà io avevo intenzione di dormire, ma mi obbligano ad uscire..."
"Unisciti a noi, ci saranno anche i tuoi compagni. Più siamo e meglio è." dice Sam intromettendosi nei discorsi, come sempre.
"Va bene, scrivetemi un messaggio con il posto dove dobbiamo incontrarci." dice passandomi un fogliettino con scritto sopra un numero.
"Perfetto, a dopo Celine."
[...]
"Dai, ci sono dei bei negozi qui vicino! Tu hai lasciato tutti i tuoi vestiti a New York e ti sei portata solo jeans... tutte le ragazze qui indossano solo vestiti!" dice cercando di trascinarmi per quella strada piena di negozi.
"Sam, sto bene con i jeans! Ti prometto che uno di questi giorni faremo shopping. Possiamo chiamare chi ti pare, ma oggi no."
"L'hai promesso!"
"E me ne pento di già..."
"Ragazze, allora andiamo?"
"Sì Kevin, andiamo." risponde la mia amica.
Sono più che sicura che tra i due c'é qualcosa.
"Tu e Kevin eh?" chiedo facendo la sua solita faccia da imbecille quando crede si sapere tutto.
"Io e Kevin cosa?"
"Su, non fare la finta tonta! Sai che ti appoggerò in qualsiasi relazione."
"Non c'é niente tra me e lui..." dice tranquillamente. "O almeno per ora." Scoppiamo entrambe a ridere e i ragazzi ci guardano male quano li raggiungiamo.
"Cosa c'è da ridere?"
"Niente Mike, lascia perdere."
"Io l'ho sempre detto che le ragazze sono delle creature impossibili da capire... bellissime ma impossibili!"
"Il povero Mikey si è arrabbiato?" lo prende in giro Kevin.
"Dai, povero Mike... lasciatelo stare, non ha fatto niente di male."
"Vedete? Lei mi capisce." dice lui abbracciandomi.
Luke si schiarisce la voce e Mike mi stringe ancora di più a se.
Non mi ricordavo che avere amici maschi era così confortevole... adoro gli abbracci.
"Hai mandato il messaggio a Celine?" chiede poi il biondo cambiando discorso.
Mike mi lascia andare e mi giro verso di Luke per potergli rispondere.
"Sì, sarà qui a momenti... ma non dovevano venire anche i suoi compagni, amici, o quel che sono?"
"In realtà non li abbiamo nemmeno invitati..."

Stalker? [H.S.] || IN REVISIONE Where stories live. Discover now