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"Grazie Lou."
"Fiorellino, non devi ringraziarmi... Ci vediamo."
"Ciao!"
Appena se ne va entro nel grande palazzo moooooolto simile al mio anche se si trova a chilometri di distanza...
"Ciao Faith..." saluta l'uomo dietro quella specie di bancone.
"Ciao Frank. Sam è tornata?"
"Sì, circa un'ora fa. Vai pure."
"Grazie mille."
Entro nell'ascensore e premo il bottone del suo piano titrovandomi esattamente nel suo salotto. Il suo appartamento, pur essendo praticamente identico al mio, è molto più accogliente forse grazie anche al fatto che la mamma di Sam si impegna molto nell'aspetto della sua casa.
"Faith, che piacere rivederti!" dice la donna camminando verso di me per poi abbracciarmi.
"Ciao Susan. Sam è a casa?"
"Sì, è in camera sua. Vai pure... vi farò portare del succo di frutta." dice camminando già verso la cucina. È inutile cercare di rifiutare qualsiasi sua offerta perché farà sempre e comunque di testa sua, esattamente come la figlia.
"Dobbiamo assolutamente parlare dell'associazione."
"Ciao anche a te..." dice continuandoa mettersi lo smalto ai piedi.
"Ciao Sam... puoi mettere via lo smalto?"
"No, prima finisco e poi parliamo."
Mi stendo sul suo letto e aspetto in silenzio che finisca.
[...]
"Papà, ho bisogno del teatro!" dico spalancando la porta del suo studio.
"Hai già rinunciato all'associazione?" chiede continuando a fissare lo schermo del suo computer.
"Cosa? No! Dobbiamo raccogliere fondi, e il teatro potrebbe aiutarci. Ne ho parlato con Sam e domani parlerò anche con Tina di questa cosa. Non voglio che sia tua ad occuparti della spesa del teatro, volevo solo avvisarti che prenderò proprio QUEL teatro che a te piaccia o no. Mi occuperò io di tutto."
"Perché proprio quello? Potrei trovartene uno molto più bello e a un costo probabilmente molto più basso."
"Io conosco quel teatro meglio di questa casa e se l'associazione porterà il nome di mamma, voglio che il teatro sia quello dove lei recitava."
"E cosa farai con il teatro?"
"Rappresentazioni teatrali di beneficenza."
"E gli attori? Come farai a pagarli se devi pagare il teatro?"
"E qui ho bisogno del tuo aiuto... la preside ha sempre mandato alunni a fare gli stage nei teatri, se tanto deve mandarli da qualche parte, può mandarli lì e tu dovrai parlare con lei. Se lei acconsentirá a questa cosa, sarà anche un grande appoggio all'associazione e verrà fatta anche pubblicità alla scuola."
"Hai pensato proprio a tutto?"
"Sì, andrò oggi pomeriggio a parlare con il proprietario. Mi aiuterai con la preside?"
"Sì, e lo farò solo perché hai pianificato tutto. Quando sul contratto del teatro ci sarà scritto il tuo nome, allora parlerò con la preside."
"Grazie papà. Devo andare ora!"
Esco di corsa dal suo studio e raggiungo l'ascensore."
"Tesoro, morirai di caldo così... perché non ti cambi?"
"Mel, sono di corsa, e sto bene così. Stasera a cena ci sarà anche Sam."
"Che bello! Finalmente qualcuno apprezzerà la mia cucina."
"Io adoro la tua cucina, pensavo che fosse sottinteso."
"Lo so tesoro. A stasera."
"Ciao Mel."
Arrivo davanti al teatro e un foglio attaccato alla porta attira la mia attenzione.
"Che cosa? Nononono..."
Fermo il primo taxi che passa e ci salgo velocemente.
[...]
"Apri sta cazzo di porta! So che sei a casa!" dico continuando a colpire il legno di quella porta massiccia.
"Che ci fai tu qui?"
"Zayn, togliti e fammi entrare! Dov'è quel coglione?"
"Oh, penso si stia riferendo a me..." dice ridendo.
Mi avvicino al divano e sul tavolino davanti a lui ci sono un sacco di bottiglie vuote.
"Zayn sali di sopra."
"Cosa? Sei tu che dovresti andartene, non è casa tua."
"ZAYN PORCA PUTTANA, HO DETTO CHE DEVI ANDARE DI SOPRA!" urlo facendo ridere il coglione davanti a me.
Il moro se ne va e guardo furiosa il riccio che continua a ridere.
"È così divertente il fatto che ti sia ubriacato? Perché cazzo bevi? Pensi che bevendo tua sorella stia meglio? E il teatro?"
"Avevo bisogno di soldi..."
"Soldi per cosa? Per bere? Tua sorella sta morendo in ospedale e tu stai qui a bere! Pensi che l'aiuterai così? Volevi soldi?" urlo ancora prendendo il portafoglio. "Tieni soldi! Vai ad affogare tutto il tuo 'dolore' nell'alcol e prova ad affogare anche te!" dico lanciandogli tutte le banconote che ho in faccia.
"Cosa sta succedendo qui?" chiede Louis correndo sulle scale.
"Perché non lo chiedi al tuo amico? Io me ne vado da qui."
"Ti porto io!"
"No Lou, tranquillo."
"Ma sei matta? Su, andiamo."
Usciamo da lì e saliamo in macchina.
"Che hai?"
"Niente, voglio solo non vederlo mai più. Io cerco di aiutarlo e lui come un coglione beve. Sono io quella cogliona, non lui."
"Tu non sei cogliona ok? Basta essere così negativi."
Accende la radio e inizia a cantare, e continua così fino a quando arriviamo nel parcheggio davanti il mio palazzo.
"Sususu Lou, sali anche te."
"Non pens..."
"Melissa sarebbe contenta e c'é anche Sam a cena. Daiiiiii..."
"Va bene..."
"Sisisisisisi!!!!"
"Sembri una bambina piccola."
"E quindi?"
"Niente..."
[...]
"La ringrazio per la cena. È stato tutto molto buono."
"Quante volte devo ripeterti che mi devi dare del tu?"
"Lou, puoi portare anche Sam a casa?"
"Certo, andiamo?"
"Sì, grazie per la cena Mel. Come sempre è tutto molto buono."
"Grazie Sam. Ci vediamo ragazzi."
"Arrivederci."
"Ciao giovanotto." dice anche papà.
Louis e Sam se ne vanno e dopo aver aiutato Melissa a sparecchiare esco dal salotto e papà mi si mette davanti.
"È il tuo ragazzo?"
"Cosa? No! Io e Louis siamo solo amici. E poi da quando ti interessa la mia vita sentimentale?"
"Sono tuo padre, è normale!"
"Non sono fidanzata, adesso sei contento?"
"Però c'é qualcuno che ti piace..."
"La smetti di dire cazzate? Non sono fidanzata, non mi piace nessuno e per ora non ci tengo a fidanzarmi. Se hai finito, vorrei andare a dormire."
"Chi ti ha regalato quel peluche gigante?" chiede quando sono a metà rampa di scale.
"Me l'hanno regalato per il compleanno e non so chi l'ha fatto. È arrivato un pacco e io l'ho solo aperto. Aspetta... SEI ENTRATO IN CAMERA MIA?"
"Ne ho approfittato quando eri in vacanza. Volevo vedere se trovavo droga, sigarette o alcol."
"Non bevo, non fumo e non mi drogo! Adesso che sai tutto della mia vita, posso andare a dormire?"
"Sì, notte."
"Non entrare mai più in camera mia!"
Mi cambio velocemente indossando dei pantaloncini corti e una maglietta per poi buttarmi sul letto e spengere la luce.

FINALMENTE SONO RIUSCITA A FINIRE QUESTO CAPITOLO!!!!!
SCUSATE L'ENORME RITARDO, MA HO AVUTO UN BLOCCO...

VI ADORO!

Stalker? [H.S.] || IN REVISIONE Where stories live. Discover now