Chapter Sixty-Seven

Start from the beginning
                                    

"Lo sai che noi abbiamo cercato di metterci in contatto con te già dalla nascita, vero?" Mi chiede mio nonno.

"Si, me lo ha detto papà, e mi ha anche detto la storia per cui avete litigato." Mormoro.

"Abbiamo vissuto a Manchester per anni, poi tuo padre ha deciso di andarsene a Bradford con tua mamma, e noi pochi anni dopo siamo venuti a Parigi." Enuncia mio nonno, ma già lo sapevo.

"Già, ci sono stati parecchi problemi." Mia nonna si tampona l'occhio cercando di non piangere, probabilmente questa storia è un pò sensibile per lei.

"Ci piacerebbe riallacciare i rapporti con Steve e Jennifer, ma loro sono due cocciuti, lo sono sempre stati fin da giovani!" Zayn mi guarda confuso.

"Non ho mai approvato il loro matrimonio, e quando è finito è stata la miglior cosa, ma non per questo volevo che i rapporti fra noi si chiudessero definitivamente." Marilyn parla con poco interesse mentre due minuti fa si puliva gli occhi dalle lacrime. Ma che?

"Li avete sbattuti fuori di casa proprio mentre avevano bisogno di voi, mia madre era incinta. Se non si fossero fatti un mazzo enorme per riuscire ad auto mantenersi chissà cosa sarebbe successo." Intervengo difendendo i miei genitori. Perchè sta dicendo così adesso?

"Mari, non cominciare." La ammonisce mio nonno e mi rivolge uno sguardo di scuse.

"Tu voulais que Jen perdre le bébé, avortement." Le parole lasciano le labbra di mia nonna e sento un pizzico di dolore al cuore. Voleva far abortire mia madre?

Odio l'aborto, odio le persone che lo praticano e odio solo il pensiero di una cosa così orribile.

Come si fa ad uccidere una creatura indifesa, ancora non nata, che si sta creando all'interno di te? Come si fa ad uccidere una parte di te?

Mi sto già pentendo di essere venuta qui.

"Ne parles pas le français, Mari!" Pensano che io non lo capisca?

"Che cosa bella, sentirsi dire che volevate il mio aborto è davvero una cosa molto rassicurante." Zayn si solleva di scatto stringendomi ancora più forte la mano.

I miei nonni mi guardano un attimo allibiti, mio nonno abbassa lo sguardo mentre mia nonna continua a fissarmi.

"Parlo il francese, capisco il francese, è inutile parlarlo alle mie spalle pensando che non capirò niente, e scusatemi se mi permetto, ma è anche da maleducati."

Mia nonna mi guarda. Mi fissa attentamente. Mi studia direi.

"Tua madre si è appollaiata a mio figlio come una seppia. Si, okay, erano giovani, ma potevano anche stare più attenti. Non mi è mai piaciuta Jennifer, e probabilmente mai mi piacerà, l'errore più grande è stato quello di rimanere incinta a 18 anni. Ha rovinato tutti i piani di Steve, la gente continuava a parlare, non volevano abortire, l'unica idea è stata quella di allontanarlo. Il nostro nome di famiglia è la cosa più importante di tutte, e lui assieme a tua madre lo hanno infangato."

Il mio cuore batte un pò più forte e il nervoso si sta impossessando di me.

Perchè deve dire queste cazzate? Perchè è così stronza?

Zayn ha praticamente la mascella a terra per la sorpresa, non parla, semplicemente mi fissa sconvolto.

Vedo gli occhi marroni di mio nonno diventare neri, e posso dire che è arrabbiato.

Calma, calma, calma.

"Quindi io avrei rovinato tutto? Non so come tu faccia ad essere così egoista, davvero io non ho parole. Ora capisco perchè ne mia mamma ne mio padre hanno voluto averti nella loro vita. Mi dispiace davvero avere una nonna del genere, è un colpo basso. Anzi no, sinceramente non mi importa, non hai fatto parte della mia vita per diciotto anni, cosa importa se non ci sarai nei prossimi? Speravo di avere un rapporto con te, ma a quanto pare hai rovinato tutto già in partenza." Mi alzo dal divano e prendo la borsa.

"Grazie dell'invito, del biglietto e delle belle parole che ho ricevuto, è stato un piacere vedervi, anche se probabilmente sarà la prima e ultima volta, addio." Zayn si alza, mi prende per mano e sotto i loro sguardi ci incamminiamo verso l'uscita.

"Sophia!" La voce di mio nonno risuona dietro di me.

"Sofy, non Sophia." Brontolo quando arriviamo davanti alla porta. Mia nonna compare subito dopo.

"Sei tale uguale a tua madre, peccato che ti abbia trasmesso il suo DNA, è stato uno spreco." Che stronza.

"Mi dispiace dirglielo Mrs Nelson, ma davvero lei non ha il diritto di parlare così a sua nipote, soprattutto dopo tutto quello che ha fatto in passato. Non vuole conoscere ne Jennifer ne Sofy, lei rivuole solo suo figlio, e gli posso assicurare che non succederà molto velocemente." Lei apre la bocca per parlare ma Zayn la precede.

"Uno per ciò che ha fatto in passato, e due per ciò che ha detto ora. Non so se se ne rende conto, ma Sofy è tutto per Steve, e provi solo un attimo ad offenderla e potrei metterci la mano sul fuoco che Steve farà crollare palazzi e montagne. Io l'ho avvertita, poi faccia lei, mi dispiace essere intervenuto." Amo questo ragazzo più di tutto in questo mondo.

"Figlia di una sgualdrina e il solito ragazzo di strada, formate una bella coppia. Ci mancherebbe altro che magari sei incinta e finite tutto in bellezza. Sei tale ed uguale a lei, se non potrò usare te come scusa per riavere Steve allora troverò un altro modo, non mi serve nessuno. E' stata una pessima idea quella di farti venire qui, sinceramente non volevo nemmeno conoscerti!" Le parole dure lasciano le sue labbra e mi arrivano fino al cuore.

Non mi provocano tanto dolore, più che altro è rabbia quella che sento nei confronti di questa donna.

"Fait hospitalisée dans un hôpital psychiatrique, grand-mère." Con questo, faccio traboccare il vaso, e la vedo esplodere.

Però è vero, ha bisogno di un ospedale psichiatrico. Non so come faccia mio nonno a resistere, lui sembra così buono.

"Vas te faire encule, salope!" Lancia per terra un vaso e ritorna dentro al salotto urlando, imprecando ed insultandomi a più non posso.

Mi ha appena mandato a fanculo e mi ha dato della troia, buono a sapersi.

Mio nonno fa un passo avanti verso di me, ma io ne faccio tre indietro.

"No, no, ne pas le faire, je suis désolé." Apro velocemente la porta ed esco, seguita da Zayn.

"No, no, non lo fare, mi dispiace." Continuo a ripetere nella mia mente quest'ultima frase, ancora e ancora.

Per fortuna un taxi ci passa davanti ed io lo fermo.

Nessuna parola, nessuno parla.

Gli do le indicazioni per il nostro hotel, e da li il silenzio cade nel taxi, l'unica rassicurazione che ho è la mano di Zayn ancora intrecciata alla mia.

Non voglio piangere, non voglio urlare, non adesso.

***

Chiudo alle mie spalle la porta della nostra camera d'hotel, una volta che siamo rientrati.

Che serata di merda.

Zayn si siede sul letto ed io lo raggiungo, sedendomi sulle sue gambe.

"Grazie." Sussurro lasciandogli un bacio veloce sulle labbra.

"Non ringraziarmi, tua nonna è una tale stronza, non si deve azzardare a dirti delle cose del genere!" Ridacchio affondando le mani nei suoi capelli.

"Je t'aime, Zayn." Lo sento sussultare a quelle parole ma si riprende subito.

Mi capovolge sul letto e si sistema tra le mie gambe, si abbassa verso di me e mi bacia con foga, dolcezza, desiderio.

Dopo pochi minuti i miei vestiti sono sparsi per la stanza assieme ai suoi.

Mi bacia lentamente mentre entra in me.

Il nostro corpo si unisce in un legame unico, bellissimo, perfetto.

Il nostro legame. Mio e suo.


Nota Autrice:

I GIVE MY AAAAAAAAAAALL TO YOU (sono impazzita, okay)

Faty xx


𝕀 𝕟𝕖𝕖𝕕 𝕪𝕠𝕦𝕣  𝕝𝕠𝕧𝕖Where stories live. Discover now