Chapter Sixty-Seven

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Mia nonna continua a fissarmi incredula, oserei dire sconvolta.

Sforzo un piccolo sorriso, ma lei non sbatte ciglio, resta li ferma mentre mi guarda.

L'unica differenza è che ora gli occhi sono lucidi e pieni di lacrime.

"Oh Mon Dieu, C-carrick!" Finalmente parla. Chiama mio nonno che non tarda ad unirsi a noi.

"Qu'est-ce que c'est, Mari?" Compare sulla soglia della porta. Guarda Marilyn per poi riportare lo sguardo su di me.

Un sorriso gli contorna le labbra appena capisce chi sono.

"Sophia." Sussurra felicemente.

"Ciao, nonno." Parlo con voce debole. Le sue braccia si avvicinano al mio corpo e mi stringe a se premurosamente. Un sospiro cade dalle mie labbra e ricambio l'abbraccio.

Spero solo che parli la mia stessa lingua, non voglio avere una conversazione con loro in francese quando Zayn non lo capisce.

"Sei venuta alla fine." Mi lascia andare dall'abbraccio, ma ancora per poco, dato che mia nonna mi tira verso di lei stringendomi a sè.

"Come sei bella, tesoro." Mia nonna mi sorride mentre mi accarezza una guancia. Sembra così felice di avermi visto.

"Grazie." Biascico con un pò di imbarazzo. Mi giro verso Zayn e gli tendo la mano, lui la stringe fra la sua e fa un passo avanti, ritornando al mio fianco.

"Ehm, lui è Zayn, il mio.." Mi zittisco un attimo, per poi riparlare. "Ragazzo." La stretta sulla mia mano aumenta.

Mio nonno lo fissa un attimo per poi sorridere ed entrare dentro casa. Siamo ancora fermi sulla soglia.

"Entrate, siete i benvenuti." Gli accenno un piccolo sorriso ed entro, seguita da Zayn e da mia nonna, che ci raggiunge dopo aver chiuso la porta.

Sono imbarazzata, non so che dire o fare, l'aria qui dentro mi sta soffocando e sinceramente vorrei solo uscire ed andarmene via, fare un giro all'aperto con Zayn e poi tornare in hotel a coccolarci.

"Penso che dovremmo parlare." Interviene mia nonna, indicandoci con la mano una stanza.

Entro dentro e riconosco subito il salotto, un enorme salotto.

Un grandissimo divano ad L per sei posti è posizionato nella parte destra, davanti c'è n'è un altro a quattro posti ed infine due piccole poltroncine da un posto racchiudono quella parte.

Il tavolo da pranzo è di cristallo, è abbastanza lungo, otto sedie lo circondano ed un vaso di fiori accerchiato da delle candele danno una sensazione di relax.

Un altro tavolino è posizionato dove ci sono i divani, è un tavolino basso di vetro splendete.

Le pareti sono contornate da quadri, diplomi e foto di famiglia, intravedo anche una foto di mio padre assieme a mio zio.

Infine c'è il mobile per la televisione con due vetrine al fianco destro e sinistro, due vasi all'entrata e c'è una porta finestra che da al giardino.

Davvero una casa bellissima.

"Sinceramente ne io ne Carrick ci aspettavamo che venissi, non avevi risposto alla lettera e non avevi chiamato, pensavamo che non avessi voluto avere rapporti con noi." Mi confida mia nonna una volta che ci siamo seduti.

Lei vicino a nonno, io vicino a Zayn.

"Ero arrabbiata con mamma e papà perchè me lo avevano nascosto, e all'inizio pensavo fosse una brutta idea quella di venire, ma poi ci ho ripensato ed ora eccomi qui." Ribatto cercando di tranquillizzarmi, sono un fascio di nervi.

𝕀 𝕟𝕖𝕖𝕕 𝕪𝕠𝕦𝕣  𝕝𝕠𝕧𝕖Where stories live. Discover now