Chapter Eight

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Mi avvicino alla porta di casa, prendo fuori le chiavi dalla borsa e la apro, molto titubante.

La richiudo lentamente e salgo di corsa in camera mia, cercando di non farmi sentire da mia madre.

Tutto inutile.

"SOFY!" Urla, probabilmente furiosa.
"Ciao mamma."

"Ciao mamma?" Ride falsamente, incenerendomi con lo sguardo. "Mi dici dove sei stata ieri? Ma cosa ti è saltato in mente? Stavo morendo per quanto ero preoccupata." Mi riempe di domande seguendomi per le scale.

"Sono stata fuori e poi ho dormito da un amica." Rispondo con non calanche.

"Non dirmi stronzate, i tuoi amici non volevano dirmi niente ma non sono stupida." Dice cercando di mantenere la rabbia sotto controllo. "Dimmi ora dove sei stata." Mi impone.

"Sono stata in un pub, e poi ho dormito a casa di un amica, mettitelo in mente." Rispondo bruscamente. Sono una schifo di figlia.

"Non rivolgerti così a me, sono tua madre!" Mi sbraita praticamente contro, e non la biasimo.

"E' colpa tua che mi fai innervosire." Continuo a salire le scale fino ad arrivare in camera mia, entro e sbatto dietro alle mia spalle la porta, lasciandola sola in mezzo alle scale.

Mi sdraio sul letto e comincio a sforzarmi di ricordare ciò che è successo ieri. Ci provo, ma almeno per ora non mi viene in mente niente.

Volevo chiamare Jade o Liam, ma sono a scuola, visto che è giovedì. Perfetto.

Non ho niente da fare, quindi accendo un pochino il computer e navigo un pò su Facebook e su Twitter.

Trovo un messaggio di Jade su Facebook, lo apro e comincio a leggere.

"Cogliona, perchè non rispondi al telefono? Cosa è successo ieri con Zayn? Dopo pranzo usciamo io e te insieme a Liam, ci vediamo alle 15:00 davanti alla farmacia. Se vedi il messaggio rispondi." Lei e la sua finezza.

"Per ora non ricordo, so solo che ero ubriaca fradicia, se mi ritorna qualche cosa in mente te la dico dopo. Studia!" Rispondo ridacchiando.

Quando sollevo lo sguardo e controllo l'ora, trovo che sono già le 13:30. Quando inizio a guardare delle serie TV, non c'è verso che mi stacchi.

 Scendo al piano di sotto, trovando solo mia madre seduta sul divano del salotto. Ha già pranzato? 

"Ma perchè non mi hai chiamato a pranzo?" Domando spazientita.

Non risponde. Silenzio.

"Mi stai evitando?" Domando, ridendo sarcasticamente.

Ancora silenzio.

"Okay, fai come vuoi." Affermo freddamente, iniziando ad ignorarla anche io.

"Finchè non cambi questo tuo atteggiamento e torni la Sofy di prima, mia figlia, io con te ho chiuso. Non ti rivolgo più nemmeno una sillaba." Mi dice non degnandomi neanche di uno sguardo.

"Amen." Rispondo, girando i tacchi ed andandomene in cucina.

Mi preparo un panino, un bicchiere di succo di frutta, li metto su un vassoio e salgo a mangiare su in camera mia.

Finito di mangiare, prendo l'intimo dall'armadio ed entro a fare una doccia rilassante.

Sotto la doccia ed il getto caldo dell'acqua, inizia a tornarmi in mente cosa è successo dopo la sbronzata che mi sono presa.

Io che litigo con Zayn, io a rimettere nel suo bagno e cosa più importante, ciò che gli avevo detto in camera.

Gli avevo urlato contro in preda al panico che lo odiavo, cominciando a sfogarmi su di lui, iniziando a battere i pugni sul suo petto. Lui era rimasto in silenzio. Urlavo ed urlavo ancora, i miei sentimenti erano inafferrabili ed i singhiozzi incessabili. Mi sfogai completamente contro di lui.

𝕀 𝕟𝕖𝕖𝕕 𝕪𝕠𝕦𝕣  𝕝𝕠𝕧𝕖Where stories live. Discover now