Chapter Thirteen

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Mi avvicino a lei titubante, sperando che non se ne vada.

Ogni volta che avanzo di un passo , lei ne fa uno indietro. Ha capito male tutto, ha frainteso tutto, non voglio perderla. Io voglio solo lei.

"S-sofy." Balbetto spaventato dalla sua reazione. "Aspetta." Non si ferma, anzi accelera il passo. "Aspetta un attimo Sofy!" Urlo inseguendola.

Aumento il passo pure io raggiungendola, fino a quando riesco a stringerle il polso nella mia mano, facendola voltare verso di me.

Vedo la rabbia, il dolore, e la sorpresa nei suoi occhi verde smeraldo.

SOFY'S POINT OF VIEW.

Cerco di andarmene ma lui mi afferra dal polso impedendomi la fuga e facendomi voltare verso di lui, in modo da poterlo guardare dritto negli occhi.

No, questa volta non ci casco.

"Che cazzo vuoi Malik?" Urlo infastidita.

"E' stato un errore, io non l'ho bacia..." Lo zittisco, ma lui continua a parlare "Devi credermi, io non.."

"STAI ZITTO!" Urlo con tutta la voce che ho in corpo, spaventandolo.

"Hai frainteso le cose Sofy, ti prego ascoltami." Quando riesco a riallacciarmi a quel piccolo filo di pazienta, prendo un sospiro profondo e parlo.

"Senti, non mi importa okay? Puoi baciarla oppure no, tanto questa è la tua vita non la mia, fai le tue scelte come io faccio le mie, ora se non ti dispiace è tardi, sono stanca e vorrei tornare a casa." Lascia andare la mia mano dalla sua stretta. "Grazie." Rispondo acidamente, girando i tacchi ed andandomene.

Dico a Jade che non mi sento tanto bene, voglio solo andarmene da qui.

"Sei sicura? Torno a casa con te se ti senti poco bene." Mi dice Jade.

"Tranquilla, ho solo un pò di mal di testa, non preoccuparti." La rassicuro. "Davvero." Le sorrido, non voglio raccontarle cos'è successo e non voglio nemmeno che si preoccupi.

Mi faccio dare le chiavi e torno a casa a piedi.

Ci metto una mezz'oretta abbondante ad arrivare, Liam voleva accompagnarmi ma Jade l'ha convinto a lasciarmi andare da sola e che avevo bisogno di una passeggiata fresca.

Entro in casa, sbatto con tutta la forza che ho in corpo la porta di camera mia e mi fiondo sul letto con il viso sul cuscino.

Non me ne accorgo nemmeno che le lacrime amare stanno già solcando il mio viso.

"TI ODIO!" urlo, facendo fuori uscire tutta la mia rabbia.

Voglio solo dormire per non pensare più, ma so che con tutta questa rabbia repressa e questo stress sarà impossibile.

Spero di aver portato con me le pasticche per il sonno, lo spero tanto.

Mi alzo e mi dirigo verso la borsa, la apro e felicemente estraggo la scatola del medicinale, per poi prenderne una e berla.

Aspetto dieci minuti, ma non sta dando nessun effetto, ancora non mi sto addormentando, così senza pensare ne prendo un altra, ed un altra ancora, fino ad ingoiarne sette.

Sono passate due ore ed io ancora non sto dormendo, non riesco a smettere di pensare.

Maledico me stessa per essermi fidata di nuovo di lui, odio soffrire, ma sono sempre esposta a questo genere di cose.

Sento la porta scricchiolare di sotto, i ragazzi sono tornati. Perfetto.

Sento dei passi provenire dalle scale e poi dal corridoio. Jade apre la porta lentamente ed entra.

𝕀 𝕟𝕖𝕖𝕕 𝕪𝕠𝕦𝕣  𝕝𝕠𝕧𝕖Where stories live. Discover now