- CAPITOLO 59 -

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SOPHY

«Primo accesso attivo».

«Prima illusione attiva».

«Secondo accesso attivo».

«Seconda illusione attiva».

«Terzo accesso attivo».

«Terza illusione attiva».

«Quarto accesso attivo».

«Quarta illusione attiva».

«Quinto accesso attivo».

«Quinta illusione attiva».

Sophy, seduta su una poltroncina defilata, osservò Derek muoversi come un direttore d'orchestra tra le varie postazioni informatiche. Era quello il suo elemento, la cosa in cui eccelleva più di ogni altra.

Non esattamente.

Sophy, nonostante la situazione delicata, si ritrovò a sorridere tra sé e sé, c'erano anche altre cose in cui Derek eccelleva: prima tra tutte, la sua innata capacità di leggere la sua mente, i suoi gesti, i suoi sguardi.

«Il sesto stadio?» chiese Derek.

Sophy, che aveva a sua volta imparato a comprenderlo, lesse l'ansia nei suoi occhi verdi.

«Quasi pronto» disse uno dei ragazzi arrivati in loro aiuto poco prima. «Ecco fatto: sesto accesso attivo».

«E anche la sesta illusione è attiva» aggiunse un'altra voce.

«Bene» sospirò Derek passandosi la mano tra i capelli sciolti. «Ora manca solo Nick».

«Sono a pochi passi dal tornello» disse la voce del Capo di MitoCity nelle orecchie di chi indossava il Comunicatore. «Incredibile: ci sono già centinaia di persone in coda».

Sophy sollevò le sopracciglia, sorpresa. Mancavano ancora diverse ore all'inizio dello spettacolo. La propaganda di Petra per quegli spettacoli doveva essere stata davvero eccezionale. O forse ad essere eccezionale era più che altro la quantità di Inibitori nel sangue dei cittadini. Petra aveva trovato il modo di incrementare le dosi e loro non solo glielo avevano lasciato fare, ma avevano a loro volta accresciuto quelle dosi già ingenti. Sophy era consapevole della poca moralità di quella scelta, ma avere centinaia di migliaia di persone del tutto lucide nel Limbo sarebbe stato un pericolo davvero troppo grande da correre in nome della mera etica morale.

«Fatto» annunciò Nick. «Ho piazzato il chip. Ora lo attivo... Pronto per la sincronizzazione».

«Ottimo» disse Derek. «Appena siamo pronti potrai entrare nello stadio».

«Settimo accesso attivo» comunicò Sally.

«Settima illusione attiva» aggiunse qualcun altro.

«Entro nello stadio» disse Nick da lontano.

«Ci siamo» concluse Derek con un sospiro mentre si avvicinava a Sophy. «Ora non ci resta che aspettare».


Il sistema di conteggio, che i ragazzi stavano monitorando con attenzione, mostrò che il ottantacinque percento della popolazione di MitoCity era ormai stipata all'interno degli stadi fittizi costruiti all'interno del Limbo.

A Sophy girava la testa all'idea che tutte quelle persone si trovassero lì, a pochissimi passi da loro. In quel frammento di realtà che non era né a MitoCity, né fuori.

MITOCITY 3 - La StrutturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora