- CAPITOLO 16 -

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SOPHY

Sophy non riusciva a distogliere lo sguardo da quella luce bianca e opalescente.

«Wow» sussurrò con la bocca e gli occhi spalancati dallo stupore. «È meraviglioso».

«Sì» rispose Derek, affiancandola. «Quando siamo finalmente riusciti ad aprirlo, ammetto di essere rimasto per ore a fissarlo».

Sophy non faticava a crederlo. Quell'apertura aveva qualcosa di ipnotico.

«Cosa succede attraversandolo?» chiese Sophy, senza distogliere lo sguardo da quella luce cangiante. «Insomma, so di aver già attraversato il Portale quando sono stata portata qui, ma...»

«Ho incaricato le Guardie Bianche di sedarvi prima di farvelo attraversare» confessò Derek.

«Perché?»

«Più che altro per mantenere il segreto sulla localizzazione del Portale» spiegò, mesto.

Sophy non commentò e Derek si spostò per sfiorare la parete accanto all'apertura del Portale. Qualcosa scattò con un rumore sordo, poi la parete, che prima sembrava solida e compatta, rivelò uno scomparto segreto. Sophy non se ne sorprese, ormai aveva capito che la Struttura celava innumerevoli segreti. Derek si voltò verso di lei e le fece cenno di avvicinarsi. L'apertura aveva tutta l'aria di essere una cabina armadio. Al suo interno erano appesi numerosissimi abiti tutti uguali e tutti bianchi.

«Le divise delle Guardie Bianche!» esclamò Sophy osservando la serie di candidi caschi disposti sul pavimento.

«Esattamente» le fece eco Derek.

«Che significa?» chiese lei, confusa. «È necessario indossare una di quelle per attraversare il Portale?»

«No, ma è consigliabile» disse Derek tirando fuori dall'armadio due divise, una molto grande e l'altra di diversi centimetri più corta e stretta. «Il Portale può essere attraversato anche senza protezioni, ma è più prudente farlo con la tuta. Soprattutto perché in questo modo si ha qualche utile beneficio».

Sophy non era del tutto sicura di voler sapere quali rischi comportasse attraversare il Portale, ma era curiosa di capire di quali benefici il ragazzo stesse parlando. Non fece in tempo a chiederglielo. Un istante dopo, Derek era svanito nel nulla.

«Derek!»

«Eccomi!» esclamò lui, divertito, ricomparendole alle spalle.

«Ah!» gridò Sophy, colta alla sprovvista. «Ma che...?»

«Come ti avevo già accennato, l'invisibilità è qualcosa alla quale qui ci siamo abituati da tempo» spiegò Derek. «Queste tute diventano completamente invisibili permettendo a chi le indossa non solo di non farsi vedere da chi c'è intorno, ma anche di far sparire qualsiasi altra cosa si desideri». Allungò la mano prendendo quella di lei. Sophy guardò le loro mani unite ma poi, un battito di ciglia dopo, in quel punto non vide più nulla.

«Oddio!» esclamò guardando in basso senza trovare il proprio corpo. Lasciò la mano di Derek e il suo corpo tornò immediatamente visibile.

«È così che le Guardie Bianche hanno fatto sparire i concorrenti del torneo mentre ci preparavamo alla battaglia!» dedusse Sophy.

«Sì, iniezione di sedativo a rilascio immediato, invisibilità ed isolamento del suono» confermò lui tornando visibile ad un passo dall'armadio. «Mi sembrava un'idea affascinante far sparire le persone così, in mezzo alla folla».

Sophy lo fulminò con lo sguardo. Affascinante non era il termine che lei avrebbe scelto per descrivere quell'idea.

«Scusa, non avrei dovuto dirlo» disse lui notando la sua espressione contrariata.

MITOCITY 3 - La StrutturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora