SEGRETI

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Megami Pov's

Dopo essere state a casa di Ilenia, io Mary e Fla ci separammo, ognuna diretta a casa propria. Arrivata davanti alla porta, tirai un sospiro di sollievo, la giornata di oggi mi aveva sfinita.
La situazione di Ilenia mi aveva colpita in pieno petto, causandomi una sensazione di angoscia terribile. Jude le era stato vicino, assicurandosi che stesse bene prima di tornare a casa, mandandomi un messaggio per raccontarmi l'accaduto. Entrai richiudendomi la porta alle spalle. Mi tolsi le scarpe e andai in cucina, dove trovai la zia che sistemava le ultime stoviglie rimaste nel lavandino.

"Ciao zia" salutai facendo capolino in cucina
"Mark non è rientrato?" chiesi notando l'assenza di mio cugino

"È andato alla torre Inazuma. Dice che doveva migliorare una certa tecnica" fece virgolette sull'ultima frase. "Sali in camera. Hai visite" sorrise mia zia ritornando alle sue faccende.
Imboccai le scale e andai in camera. Una massa di riccioli scuri era seduta dietro la mia pianola, scarabocchiando qualcosa su un foglio.

"Cri!?" dissi stupita "Cosa ci fai qui" sorrisi andandogli incontro

"Passavo a vedere come stavi. E poi volevo proporti una cosa" sorrise alzando lo sguardo
"Domani facciamo fare un giro ai ragazzini delle medie, e mi hanno chiesto di suonare qualcosa per il club di musica" iniziò gesticolando con i fogli su cui scriveva poco prima "E mi chiedevo se tu volessi cantare Stardust con me" fece gli occhioni appena finì la sua richiesta. Ridacchiai davanti alla sua faccia buffa

"Canterei anche la canzone più brutta con te" lo rassicurai sedendomi accanto a lui.

"Come farò senza di te per 5 anni?" sbuffò buttandosi sul mio letto. Effettivamente non ci avevo pensato. Lavorare per la YG entertainment era un'occasione unica nella vita. Ogni gruppo musicale che usciva dalla loro formazione non sbagliava un colpo. Per questo era richiesta una preparazione così lunga. Dopo anni di rigide selezioni, noi quattro eravamo state selezionate per poter debuttare come la prima band femminile sotto l'etichetta della YG. Ci avevano concesso di terminare gli studi, ma l'estate successiva al diploma, prevedeva 5 anni lontane da casa. Lontane dalla famiglia, dagli amici e da Axel. Non gli avevo ancora detto nulla, non so se per paura, per la mancanza dell'occasione giusta o solo perché non volevo ferirlo. Non mi piaceva mentire, e non lo stavo facendo solo con Axel, ma con tutti i miei amici. Solo Cri e gli zii erano a conoscenza della mia partenza e ne erano entusiasti. Poi non sarei stata sola.
"Lo hai detto a Mark? O ad Axel?" mi chiese Cri appena presi posto accanto a lui. Presi un lungo respiro strofinandomi gli occhi. "Ok, non hai detto ancora nulla. Ma dovresti farlo, è meglio che lo sentano da te" mi rimproverò il mio migliore amico raccogliendo le sue cose "Buonanotte pulce, pensa a quello che ti ho detto".

"Notte Cri" salutai vedendolo lasciare camera mia. Aveva ragione, avrei dovuto parlare con tutti, non potevo tenere questa cosa nascosta per sempre.

"Buongiorno!" mi svegliò Mark scuotendomi "Sveglia principessa! Oggi ci verrà comunicata la prossima avversaria al football frontier!" esclamò  correndo giù per le scale. Una volta sistemata mi raccolsi i capelli con una mollettone, permettendo a qualche ciuffo ribelle di cadermi davanti al viso. Il tragitto verso la Raimon fu piuttosto sereno, visto che io ero con le cuffie e Mark era intento a parlare con Silvia, a cui sembrava essere tornato il buon umore.
"Sbaglio o oggi la scuola è più silenziosa del solito?" domandai togliendomi una cuffia

"Si è vero" mi diede ragione Silvia guardandosi intorno. "Sono tutti incollati ai telefoni" affermò la bruna osservando tutti i ragazzi che ci circondavano

"Ma certo! Oggi gioca la Royal" esclamò Mark.

Jude Pov's

L'infortunio che avevo preso durante la partita con la Raimon, non era passato inosservato al mister, che aveva deciso di tenermi in panchina per la prima partita del campionato. I giocatori della Zeus erano particolari. Il capitano, Byron Love, portava una fascia dall'alloro al braccio, al posto della solita fascia colorata. La partita cominciò, e dopo dieci minuti, tutta la mia squadra era a terra priva di forze.

Inazuma Eleven: Sotto lo stesso cieloWhere stories live. Discover now