AXEL BLAZE

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Megami Pov's

Oggi Mark sembra essere di ottimo umore, non fa altro che parlare del famigerato ragazzo dai capelli bianchi da ieri sera, iniziando a sparare una serie di nomi a raffica associandoli al volto del misterioso salvatore. Anche Silvia assecondava questo discorso assurdo, del resto aveva solo tirato un calcio ad un palla, non capisco tutto questo interesse.

"Meg tu che pensi?" disse Mark riportandomi sul pianeta terra

"Oh io, non lo so sinceramente, del resto si mi ha aiutata, ma non capisco tutto questo interesse" dissi facendo spallucce

"Meg quel ragazzo ha un tiro fenomenale, sarebbe un ottimo acquisto per squadra non pensi?"

"Mark ha ragione, del resto siamo in pochi e il club deve iniziare a prendere forma" disse Silvia sorridendo

"Ok, va bene, mi arrendo, se scopro qualcosa vi avverto, contenti?" dissi ridacchiando

"Sii!" risposero Mark e Silvia in coro

Arrivati a scuola, salimmo velocemente in classe. Prendemmo posto e aspettammo l'inizio delle lezioni.

"Ragazzi lui è Axel Blaze! Sarà un vostro nuovo compagno, accoglietelo!" disse il professore sorridendo. In tutta risposta Mark si alzò e punto il dito contro il nuovo arrivato.

"Evans vuoi dire qualcosa?" disse il professore non capendo il gesto di Mark

"Nono nulla professore" disse sedendosi al suo posto e sorridendo

"Blaze ti puoi accomodare vicino alla signorina Ambrose, c'è un posto libero" disse il professore indicando il banco accanto al mio.
E in quel esatto momento sentì il fiato corto e i battiti accelerati, come se la stanza intorno a me si stesse restringendo.

"Ciao"disse sedendosi accanto a me e sistemando le sue cose

"Ciao, benvenuto" dissi accennando un sorriso

Le ore trascorsero, Axel non era un tipo chiacchierone, si limitava ad ascoltare la lezione, prendere appunti e stare in silenzio, senza dare confidenza a nessuno.
A fine lezione in classe eravamo solo io, Silvia, Mark e in nuovo arrivanto che stava raccogliendo le sue cose per tornare a casa.

"Axel, molto piacere, io sono Mark Evans! Sono il capitano della squadra di calcio, e mi chiedevo se ti andasse di giocare con noi! Hai un tiro fenomenale!" disse Mark entusiasta

"Grazie mille, ma ho chiuso con il calcio." disse senza aggiungere altro e uscendo dalla porta.
Mark non sembrava affatto demoralizzato, anzi

"Vabbè ci riproverò in un altro momento" disse facendomi l'occhiolino

Dopo questa affermazione andai verso la sala di musica nella speranza di trovare una delle mie amiche, in cerca di distrazioni dopo le lezioni di oggi. Arrivata alla sala di musica vidi solo Mary, che sistemava alcuni cavi collegati alle casse.

"ehi cosa stai sistemando? Oggi siamo libere da come ricordo" dissi attirando l'attenzione della bionda

"Si hai ragione, ma domani non intenzione di arrivare prima per collegare tutti questi cavi" disse Mary ridendo e continuando ad armeggiare con le casse

"Dai ti do una mano così possiamo andare a casa"dissi avvicinandomi alla mia amica
"Ile e Fla non le hai viste?" chiesi a Mary mentre collegavo gli ultimi fili

"Sisi le ho viste, sono andate via prima. Ile sta un po' con la madre e a Flavia le si chiudevano gli occhi, povera" disse la mia amica ridacchiando

"Dai collega questo così posso andare a dormire pure io" dissi lanciando l'ultimo filo a Mary facendola ridere

Mark Pov's

"CONTRO LA ROYAL?" disse Kevin alzandosi di scatto dalla sedia
Nelly Raimon, figlia del direttore, era venuta a comunicarci la volontà della Royal Academy. Volevano fare un'amichevole contro la nostra squadra per testare le capacità tecniche e fisiche dei giocatori, solo che in squadra siamo solo 7, e non si può giocare una partita in sette

"Se perderete il club verrà sciolto naturalmente" disse Nelly uscendo in tutta la sua eleganza dalla nostra sede

"Eh adesso che facciamo Mark?" chiese Steve mettendosi le mani tra i capelli

"tranquilli ragazzi, troverò i nuovi membri e giocheremo contro la Royal!" dissi uscendo dalla sede pronto a mettere in atto le mie doti di convincimento

Axel pov's

Dopo ieri sera, mi ero ripromesso che non avrei mai più toccato una palla. Eppure oggi, quando quel Mark mi ha chiesto di far parte del club di calcio, non ho declinato subito l'offerta. Qualcosa mi spinge ancora a correre dietro un pallone.
Quando ho bloccato la palla in direzione di quella ragazza è stato come se il mio corpo si fosse mosso da solo, come se non fossi più in grado di controllare le mie azioni. Solo dopo il mio gesto mi sono soffermato un attimo sul bersaglio del pallone.
Una ragazza di media statura, lunghi cappelli ramati e due occhi color miele, che le donavano un'aria soprannaturale, come se fosse stata disegnata per far parte di un film Disney, come se non fosse reale.
L'ultimo dei miei pensieri, era di ritrovarmela a scuola, in classe e nel banco di fianco al mio.
Non so se considerare la situazione spiacevole o piacevole, eppure quando ero accanto a lei sentivo qualcosa di strano, come se mi si stringesse lo stomaco, come se mi mancasse l'aria.

Inazuma Eleven: Sotto lo stesso cieloOù les histoires vivent. Découvrez maintenant