TRA CALCIO E MUSICA

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Mark Pov's

Sono tante le cose che non avrei mai pensato di fare nella mia vita, ma in cima alla mia lista c'era svegliarmi prima per andare a scuola.
Alle 6 ero già in piedi e vestito. Scesi sotto per fare colazione ma ancora mancava Megami, quindi decisi di andare a svegliarla un po' prima, in modo da arrivare a scuola per iniziare a reclutare nuovi membri per la nostra squadra.
Arrivato in camera la mia ipotesi fu confermata, infatti Megami dormiva beata nel suo letto con i capelli lunghi stesi sul cuscino e un piccolo sorriso stampato sul volto.
Non perché è mia cugina, non perché sono di parte, ma Megami è una delle ragazze, a parer mio, più belle che io abbia mai visto.
Fisico a dir poco perfetto, curve ben definite, capelli ramati che le arrivano alla schiena, lineamenti delicati e un sorriso che potrebbe uccidere un uomo.
Mi avvicinai al letto scuotendola leggermente.

"Buongiorno Meg" dissi accarezzandole la spalla.
Megami appoggiò la testa sulle mie gambe sbagliando.

"Giorno Mark, come mai sei gia in piedi?" domandò tra una sbadiglio e l'altro

"Oggi devo andare a cercare nuovi membri per il club di calcio, ci hanno comunicato che Royal Academy vuole giocare un'amichevole con noi" sorrisi

"Ah, sono molto contenta per te" disse mettendosi seduta

"Dai che la colazione è pronta" dissi tirandole un leggero pugno sulla spalla.
Meg si mise a ridere e si alzò, andò a mettersi la divisa e scese giù insieme a me. Mamma non era mai stata così sorpresa nel vederci fare colazione così presto. Uscimmo da casa alle 6:30 circa, godendoci la piacevole aria mattutina e la pace che regnava sovrana lungo tutte le strade.
Arrivammo a scuola senza neanche farci caso. Andai direttamente al club appena arrivato, cercando di stipulare una lista di tutte le probabili reclute per la nostra squadra, e in tutto questo Megami mi aveva seguito senza proferire parola.

"È la prima volta che vieni qua vero?" dissi facendola entrare

"Si, mi dispiace di non essere venuta prima" ammise guardandosi intorno

"Non è mai troppo tardi" dissi ridacchiando. Ricevetti un sorriso da parte di mia cugina che si sedette accanto a me aiutandomi a buttare giù qualche idea per migliorare le prestazioni fisiche dei nostri giocatori.

Alle 8 in punto io e Meg eravamo saliti in classe a fare lezione, e notai subito la presenza di Axel, ero più che convito che quel ragazzo volesse giocare a calcio più di ogni altra cosa.

Megami Pov's

Eravamo in pausa, mancavano ancora due ore e poi sarei dovuta andare al club di musica. Oggi avevamo la prima lezione con i nuovi arrivati e non avevo intenzione fare tardi.

"Allora Meg oggi riesci a passare al club?" mi chiese Mark sperando in una mia risposta positiva

"Vediamo che posso fare, appena stacco dal club di musica, se riesco, passo" risposi senza giri di parole

"Oggi avete la lezione con i nuovi arrivati?" disse Silvia sedendosi accanto a me

"Si, non vorrei ritardare" dissi strofinandomi una mano sulla testa.
In tutto questo Axel non aveva proferito parola, restava lì in silenzio ad ascoltare. Mark decise di spezzare il silenzio

"Axel tu invece? Non mi dire che non ti iscrivi a nulla" domandò Mark con tono curioso 

"Non so sinceramente, non ho chissà quali interessi" disse alzando finalmente lo sguardo nella nostra direzione

"Secondo me il club di calcio lo puoi valutare" ironizzò Mark con un ghigno stampato sulla faccia che mi fece scappare una risatina

"Non ti arrendi mai eh?" rise Axel 

"Mai. Dite ai professori che ho da fare, devo andare a cercare nuove reclute per il nostro club" disse Mark correndo fuori dalla classe

"E come al solito, indovina chi lo deve difendere?" sospirai facendo ridere Silvia.
Le lezioni ripresero tranquillamente, noise come al solito e, una volta suonata la campana, mi precipitai fuori dalla classe, solo che qualcuno mi afferò per il polso facendomi girare di scatto

"Scusami posso chiederti una cosa?" chiese l'ultima persona da cui mi aspettavo una domanda.

"Certo Axel, dimmi" risposi con aria stupita

"Megami Ambrose eh?" disse scadendo il mio nome "ti si addice" sorrise Axel contagiandomi

"G-grazie mille, volevi dirmi solo questo?" dissi nella speranza di nascondere il mio imbarazzo

"In realtà no, sai dove si trova il club di calcio?" mi chiese lasciandomi di stucco

"Certo, si trova quasi all'ingresso sulla sinistra, è una piccola casetta in mezzo a due alberi" indicai il posto dalla finestra

"Perfetto grazie, ci vediamo" salutò sorridendo

"Ci si vede" dissi girandomi.
La prima cosa che notai erano i sorriseti sulle  facce delle mie amiche, che come al solito, sapevano sempre tutto quello che mi succedeva, e Axel Blaze non era ancora diventato argomento di conversazione

"Hai capito a Megami" disse Flavia mettendomi un braccio intorno alle spalle

"Ma che dici, è arrivato ora poi, voleva solo sapere dove stava il club di calcio" mi difesi

"Vabbè come dici tu, ma non puoi negare che sia molto carino" rise Mary guardando il punto in cui era sparito Axel

"Questo non l'ho mai negato" dissi alzando le mani

"meglio andare al club" disse Ilenia ridacchiando.
La prima lezione fu un successo. Avevamo dato lezioni di canto base e provato qualche passo di danza. Siccome mi era rimasto un po' di tempo, presi le mie cose e andai direttamente al club di calcio, come avevo promesso a Mark.
Arrivata a destinazione rimasi piacevolmente stupita nel vedere Mark che aveva finalmente raggiungo il numero di giocatori che servivano. Si allenavano tutti senza dire una parola, e quando Mark mi vide diede 5 minuti di pausa, proponendomi di presentare il programma per migliorare la prestanza fisica.

"Ragazzi due minuiti di attenzione" disse Mark sbattendo le mani "Lei è Megami, ci aiuterà a migliorare la prestanza fisica per superare al meglio le partite" mi indicò Mark

"Ciao a tutti sono felice di aiutarvi. Come ha già detto Mark, io vi aiuterò dal punto di vista esclusivamente fisico, non venite a chiedermi consigli calcistici perché non saprei aiutarvi" risi strappando un sorriso ai ragazzi
"Oggi vi presento solo il programma, da domani iniziamo ad allenarci" dissi ricevendo l'approvazione di tutti. Devo ammettere che questo sport non è così male come immaginavo.

Inazuma Eleven: Sotto lo stesso cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora