LA OCCULT JR. HIGH

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Mark Pov's

Finalmente era arrivato il giorno della partita contro la occult. Celia era riuscita a mostrarci alcune della partite disputate da questa squadra, lasciando stupefatti i ragazzi.
L'allenatore della Occult era un signore dall'aria altezzosa, che non faceva altro che acclamare i suoi ragazzi esaltandone le qualità.

"Noi siamo qui solo per Axel Blaze! Vogliamo metterci a confronto con le sue qualità" disse indicando Axel

"Vede che la squadra non è composta solo da Axel" sbraitò Kevin

"Nessuno ha chiesto la tua opinione, ragazzino" sputò girandosi l'allenatore della Occult

"Tranquillo Kevin, gli farai vedere in campo" bloccai il mio amico pronto a sferrare un destro al mister della Occult

Megami Pov's

Il primo tempo si concluse con il vantaggio della Raimon. Kevin aveva segnato con il Dragon Crash, lasciando sbigottiti sia i giocatori che l'allenatore della Occult.

Durante il secondo tempo, tuttavia, l'allenatore della squadra avversaria aveva iniziato a recitare una sorta di incantesimo che bloccava ogni movimento dei giocatori, causando un disastro quando cercavano di tirare in porta, con la palla che finiva dappertutto tranne che nel punto desiderato.
Kevin stava riprovando a tirare quando Axel cercò di fermalo.

"Kevin aspetta! C'è qualcosa che non va!" urlò Axel, solo che Kevin non aveva la minima intenzione di ascoltarlo. Infatti tirò in porta, ma la palla andò fuori dalla traversa.
Axel, invece, non tirava in porta dalla fine del primo tempo, osservava i movimenti del portiere evitando qualsiasi tipo di mossa affrettata.

"Perché non tiri! Sei un codardo!" gridò Kevin rubando la palla ad Axel e correndo verso la porta.

"Aspetta Kevin, sto cercando di capire!" provò a spiegare Axel, ma Kevin non gli diede retta e tirò nuovamente, sbagliando.
L'allenatore della occult riniziò a pronunciare quella strana parola e i ragazzi rimasero di nuova bloccati. Chiusi gli occhi e mi concentrai attentamente su quella parola, Mi-fer, Mi-Fer,
Mi-Fer, Mi-Fer, Mi-Fer.

"Fermi!" esclamai scattando in piedi "Mark! Dice fermi! Vi sta solo manipolando!" Urlai al capitano.
Mark riuscì a muoversi e a parare il tiro del capitano avversario.

"Come hai fatto!" chiese Steve correndo verso Mark

"Megami ha ragione! Dice fermi, ho solo fatto uno sforzo per muovermi!" disse Mark sorridendomi.

Dopo la ripresa della partita, Kevin finalmente seguì le precise indicazioni di Axel su come segnare. Con un tiro combinato, i due attaccanti portarono la squadra alla vittoria. Mentre i giocatori della Occult si allontanarono, Mark e gli altri ragazzi rimasero per un po' di allenamento, tutti tranne Axel.

"Vai via?" gli chiesi dandogli la borraccia

"Si volevo passare da Julia" disse guardando il campo "Non ti ho ancora ringraziata"

"Per cosa?"

"Per quello che mi hai detto in ospedale, avevi ragione, piangere sul latte versato non ha senso. Se devo giocare lo devo fare soprattutto per Julia, quindi grazie" mi sorrise Axel.
In quel preciso momento sentii una fitta allo stomaco e un brivido lungo tutto il corpo.

"Ho detto quello che pensavo fosse giusto, nulla di più. Sono felice che ti abbia aiutato" sorrisi a mia volta. Axel raccolse le sue cose e iniziò a fare strada, solo che poco prima che si allontanasse dal campo, Mary richiamò la mia attenzione.

"Ehi Meg! Penso che sia venuto un vecchio amico" rise Mary. Quando mi voltai e lo vidi lì, il mio miglior amico, con il suo sorriso e la sua solita aria rilassata. Le lacrime iniziarono a scorrere sul mio viso nel vederlo, dopo un anno di lontananza. Corsi verso Cristian e lo abbracciai. Anche lui sembrava commosso, tanto che, quando ci separammo, asciugò furtivamente una lacrima sperando che non me ne fossi accorta. Nel frattempo, Axel era rimasto immobile, osservando la scena dalla panchina.

Axel Pov's

Stavo per andare via quando Maria era arrivata alle spalle di Megami con questo ragazzo. Capelli ricci quasi corvini, occhi castani e un'orecchino d'argento che gli ornava l'orecchio sinistro. Megami appena lo vide gli corse incontro abbracciandolo. In quel momento il senso di vomito iniziò a farsi sentire e una sensazione fastidiosa mi scorreva lungo la schiena.

"Cristian sei tornato!" disse Mark andando incontro al ragazzo appena arrivato

"Si! Hanno finito le selezioni!" rispose entusiasta il riccio

"E?"chiese Megami con aria sognate

"Sono dentro!" sorrise Cristian

"Bravissimo" disse Megami abbracciandolo "Sono fiera di te!" aggiunse senza staccarsi da Cristian

"Grazie pulce" disse lui stringendola. In quell'istante preciso, sentii l'impulso di vomitare e Silvia se ne accorse.

"Axel tutto bene?" domandò preoccupata

"Sisi, solo un giramento di testa" mentí nella speranza che Silvia mi credesse, e così fu.
Presi le mie cose e andai via, solo che l'immagine di Megami che abbracciava quel Cristian non voleva uscire dalla mia testa. Arrivai in Ospedale e mi sedetti accanto a Julia

"Ehi Julia, come stai oggi?" chiesi sperando di ottenere una riposta, che come al solito, non arrivava. "Sai oggi abbiamo vinto contro la Occult jr. High" dissi alla mia sorellina "E volevo dirti che sbagliavo quando ti dicevo che non ci si può innamorare di qualcuno appena conosciuto, perché mi sono reso conto, che a volte, basta un solo sguardo per innamorarsi di qualcuno" dissi arrendendomi a quello che stavo iniziando a provare.

Inazuma Eleven: Sotto lo stesso cieloWhere stories live. Discover now