TRA RISATE E SOGNI

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Megami Pov's

Dopo la serata trascorsa alla torre inazuma, come mi aspettavo del resto, gli zii mi travolsero con le loro domande, che liquidai con un semplice "Scusate sono stanca". Arrivata in camera mia, mi buttai sul letto, nella speranza di trovare un po' di pace.

"Meg? Posso?" sentì bussare alla porta

"Mark non sono in vena sta sera" risposi infilando la testa in mezzo si cuscini.

"Non sono Mark". Un profumo maschile inondò la stanza, un profumo che avrei riconosciuto tra mille. Axel.

"Che ci fai qui?" chiesi al bomber di fuoco

"Posso?" domandò sulla soglia della porta

"Si certo, vieni" dissi indicando l'angolo del letto.
"Non mi hai ancora risposto"

"A cosa?" chiese Axel

"Perché sei qui?" domandai al numero 10

"Perché sapevo che eri giù. Quindi ti ho portato questo" disse uscendo una box di sushi dalla borsa "E la mia meravigliosa compagnia" concluse indicandosi. Mi scappò una risatina che contagiò Axel.

"Grazie, non dovevi disturbarti"

"Nessun disturbo, mi fa un sacco piacere stare con te" sorrise aprendo la box "Poi sei la mia ragazza no?" aggiunse dandomi le bacchette

"Quando lo abbiamo stabilito l'ultima parte" chiesi aggrottando la fronte

"Adesso" rise mettendosi un nigiri in bocca

"Buono a sapersi" ridacchiai a mia volta prendendo un Hosomaki.  "Come sapevi che mi piaceva il salmone poi?" domandai al mio nuovo ragazzo

"Un mago non rivela mai i suoi trucchi" rispose facendomi l'occhiolino. Sorrisi e gli gettai la braccia al collo cercando la sua bocca. Axel mi afferrò con fermezza, avvolgendomi nella sua presa mentre i nostri corpi si scontravano. Le sue labbra trovarono le mie, ardenti e desiderose, mentre le mie mani esploravano con impazienza il suo corpo scolpito. Con ogni carezza, il desiderio  divampava, consumandoci in un turbine di passione. "Axel, aspetta un attimo," dissi con voce tremante, cercando di prendere fiato mentre mi staccavo dalla presa del mio ragazzo. "Non siamo soli" ridacchiai passando delicatamente la mano sul suo addome. Axel poggiò la fronte contro la mia e sbuffò.

"Se tu non togli le mani da sotto la mia maglietta non sono più responsabile delle mie azioni" sussurrò provocandomi un serie di brividi.

"E se non volessi?" lo sfidai continuando ad esplorare il suo corpo. Axel si fiondò sulla mia bocca per poi scendere sul mio collo. "Axel.." ansimai portando la testa indietro. Mi sfilai velocemente la maglia rimanendo in intimo, cosa che non sfuggì agli occhi del mio ragazzo, che stava cercando di sbottonarmi il reggiseno con scarsi risultati.

"Meg va tutto bene?" sentì dire dalle scale. Io e Axel ci staccammo in fretta riassestandoci come meglio potevamo.

"Si zia, tutto ok" risposi ancora intenta a guardare il mio ragazzo.

"Meglio che io vada" sbuffò Axel sistemandosi la maglia.

"Direi di sì" ridacchiai accompagnandolo alla porta. "Buonanotte allora" sorrisi

"Buonanotte Meg" disse dandomi un leggero bacio "A domani"

"A domani"

Chiusi la porta, andai in cucina per bere un po' d'acqua, e mi precipitai sulle scale, nella speranza di non imbattermi in Mark.

"Buono il sushi?" chiese mio cugino davanti alla porta di camera mia. Alzai gli occhi al cielo e mi misi a ridere.

"Sisi, molto buono" risposi toccandomi la pancia "Mi stavi aspettando?" domandai a Mark

Inazuma Eleven: Sotto lo stesso cieloWhere stories live. Discover now