Derek annuì e Sophy fissò gli occhi nei suoi prima di continuare a parlare: «Sebbene io voglia ispirarmi alla bontà e alla purezza d'animo di Clotilde, non intendo privarmi della possibilità di sfruttare un'arma come gli Inibitori per realizzare qualcosa di giusto. Potrà essere immorale, ma se ci permetterà di salvare settecentomila persone, allora suppongo che ne sarà valsa la pena».

Derek rimase incatenato allo sguardo cristallino di Sophy mentre Nick, Danielle, Sam ed infine anche Sally annuivano concordando con quel discorso accorato.

«Non sei d'accordo con me?» gli chiese Sophy a voce tanto bassa da permettere solo a lui di sentirla.

«Non è questo» rispose, scuotendo la testa senza smettere di guardarla.

«E allora perché mi fissi in quel modo?» Sophy gli sembrò improvvisamente imbarazzata, fragile. Le cinse la vita con il braccio, la strinse a sé, fregandosene delle persone che avevano intorno, e le sussurrò tutto il suo amore all'orecchio: «Ti guardo così perché sei una grande donna ed io, oltre ad amarti alla follia, sono incredibilmente orgoglioso di te».

Era fiero di lei, del modo in cui era maturata, della sicurezza che aveva acquisito brancolando tra le mille difficoltà che era stata costretta ad affrontare.

Lei gli posò la mano sul braccio e cercò di sminuire quelle parole con un movimento noncurante della testa.

«Stai esagerando» biascicò abbassando lo sguardo.

Derek, a cui non era sfuggito il rossore che le si era diffuso sulle guance e sul collo, le baciò affettuosamente i capelli scuri e profumati. «Nemmeno un po'».

Purtroppo, quel tenero e fragile momento di idillio si sgretolò non appena Nando entrò nella stanza facendo sbattere la candida porta. Sophy si districò malvolentieri dall'abbraccio di Derek e insieme osservarono il loro amico sventolare del foglietti colorati.

«Nando, che ti prende?» chiese Nick, allarmato dallo strano comportamento dell'amico.

«Guarda» si limitò a dire lui porgendogli uno dei cartoncini colorati. «Guardate tutti» aggiunse distribuendone anche agli altri.

Derek si rigirò tra le mani il foglietto plastificato. Lo sfondo era nero, ma in mezzo ad un'esplosione di colori fluorescenti campeggiava una voluminosa scritta bianca.

LO SPETTACOLO GRATUITO PIU' GRANDE DI SEMPRE

Sul retro del biglietto c'erano una data, un orario ed una scritta luccicante:

RAGGIUNGICI NELLO STADIO PIU' VICINO E GODITI LO SPETTACOLO.

NON MANCARE!

PREMIO ESCLUSIVO PER TUTTI GLI SPETTATORI.

«Non è possibile» biascicò Derek.

«Che significa tutto ciò?» chiese Sophy, confusa e spaventata almeno quanto lui.

«Oh, non ne ho idea!» disse Nando, l'unico che non sapeva che fino a qualche istante prima il gruppo stava discutendo proprio di spettacoli e stadi. «Quel che posso dirvi e che mentre voi ve ne stavate qui a fare inconcludenti elucubrazioni, sulla città sono piovuti milioni di questi inviti!»

«Cosa?» si allarmò Sally precedendo tutti gli altri fuori dal Limbo per affacciarsi alla finestra più vicina.

«Oddio!» esclamò Derek non riuscendo a credere ai proprio occhi. La mano di Sophy sfiorò la sua e lui la strinse forte, in cerca della stabilità che quella scena gli stava sottraendo.

Fuori dalla finestra l'asfalto delle strade che circondavano il vecchio hotel non si vedeva più, al suo posto c'era una marea di cartoncini colorati. Derek proiettò lo schermo del proprio SmartRing sulla parete più vicina e attivò il software di monitoraggio di MitoCity. Tutte le immagini che arrivavano dalla città mostravano la stessa situazione: strade, giardini privati, aiuole, piscine, fiumi... Tutto era cosparso, anzi quasi sommerso, da quei misteriosi inviti. La città sembrava non respirare sotto quel manto di carta plastificata, colori fluorescenti e caratteri cubitali.

«Nick» disse Sophy, con la voce arrochita dalla paura. «Tu sai qualcosa di questo evento?»

Derek era certo che Sophy conoscesse già la risposta a quella domanda. Incrementò la stretta sulla sua mano tremante.

«Non ne ho idea» rispose Nick. Il suo viso era insolitamente pallido mentre si rigirava l'invito tra le mani. «Tra esattamente due settimane, in tutti e sette gli stadi del territorio, si terrà "Lo spettacolo gratuito più grande di sempre" ed io, che sono il Capo dell'intera MitoCity, non ne sono minimamente al corrente». La sua voce, polemica e rassegnata era carica di amarezza.

«Immagino che sottolinearlo sia un'ovvietà» iniziò Sally, «ma sono convinta che non ci sia nulla di buono dietro tutto questo».

Il silenzio riempì la stanza.

«È chiaramente opera di Petra» disse Derek dopo un po', con freddezza. «Ha rubato la nostra idea prima ancora che iniziassimo a concretizzarla. Con i mezzi che ha a disposizione non deve essere stato difficile organizzare tutto in tempi record e far cadere quei maledetti inviti come pioggia su tutta MitoCity».

«Sì, ma come poteva conoscere il piano di Clotilde?» chiese Sophy, allarmata.

«Oh beh, con il senno di poi non fatico a credere che quella donna senza cuore abbia sempre spiato ogni nostra conversazione» dedusse Derek mentre dolore e amarezza gli riempivano il cuore. Lui e Clotilde avevano sempre sospettato che sul posto di lavoro venissero costantemente controllati, ma non avrebbero mai immaginato che tale controllo potesse avvenire anche altrove, per esempio nel bar dove avevano parlato di evasioni di massa, spettacoli e stadi gremiti.

Sally prese nuovamente la parola: «Scusatemi, ma c'è una cosa che davvero non riesco a capire: perché Petra dovrebbe volere usare il piano d'evasione? Far uscire tutti da MitoCity rientra nei suoi progetti?»

«Ne dubito» rispose Derek passandosi una mano sul viso, teso. «Credo che le interessi solo la parte iniziale del piano».

«Il suo obiettivo non è liberare quelle persone, ma solamente riunirle» concluse Sophy, che aveva capito dove il ragionamento di Derek volesse arrivare.

Qualcuno trattenne rumorosamente il respiro. Derek si voltò in tempo per notare lo sguardo terrorizzato di Danielle che, con una mano sulle labbra e l'altra sul cuore si prese la responsabilità di dare voce alla drammatica verità che ormai aleggiava da un po' nella stanza.

«Vuole riunire la gente negli stadi per poter effettuare indisturbata una Cancellazione Definitiva di massa».

MITOCITY 3 - La StrutturaWhere stories live. Discover now