28. Amore vattene

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Le ore passavano e quel senso di paura riaffiorava pian piano, mi sentivo come di spalle ad un pericolo, di spalle a qualcosa che non potevo controllare, mi guardai attorno, e tutto era in contrasto con quello che provavo, tutto sembrava significativamente ordinato, a tratti perfetto, e questo fece crescere la mia ansia, "Harry ti va di uscire?" mi chiese Hermione che apprensiva aveva notato il mio turbamento, Herm si congedò baciando appassionatamente Ron che sembrò ricambiare ed uscimmo dalla Sala Grande, "Harry che succede?" mi chiese lei mentre mi sedevo sulle scale di pietra di fronte a lei, "non lo so Herm, tutto quello che é successo ieri notte, ho paura per Dray, se qualcuno lo vedesse?" se qualcuno potesse vedere il simbolo?" dissi io buttandomi tutto fuori, "non potrei sopportare anche questo" dissi mentre raccoglievo la testa contro le braccia abbassando lo sguardo, lei mi si avvicinò apprensiva, mi strinse a se e disse "Harry so che hai paura, la ho anche io, stanotte quando dormivi Ron é venuto da me, ero in lacrime, siamo rimasti in Sala comune per quasi 3 ore nel bel mezzo della notte perché non volevo stare da sola, credo di capire ciò che provi, ma dobbiamo farci forza, per noi, per i due ragazzi che ci portiamo appresso e per il resto di questo posto" disse illuminandomi con il suo sorriso, "dai andiamo" continuò lei mentre si alzava dal gradino e rientrammo nella sala, appena varcata la soglia vidi gli occhi di Dray schizzarmi addosso, mi seguiorono fin quando non fui di nuovo seduto, aveva un espressione che lui usava di continuo, alzava il sopracciglio e storceva la bocca quando credeva che qualcosa che non andasse, era dannatamente carino quando lo faceva, le piccole fossette che aveva di solito gli si mutavano in un solo grande solco sulla parte destra del volto, scossi la testa leggermente alzando le spalle, lui distolse lo sguardo e alzandosi mi venne vicino aggirando tutti i tavoli che ci separavano, si accucciò davanti a me stringendo le mie mani nelle sue, "che succedere amore?" mi chiese mentre mi guardava dal basso con quegli occhi argentei e vitrei, "ho paura Dray, ho paura di perderti" gli dissi guardandolo dritto negli occhi, lui mi baciò con molta leggerezza e avvicinandosi al mio orecchio mi sussurrò "non mi perderai mai te lo prometto amore", a quelle parole gli stampai un bacio sulle labbra e lo congedai di nuovo al suo tavolo, mentre ritornava verso il suo posto non gli tolsi un attimo gli occhi di dosso, rimasi ammaliato dal movimento delle sue spalle larghe e dalla sua schiena muscolosa, che senza mantello lasciava libera la vista alla sua camicia incastonata precisamente tra le sue braccia muscolose, "Harry!" mi riportò Ron alla realtà schioccandomi le dita a pochi centimetri dal viso, "sembra che tu abbia visto Draco Malfoy" disse ironico il ragazzo che provava a recidere quel senso di pesantezza che si era creato nel gruppo, un sorriso innamorato mi comparve sul volto, mi girai verso il mio migliore amico che vendendomi così scosse la testa, alzando gli occhi al cielo sogghignando, "se non ti conoscessi direi che sei innamorato perso di quel belloccio dai capelli platino li" disse Herm che dava corda al fidanzato, "oh scusa Herm, ti ho detto che in questi giorni sei più bella del solito?" dissi lei scherzando "perché il tuo ragazzo non ti toglie gli occhi di dosso" dissi guardando il suo seno, "Ron non ti conoscessi direi che sei innamorato perso di questa ragazza dai capelli rossi" ribattei a tono, "puoi dirlo forte amico" disse lui fiero mentre guardava la fidanzata, "mai stato tanto innamorato", "rufiano!" le disse lei ridendo mentre le poggiava la testa sulla spalla; il resto della giornata passò velocemente, io e Dray ci eravamo dati appuntamento alla torre di astronomia per stare un po' da soli, siedevo sul balcone della torre aspettando di sentire quel agghiacciante cigolio che attraversava la torre ogni qual volta qualcuno vi entrava, perso nei miei pensieri mi giravo una ciocca di capelli attorno al dito mentre la mia mente viaggiava incontrollata, quando venni risvegliato dal contatto di due labbra sul mio collo, "amore" sussultai appena vidi Dray che sogghignava, "la prossima volta avvisami magari" dissi attorcigliandogli le braccia al collo, "non ci sarebbe alcun divertimento se non ti spaventassi" disse lui con tono seducente mentre si stritolava il labbro inferiore tra i denti, le sue mani, che fino a poco prima si trovavano sui miei fianchi scesero verso il mio sedere, e lo palparono vigorosamente, mentre ero con lo sguardo calamitato con i suoi occhi, socchiudendo gli occhi lo baciai appassionatamente mentre la sua lingua entrava nella mia bocca, in meno di un istante, mi trovai in aria, sospeso dalle mani del mio ragazzo, che mi poggiarono sul parapetto metallico, mentre si prostrava tra le mie gambe, sentii le sue labbra strusciarmi contro il volto fino a scendere al mio collo, "amore" dissi sospirando profondamente con voce morente, le sue mani stavano entrando nei miei pantaloni, scivolando sui miei glutei che continuava a palalare compulsivamente, "si?" disse fintamente stupito, "qualcosa non va?" disse con un sogghigno malizioso che mi scrutava mentre sentivo le sue mani addentrarsi dentro i miei indumenti, ma quel momento, che sembrava l'apice della giornata non durò a lungo, Dray ritrasse le mani e allontanandosi da me di qualche passo senza girarsi, "amore che succede?" dissi preoccupato mentre il suo respiro si faceva affannoso, lui alzò lo sguardo, che sembrava più vuoto che mai, le pupille strette e la corna bianchissima mi inquietarono, protese le braccia in avanti, all'altezza dell'addome, mentre lo guardavo senza capire ciò che stesse accadendo, poggiò la mano sul braccio sinistro, tirò su la manica strattonandola con violenza, facendo riaffiorare quel marchio, "amore vattene" le parole che lui riuscì a pronunciare prima un connubio di nebbia nera lo avvolgesse portandosela via, fu tanto veloce che non potei avere il tempo di reagire, "Draco" singhiozzai incredulo, mi portai una mano alla bocca per trattenere il pianto, e mi precipitai alla scala a chiocciola che portava al uscita, stretti più forte possibile il corrimano in metallo, lasciandomi cadere giù per quel angusto e oscuro antro e corsi verso i dormitori, varcai la porta, poggiando i una mano al viso sentii le lacrime che scivolavano lungo il mio volto, la paura era tanta da non farmi rendere conto nemmeno di ciò che mi succedeva, rimasti quasi senza emozioni, corsi nella Sala Comune, entrando trovai Herm e Ron su uno dei divani che si coccolavano soavemente, quando Ron non incrociò il mio sguardo vuoto, "Harry" sospirò il mio migliore amico, "dov'è Draco" a quelle parole i miei occhi di riversarono sul mio volto, "lo hanno preso" dissi in preda ai miei sentimenti tremendamente confusionari.

Il lago rifletteva il buio in meWhere stories live. Discover now