26. Sei debole Draco

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Lo baciai prima di separarci; ci ritrovammo poco dopo dove lui ci aveva lasciati, e tendendomi la mano, la presi e presi la mano di Herm che stringeva il fidanzato, "siete pronti?" disse Dray prima di smateriallizarsi, ci ritrovammo in un enorme salone di marmo, con un alto camino di pietra, tutto ciò che ci circondava era nero, dai candelabri ai soprammobili ai mobili stessi, senza dimenticare qualche punta di verde qua e là, scendemmo delle imponenti scale e ci ritrovammo in un lungo corridoio, che percorremmo sotto la guida di Dray, arrivati davanti ad una porta entrammo e ci trovammo in un enorme sala, con un imponente e vertiginoso soffitto e una scrivania in legno massello sul fondo, sopra alla scrivania era poggiata una targa metallica con inciso in nero il nome -L. Malfoy-, Dray la aggirò e vi tirò fuori un anello, aveva una pietra verde incastonata a un una montatura nera che aveva la forma di un serpente, una serpe che avvolgeva lo smerdarlo che brillava alla pallida luce delle candele, Dray la prese con due dita e me la porse, "dovrai fidarti di me amore" disse mettendomi l'anello nello stesso dito di quello da lui regalatomi per il fidanzamento, si allontanò facendo cenno a Ron ed Herm di allontarnsi, e impugnando la bacchetta gridò, "avada kedavra!" il mondo intorno a me sì fermò, sembri rallentare, vidi la faccia di Dray, impassibile, senza un minimo cambiamento, Ron ed Hermione invece erano increduli, impotenti e passivi a cio che stava accadendo, non avevo paura di ciò che sarebbe successo, ma di chi avesse causato ciò, pensavo che la persona che più avessi mai amato mi stesse strappando via la vita dalle mani, l'incantesimo impattò al mio petto, e in attimo di luce, l'anello sembrò risucchiare la fattura mortale inflittami dal mio ragazzo, "DRACO!" gridai terrorizzato, lui mi tappò la bocca con la mano e mi zittì, "non farti sentire amore!" disse lui guardandosi attorno sospettosamente, "so che hai avuto paura, ma era l'unico modo per proteggerti" disse togliendomi la mano dal mio viso, "quello che ti ho dato é un anello forgiato e incantato con il sangue di uno dei miei primi avi, se un Malfoy lo dona o ne fa uso, gli incantesimi inflitti dai Malfoy perdono effetto" disse il ragazzo che mi guardava con fare giustificatorio, "dovevo far sì che l'anello si attivasse e per farlo dovevo provare a ferirti mortalmente", non seppi se sciogliermi per il gesto o spalmargli la mia mano sulla sua bella mascella, inutile dirci che scelsi la seconda, "Draco Malfoy sei il più grande stronzo che conosca!" gli sbottai, sentiti Ron ed Herm ridacchiare, "qualcosa da aggiungere?" dissi girandomi verso di loro, "no" disse Ron prima che i suoi sghignazzi lo interrompessero, "niente da aggiungere per ora" continuò Herm, mi girai verso Dray, recuperando un po' di lucidità e lo baciai, lo baciai come se potesse essere l'ultima volta, lui mi prese per mano e uscimmo dalla stanza, finimmo infondo al corridoio dove una grande statua, ritraente un basilisco, era incastonata, sostammo lì davanti finché Dray, abbassando lo sguardo, non recitò la seguente frase in serpentese, -tu che di questa casata sei simbolo, apriti al cospetto del erede dei Malfoy, apriti al servo di Salazar Serpeverde-, a quelle parole la bocca del serpente si aprì, liberando il passo ad un oscuro e lungo corridoio, lo percorremmo sino ad arrivare in una stanza simile alla corte suprema del Ministero della Magia, un ampia sala, tutta nera e imponenentennete alta, eravamo rialzati rispetto ad un enorme palco di pietra con disegnati al lato delle rune, sul soffitto vi era uno scudo di protezione, simile a quello usato ad Hogwarts, ma al posto di proteggere, quello spesso strato magico teneva chiusi un gruppo infinito di dissennatori, che giravano vorticosamente sopra le nostre teste, abbassando lo sguardo vedemmo che al centro del cerchio di pietra sostava Lucius Malfoy, apparentemente disarmato, che teneva le braccia parallele al busto fermo, Dray prese la propria bacchetta e la puntò al padre, i suoi occhi erano visibilmente tristi, quel grigio argenteo che tanto mi attraeva, si era spento in un grigio simile a quello di un banco nubi cariche di pioggia, Dray sostava in piedi con il braccio teso contro al padre, era visibilmente combatuttuto, cosa avrebbe dovuto fare?, ferire il padre? o lasciarlo illeso?, "amore" dissi trappondendomi tra lui e la traiettoria che aveva disegnato, "Harry spostati" mi intimò il mio fidanzato con uno sguardo gelido, "no, mettila giù Draco" gli imposi io a mia volta, i suoi occhi riversavano un rimorso tale che non riusciva a guardarmi, con lo sguardo mi oltrepassava e teneva gli occhi fissi sul padre che non si era mosso di un millimetro, "Deve morire amore" disse mentre una lacrima gli solcava lo zigomo, "non sarai tu a farlo" dissi mentre con la mano abbassavo il suo braccio che rimaneva in tensione, i suoi occhi spenti si incrociarono con i miei e per qualche istante quando venimmo interrotti, "sei debole Draco" ringhiò Lucius ancora di spalle, iniziò a girarsi, in modo raccapricciante, portò le mani davanti al addome e le unì, "tu non sei mio figlio, hai disonorato il nostro nome e ti presenti qui, in questa casa, come osi farmi un tale affronto!" sibilò aggressivo l'uomo dai lunghi capelli, "cosa volevi fare? uccidere tuo padre?" disse prima di fermarsi, "sei troppo debole figliolo", Draco gli puntò la bacchetta e tenendo lo sguardo fisso su di lui iniziò a scendere lentamente le scale arrotondante che abbracciavano quel atrio di pietra, "ti prometto che sarò l'ultima cosa che vedrai prima di esalare l'ultimo respiro se torcerai un solo capello al mio ragazzo" disse Draco che aveva assunto un aria simile a quella del padre, un aria di superiorità che i due si scagliavano contro l'un l'altro, "se non erro figliolo, lo hai detto anche a Cedric, sarò sincero il ragazzo avrebbe del potenziale, ma non capisce i rischi di diventare un mangiamorte pare" disse Lucius impassibile, "quindi lui é una tua pedina?" chiese Dray senza distogliere la bacchetta dal padre, "non mia" tuonò il macabro Malfoy, "ma del Signore Oscuro" disse fermandosi un istante, "tua zia te lo ha detto Draco, Potter deve morire!", disse prima di alzare lo sguardo su di noi, che eravamo rimasti al uscita del corridoio, quando in un istante, tre mangiamorte non puntarono le proprie bacchette contro di noi, potei vedere con la coda del occhio Hermione, tenuta sotto scacco da Bellatrix che esordì poco dopo, "Draco vedi cosa succede a fare l'eroe?" disse in modo maniacale la donna dai folti ricci, un broncio finto le comparì sul volto, ora tutti loro dovranno conoscere il proprio destino" vidi Dray deglutire, "lasciateli andare" disse Dray imperativamente, i 4 mangiamorte presenti nella stanza scoppiarono a ridere, "Draco sai cosa deve succedere, fai ciò che devi e li lasceremo illesi" Draco si girò verso che il padre che aveva appena finito di parlare, abbassò lo sguardo e ritrasse la bacchetta, "promettimi che li lascerai andare, giuralo sulla persona che di più cara hai" disse Dray riferendosi alla madre, con un senso di coraggio spaventoso, "lo prometto" disse Lucius prima che Draco si inginocchiasse affianco a lui, guardai i miei amici che come me, stavano capendo ben poco della situazione, mi girai verso Draco che mi stava guardando, "ti amo Harry" disse prima di alzarsi la manica della camicia, tendendo il braccio al padre a prugno chiuso, "NO DRACO!" gridai appena capito ciò che stava per accadere, "amore ti prego non farlo!" lo pregai piangendo mentre cercavo di liberarmi dalla presa di Rodolphus Lestrange, Lucius poggiò la bacchetta sull'avambraccio del mio ragazzo e chiudendo gli occhi iniziò a sussurrare qualcosa, fino a che non vide comparirgli il marchio di Voldemort su di esso, il volto di Draco venne spezzato da un unica lacrima che impattò a terra, vidi che sul volto di Lucius comparve un sogghigno, "lasciateli" si pronunciò l'uomo dai lunghi capelli candidi, e i 3 mangiamorte che ci tenevano sotto tiro, si dileguarono, caddi a terra, sentivo le lacrime staccarsi dal mio volto e le sentivo impattare a terra rovinosamente, guardai Dray, mi sorride e si alzò in piedi e corse verso di me sulle scale e mi abbracciò, "amore va tutto bene" mi disse mentre mi baciava la nuca, "sta calmo" continuava a ripetetemi, alzai la testa e vidi i suoi occhi nebulosi, che trasparirono una tristezza infinita in contrasto con il resto del suo corpo, che sembrava essere forte e vigile, come se lui si stesse facendo forza per me, lo presi dietro e la testa e lo baciai, e senza dire niente tese le mano a Herm, che la prese assieme al fidanzato, e ci smaterializzammo ad Hogwarst, dentro la nostra Sala Grande.

Il lago rifletteva il buio in meWhere stories live. Discover now