14. Non è più suo figlio

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Passò quasi un mese, in cui riempimmo le nostre giornate con attività stupende, visitammo le province della Scozia confinanti con Tarbert, i laghi e i parchi naturali, visitammo tutto ciò che di bello il mondo babbano aveva da offrire. Fino al fatidico giorno, il sole era coperto da un leggero strato di nuvole biancastre, rilegate da un sottile vento fresco, quasi freddo, avevo uno strano presentimento, come se tutto il mio mondo mi sarebbe presto crollato addosso, "amore che succede, ti vedo strano oggi" mi disse Dray in tono preoccupato mentre ero raggomitolato al suo dorso come un cucciolo, eravamo sul letto, lui leggeva soavemente un libro, 20 mila leghe sotto i mari, dentro vi era una piccola dedica, -a Fiona, spero che questo libro apra la tua mente,che la lettura ti porti in luoghi inesplorati e che tu trovi qualcuno con cui condividerla , Mamma-; che aveva scritto la nonna di Draco, (la madre della Signora Malfoy) prima che partisse per Hogwarts; ero assuefatto nei miei pensieri quando d'un tratto la sua domanda mi risvegliò, "non so amore, ho un brutto presentimento", "cosa ti senti amore?" mi chiese il mio ragazzo lasciando il libro per concentrarci su di me, "amore io non lo so, è come se..." un dolore mai sentito prima mi fece fermare, mi premetti con forza contro la cicatrice, "AMORE!" urlò Dray impaurito, io lo guardai con gli occhi colanti di lacrime, "tuo padre, è qui", lui sgranò gli occhi "amore ne sei sicuro? se hai ragione dobbiamo andarcene!" la porta della nostra camera si chiuse fragorosamente "credo che sia troppo tardi per sgattaiolare fuori figliolo", Lucius Malfoy troneggiava sulla porta, davanti a noi, sentii Draco irrigidirsi, il suo sguardo divenne assassino, i suoi occhi rossi, iniettati di sangue, si girò di scatto e disse con i denti serrati, "padre..", "NON PARLARE! QUANTO A TE POTTER....",Draco strinse la bacchetta, poggiata sul comodino e con una velocità spaventosa gridò:"DISMUNDO" era un incantesimo che io mai avevo usato, generava alcune visioni terrorizzanti e spaventose a chi ne era fatturato, Lucius comincio ad urlare, si accasciò a terra come per schivare un proiettile, ed ebbimo il tempo di uscire dalla casa, Ron ed Hermione si trovavano fuori, erano accorsi alle urla di Lucius, spaventati "l'effetto non durerà ancora a lungo, salite in auto!" Dray tirò le chiavi del auto a Ron che aveva preso uscendo di casa "Weasley portali via da qui, ORA!" si girò di scatto e ripercorse le scale per entrare nell'abitazione, "amore!" gridai più forte che potevo, "va via, vi raggiungerò a breve, promesso", Ron accese la macchina e in un attimo già eravamo fuori dal cancello, io guardavo fisso dietro, prima che Dray entrasse lessi il suo labiale "ti amo" disse prima di girarsi verso la casa ed entrare; "CHE CAZZO E' SUCCESSO HARRY" gridò Hermione in lacrime dalla paura, le tremavano le gambe, lo vedevo benissimo, Ron teneva le mani salde sul volante stringendo così forte da fasi gonfiare le vene, "Lucius" balbettai impaurito, iniziai a piangere affogando nel mio stesso singhiozzo, "dobbiamo tornare indietro!" gridai strappandomi i capelli dalla paura che stavo cercando di reprimere, una brusca frenata mi sbattè verso il sedile di Herm che siedeva il mio solito posto, quello del passeggero anteriore, "ADESSO BASTA, NON POSSO GUIDARE COSÌ" gridò Ron girandosi verso di me, bruscamente tiro il freno a mano, "spiega che diavolo è successo Harry!" mi gridò istericamente lui, "Lucius, Lucius Malfoy è piombato in camera nostra, poco prima che entrasse, la mia cicatrice bruciava come le fiamme di un Ungaro Spinato", "mangiamorte" mormorò Herm con le lacrime che le solcavano il viso, "Draco è la da solo, dobbiamo tornare! non posso permettere che gli faccia del male!", Herm tentò di rassicurarmi, "è suo figlio Harry, non gli farebbe mai del male", io la bloccai, "il suo dovere è verso il Signore Oscuro, lui si è messo contro il suo signore avendomi nella sua vita, è un pericolo per l'operato di Voldemort, non è più suo figlio, è una minaccia per il Signore Oscuro", Herm sembrò capire tutto e disse rivolgendosi a Ron "dobbiamo tornare..", Ron che era stato in silenzio tutto il tempo dopo essersi fermato, venne invaso da una furia, come se fosse Herm ad essere in pericolo, tolse il freno a mano e appiccicandoci ai sedili per la brusca accelerata fece inversione, tornammo più velocemente possibile a Villa Fiona, Ron entrò nel cancello e frenò di colpo senza nemmeno varcare completamente l'entrata, senti la ghiaia del vialetto sterrato schizzare sotto la macchina che lo aveva smosso, quando Ron disse, "ragazzi...", Lucius era in piedi davanti all'entrata, Dray fluttuava svenuto per aria, scesi di macchina impugnando la mia bacchetta, "fermo Potter! ora ti dirò cosa faremo..." si pronunciò la figura dai lunghi e bianchi capelli che sostava infondo al viale di sassi "tu verrai con me, e io lascerò andare Draco, illeso" disse con la solita smorfia alla Malfoy, "facciamo così" gridai in tono avvelenato, "tu lo lasci stare, e non ti succederà niente, oppure accettane le conseguenze", "vedo che tu e mio figlio siete molto...intimi" disse con tono schifato, "non pensavo che Draco si sarebbe mai rivelato un problema per la nostra causa, ma lui ha sempre avuto un occhio di riguardo per te, ma non pensavo ad un tale insulto", disse Lucius, una voce spezzò il silenzio creatosi, "EVERTE STATIM!" gridò una voce femminile da dietro di noi, una scia arancione mi passò a pochi centimetri dal volto, colpì Lucius che venne scaraventato sulle scale di pietra della casa, tramortito si accasciò a terra, "WINGARDIUM LEVIOSA", gridai prendendo Draco prima che potesse toccare terra, lo poggiai sul passo sterrato e corsi verso di lui, piangendo lo presi in braccio con ogni forza nel mio corpo, e lo portai verso la macchina, la figura femminile si avvicino alla vettura e mi aprì lo sportello, misi Draco sdraiato sui sedili posteriori, la figura si abbassò il nero cappuccio che portava, "signora Malfoy..." dissi sorridendo, lei mi sorrise "ciao Harry, è un piacere conoscerti, anche se avrei preferito il circostanze migliori" disse con voce gentile, "anche per me" sorrisi "salite in macchina ragazzi, e andatevene, tratterrò io Lucius, andate!" disse col tono di una madre che tenta di proteggere i suoi piccoli, "Harry.. prenditi cura del mio Dray", "lo farò, promesso" montai in auto seguito da Herm e Ron, "guido io Ron" gridai al mio migliore amico che mi lanciò le chiavi, accesi la macchina e uscimmo dal viale del abitazione, percorremmo la strada per la stazione alla velocità del suono, "Ron nel cruscotto ci sono delle cartine, cerca la vallata dove si trova Hogwarts" continuai "sta vicino al confine con l'Inghilterra, là saremmo al sicuro...".

Il lago rifletteva il buio in meWhere stories live. Discover now