18. Non provò nemmeno a sfiorarlo

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"COME DUE MESI?" dissi io incredulo "eh si...", "tre volte a settimana nella serra di Madame Sprite" continuò, "no vabbè è uno scherzo", dissi arrabbiato, lui mi bacio e mi disse, "tranquillo, avremo comunque tempo per noi, e poi lo rifarei 100 volte" disse ridacchiando e contagiando anche me, "aspetta che ci riprovi, e stavolta lo ammazzo sul serio", "dico ma come puoi pensare che io tradisca il mio ragazzo, devi essere proprio stupido" mi misi a ridere così tanto che mi accasciai addosso a Dray, lui iniziò a coccolarmi e massaggiarmi i capelli, rimanemmo così, con la sua mano che mi massaggiava la nuca, il momento mi sembrò ideale per chiedere a Dray una cosa che volevo chiedergli da tempo, "amore" girai la testa, era poggiata sule due gambe e la misi girata verso il suo volto, "ho un dubbio, oramai da tempo, che non riesco a togliermi, da quanto ti piaccio, dico precisamente" argomentai, "amore allora, mi sei piaciuto al primo istante, sai la cicatrice fa uomo vissuto" disse ridendo, io feci un finto broncio e mi tirai su, "a quindi ti piaccio perché sono sfregiato? se non lo fossi non ti piacerei?" dissi in tono fintamente arrabbiato, "mi lasci finire?" ribatté lui sorridendo io feci cenno di proseguire con una tale superbia da impressionare persino me stesso, "poi c'è la parte di te che preferisco, quella che mi tiene testa, sei stato e sempre sarai l'unico a riuscire a tenermi testa in una discussione" disse con tono provocatorio, si stava creando una bella situazione, favorevole, per così dire, il mi misi sulle sue gambe e mentre gli baciavo il collo dissi, "c'è qualcos'altro che ti piace di me, mi poggiò le mani sul sedere e mi palpò con forza, "questa parte la adoro" mi sussurrò prima di gettarsi sul letto portandosi dietro anche me, ci spogliano l'un l'altro, baciandoci a vicenda, mi butto sul letto e riprese a palparmi, più forte di come aveva iniziato, decisi di fare il bravo fidanzato, per così dire e gli tolsi i boxer neri, con le cuciture verdi, li sfilai dolcemente e presi in mano la sua virilità, mi pregò di continuare, feci ciò che facevo ogni volta e nel momento in cui lui fu soddisfatto, smisi, quando lui si alzò con l'intento di scambiare le nostre posizioni, mi tolse i pantaloni e dolcemente mi sfilò gli slip, appoggiò la sua virilità sul mio corpo e con forza la spinse dentro, ogni volta era sempre la stessa situazione, il dolore era annebbiato dal desiderio, continuava a baciarmi il petto, mentre entrava dentro di me più e più volte, sentivo il rumore dei suoi baci che veniva quasi completamente coperto dai miei gemiti, che riecheggiavano nella stanza, "amore" dissi con voce tenue tra un gremito, prima che lui venisse dentro di me, strinsi il lenzuolo con le mani fino a farmi male, fino a non sentire le dita, uscì da dentro di me e mi si buttò affianco sul letto, baciandomi il viso e il collo, con le sue mani che mi palpavano continuamente, poco dopo lui era nuovamente dentro di me, continuai ciò che Dray aveva iniziato, fino a che non venne una seconda volta, "ti amo" mi sussurrò soddisfatto, il dolore iniziava a farsi sentire, però per stare lì con lui era un prezzo più che ragionevole. Scendemmo a pranzo, vidi la Parkinson cercare Dray con lo sguardo, "seriamente non ha ancora capito che sta con me?" mi lamentai sottovoce, continuai a guardarla per il resto del pranzo, stava perennemente con gli occhi puntati su Dray, la cosa mi faceva imbestialire certo, ma non fece niente, non provò nemmeno a sfiorarlo, che in effetti era strano, la cosa mi puzzava parecchio. Finimmo il pranzo e rientrammo nel dormitorio dei Serpeverde, "amore sono io paranoico? non hai notato nulla di strano?" chiesi freneticamente, "anche tu hai visto Pansy? era molto strana oggi..." disse con tono inquieto "di solito mi si lancia addosso, e stasera a malapena ci siamo parlati, non mi piace la cosa, ho paura ci sia di più sotto", mi sentivo un po' complottista certo, ma la Parkinson era la persona più vicina alla famiglia Malfoy, e la cosa poteva avere un collegamento, oppure Pansy aveva semplicemente smesso di provarci con Draco, però perché non considerarlo proprio, era un turbine di emozioni e di quesiti che non riuscivo a spiegare e le vacanze di Natale si stavano avvicinando, temevo il peggio, non sapevo dove avrei passato le mie vacanze, mi sarebbe piaciuto tornare a Villa Fiona, avevo già tanti bei ricordi dell'estate passata con Dray lì, ma sapevo che tornare lì poteva essere pericoloso per entrambi, soprattutto per Dray. I giorni passavo, le lezioni come al solito occupavano tutta la nostra mattinata e la punizione di Draco riduceva il tempo in cui potevamo vederci, ma contro ogni mia aspettativa, lui sembrò essere ancora più vicino a me; quando glielo chiesi mi sciolse con delle parole stupende, "in questo periodo amore abbiamo sempre meno tempo per noi, io ti amo e non voglio che tu pensi il contrario, voglio darti tutto l'amore di cui necessiti e che meriti".

Il lago rifletteva il buio in meWhere stories live. Discover now