"Tu cosa senti quando sei con lui?" mi chiese Mary appoggiando gli spartiti sulla scrivania

"Mi sento...Strana. Come se tanti insetti svolazzino nel mio stomaco" spiegai

"Ahi ahi stella, sei messa male" mi prese in giro lei alzandosi dalla sedia "Si chiamano farfalle poi, non insetti qualunque" ridacchiò uscendo dalla sala "Forza metti le cuffie non abbiamo tutta la mattina" disse, facendomi scappare una risatina.

Mark Pov's

La mia sveglia suonò verso le 8:30, mi alzai tranquillamente dal letto e mi misi sotto la doccia. Asciutto e pulito andai sotto nella speranza di trovare qualcosa da mangiare.
La cucina era deserta, sapevo che i miei erano a lavoro ma pensavo di trovare Meg. Salii in camera sua, magari stava ancora dormendo. Anche camera di Megami era deserta. Tornato in cucina mi resi conto che sul tavolo c'era un foglio piegato.

Sono da Mary, ci vediamo direttamente al campo,bacini
Meg.

Tirai un sospiro di sollievo, presi rapidamente qualcosa dalla credenza e mi diressi verso il campo. Arrivai puntuale, ma rimasi stupito dal numero di persone che guardavano l'allenamento dei ragazzi dal ponte. Salutai rapidamente, scesi sotto e corsi verso la porta.

"Dai Axel tira!" urlai al mio compagno. Axel non se lo fece ripetere due volte e tirò con la sua super tecnica, che non parai per poco.

"Sei sempre strabiliante!" sorrisi al mio amico

"Grazie capitano" disse lui ricambiando il mio sorriso "Ma Meg? Non viene?" mi chiese il numero 10

"Arriva, era da Mary" risposi "Ieri sera che stavate facendo?" chiesi facendo spalancare gli occhi al numero 10

"Nulla, ci siamo incontrati per caso" rispose prontamente senza scomporsi

"Come dici tu"

"È carina Mary, non pensi?" domandò Axel dandomi un leggero pugno sulla spalla. Tossì di colpo e l'attaccante mi diede delle pacche dietro la schiena ridendo.

"Non sviare l'argomento" lo rimproverai "Poi si, è carina" ammisi strofinandomi la faccia
"Ma adesso torniamo alle cose serie"

"Si certo, alle cose serie" ridacchiò Axel.

"Ragazzi! Vi proibisco di usare le vostre super tecniche!" annunciò una voce femminile alle nostre spalle. Nelly Raimon si era catapultata con tutta la macchina, giù per il campo, dicendo che, le persone che ci stavano guardando, erano delle spie della Brainwashing, i nostri prossimi avversari al Football Frontier.
Decidemmo di ascoltare la nostra Manager, e continuammo il nostro allenamento.

"Ciao a tutti!" salutò mia cugina appena arrivata, ma non era sola. Infatti Mary era accanto a lei, con dei Jeans skinny, una fascia rosa cipria, delle air force one e i capelli raccolti nel suo solito tuppo. Mi girai di scatto, per evitare di continuare a guardare l'amica di mia cugina e ovviamente, Axel se ne accorse.

"La puoi guardare, non succede nulla" disse il mio amico ridendo

"Ma sei ovunque!" sbottai girandomi nella sua direzione.

"Mark, Axel i segreti ve li raccontate dopo. Correte" suonò il fischietto Meg. Mentre ci stavamo allenando scesero due ragazzi.

"Perché non vi allenate nelle vostre tecniche speciali!" disse quello più alto tra i due

"Ci conosciamo?" chiesi ai due nuovi arrivati

"Io sono Thomas Fedt, sono il capitano della Brainwashing" si presentò quello alto "Lui è la punta della nostra squadra, Neil Turner" indicò il suo compagno

"Tanto sappiamo tutto di voi, non ci batterete" disse Turner

"La vittoria si decreta in campo" affermai

"Sarà come pestare dei pidocchi" aggiunse il capitano della Brainwashing

"Ritira quello che hai detto" sputai furioso

"Altrimenti che fai?" mi sfidò Fendt

"Smettetela!" urlò Megami "Voi due, perché non tornate alla vostra scuola? Non vi sembra un'ottima idea?" chiese lei mettendosi davanti a Turner

"Megami Ambrose se non vado errato" disse lui spostando una ciocca di capelli a Megami dietro l'orecchio "Tu che funzione hai alla raimon? Decorativa?" chiese lui ridacchiando. In quel momento ho temuto per la sua salute, mi aspettavo che mia cugina gli sferrasse un destro. Invece fece due passi indietro e si sfilò la maglia, restando con il reggiseno sportivo. Prese l'indumento e lo tirò in faccia alla punta della Brainwashing, avvicinandosi nuovamente a lui.

"Adesso però, guardami in faccia e ridimmelo" disse Megami avvicinandosi a Turner

"Cosa vuoi ridetto?" domandò lui cercando di non indietreggiare

"Che sono decorativa, che funzione ho all'interno della Raimon, chiedimelo" continuò lei avvicinando le sue labbra a quelle di  Turner "Attento a criticare chi invidi, perché si vede" gli disse a mezzo centimetro dalle sue labbra.
Fendt, vista la situazione si mise in mezzo

"Ok, basta, andiamo via" disse all'amico, e così fecero.

Axel Pov's

Da come mi aveva raccontato Mark, sapevo che Megami era tosta, ma non pensavo così tanto tosta. Quando si tolse la maglietta rimasi paralizzato, cosa che secondo me, non è passata inosservata agli occhi di Mary, che si mise a ridere quando staccai gli occhi da Meg. La odio.

"Sei bella tosta" dissi a Meg mentre le ridavo la maglietta

"Diciamo che sono cambiata nel tempo" ammise mentre afferrava la maglia tra le mie mani "Grazie" sorrise rimettendosi l'indumento

"Figurati"

"Come facciamo senza le nostre tecniche! Come dovremmo allenarci?!" chiese Nathan sedendosi accanto a me

"Troverò una soluzione!" esclamò decisa Nelly, che risalì in macchina e andò via. Chissà se avrebbe veramente trovato una soluzione.

Inazuma Eleven: Sotto lo stesso cieloWhere stories live. Discover now