Capitolo 21

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Mi sveglio a causa di alcuni rumori che ci sono di sotto. Sono sveglia ma ho gli occhi chiusi, ho sognato e risognato mio padre in ospedale, l'ultima volta che l'ho visto.

Mi manca, vorrei avere ancora una volta uno dei suoi abbracci, le sue carezze e le sue parole. Lui era tutto, forse anche troppo.

Per quel poco di tempo, è riuscito ad avere uno spazio nel mio cuore. Non mi dimenticherò mai quando si arrabbiava e faceva quell'espressione che sicuramente a tutti avrebbe suscitato timore, ma a mio avviso era solo buffa.

Scoppiavo a ridere e lui mi guardava confuso per poi seguirmi, come se lo contagiassi, come se mi capisse, e infatti mi capiva, capiva alla perfezione ciò di cui il mio cuore aveva bisogno.

Vorrei solo aver avuto più tempo, che il cronometro non fosse finito così velocemente, solo per un ultimo bacio, un'ultima carezza , un ultimo abbraccio e soprattutto un ultimo sorriso.

Ogni volta che sorrideva mi riscaldava il cuore, per non parlare quando sorrideva per merito mio. Mi sentivo potente , mi sentivo bene come poche volte.

Mi mancano quelle serate in cui stiamo tutti sul divano a vedere un film, e Nicholas si fa prendere troppo dal momento.

Mi manca quando entra in camera mia, quando sono già addormentata, e mi dà il bacio della buonanotte, pensando che non me ne accorga.

O quando mi chiama "principessa" perchè per lui lo ero, e non solo a parole, me lo dimostrava ogni giorno, ogni ora, ogni minuto..

E vorrei così tanto esser io al posto suo, vorrei così tanto che fossi stata io ad avere il cancro. Perchè so che all'inizio ci starebbero male, ma tutto si dimentica, no?

Mi avrebbero pensata, forse prima di dormire o dopo aver fatto colazione, ma almeno avrebbero avuto una figura paterna di riferimento. Il tempo avrebbe aiutato, e alleviato il dolore, ma io non lascerò che ciò accada, io devo soffrire ricordando .

<<A cosa stai pensando?>> una voce rauca interrompe i miei pensieri, io mi giro e noto che Lucas mi sta fissando.

<<Cosa frulla all'interno di questa testolina>> continua a parlare posando un dito sulla tempia

<<Papà. Non ho fatto altro che sognarlo. Sai penso che sarebbe stato meglio se ci fossi stata io al suo posto. A quest'ora tutti questi casini non ci sarebbero stati>> gli rispondo, e quando finisco lui serra la mascella, per poi togliere il dito dalla mia tempia, come se si fosse scottato.

<<So che voi ce l'avete con me. Ma non potete continuare per sempre, se ci sarà un per sempre.>>

<<Che vuoi dire?>>

<<Che ho accettato l'accordo, non c'è più niente da fare, se non goderci questi attimi di tranquillità>>

Lui si alza di scatto, come se il semplice stare vicino a me lo urtasse. Sbatte gli occhi freneticamente, guardandomi incredulo.

<<Che hai fatto?!>>

<<Io ho acc->> mi interrompe <<Ho capito, non serve ripeterlo ,cazzo>> dice mentre si porta una mano sui capelli.

<<Lucas, calmati.>>

<<Come faccio a calmarmi?! Hai fatto tutto te, senza avvertirci!>

<<mmh? Che sono queste urla?>> esclama la voce di mason che di prima mattina è rauca.

Ha la faccia immersa completamente nel cuscino, con un braccio mi tiene la vita,

<<Succede che Charlotte è impazzita. Ecco cosa succede>>borbotta Lucas, causando un cimpiglio a Mason.

Mason si siede e si stropiccia gli occhi <<Spiegati meglio>> borbotta Ares

Together againDär berättelser lever. Upptäck nu