Capitolo 14

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La fortuna non è mai stata dalla mia parte, e sinceramente non ci ho mai sperato. Sapevo di esser una persona sfortunata fin quando non li ho rivisti.

Ho sempre pensato che il mio futuro non potesse esser peggio del presente in cui stavo vivendo. Non mi è importato più niente di migliorare la mia vita.

Perchè sono sempre stata realista, non mi è mai piaciuto pensare oltre i confini. Non sono mai stata fortunata e non mi aspetto che ora cambi qualcosa, anche se sto già molto meglio di prima.

<<C-cosa? C-Che cosa hai rifatto??>> chiede Nicholas balbettando.

Ed ecco il pessimo tempismo di Nicholas. Entra nei momenti peggiori. Proprio oggi lo dovevano scoprire.

Se solo Alexander avesse parlato a bassa voce ora non sarei finita in questa situazione. Ma a quello chi lo ferma?

Guardo male Alexander e rivolgo la mia completa attenzione a Nicholas che ora ha la mascella serrata e le nocche bianche per quanto sta stringendo i pugni.

Devo inventarmi qualcosa, e anche subito. Non può scoprire una cosa del genere così e ora. Siamo tutti troppo scossi per reagire razionalmente.

Sto per dire qualcosa quando Alexander mi supera <<Ne parleremo a casa. Non mi sembra il momento di discuterne.>> Sospiro, avevo timore che gli dicesse tutto

<<E sentiamo perchè non dovremmo parlarne ora? Perchè lo dici tu?>>dice Nicholas chiaramente arrabbiato

Alexander lo fulmina e si avvicina a lui << Ne parleremo a casa. Se vuoi proprio sapere un perchè, limitati a questo: Dobbiamo parlarne quando ci siamo tutti. Non è solo tua sorella, te lo dico giusto per ricordartelo.>>

Quando vedo che l'aria si fa abbastanza tesa e che nessuno abbassa lo sguardo, ma anzi continuano a sfidarsi tramite esso, mi metto fra loro.

Poso una mano nel petto di tutti e due e gli allontano <<Basta così, siamo tutti stanchi e scioccati, quindi andiamo a casa , ok?>> dico, Nicholas mi guarda e annuisce, per poi andarsene e sbattere la portiera.

Mi giro verso Alexander e lo guardo addolcendo lo sguardo <<Ne parliamo a casa, quando sono tutti nelle proprie camere , te lo prometto>> lui annuisce e mi abbraccia, io ricambio.

Quando si stacca mi da un bacio in fronte e si avvia in macchina per guidare, io invece vado accanto a Nicholas. Il quale mi sta fissando intensamente, io non riuscendo a mantenere il contatto visivo , guardo il finestrino.

All'improvviso sento qualcosa vibrare nella mia tasca , è il mio telefono. Lo estraggo da essa e noto che mi è appena arrivato un messaggio da Nicholas.

"Sai che puoi fidarti di me. Puoi dirmi qualunque cosa."

              Grazie Nicholas. e mi dispiace molto, per la situazione che si era creata .

"Tranquilla, sarebbe successo anche se non avessi sentito nulla."

               Quando sarò pronta per parlarne te ne parlerò.

  "E io sarò sempre disponibile per ascoltarti sorellina."

Sorrido a quest'ultimo messaggio, e mi volto per guardarlo. Ha la testa appoggiata al finestrino e le cuffie alle orecchie.

Riposo il telefono nelle mia tasca, e continuo a guardare il finestrino , finchè i miei occhi non si fanno pesanti e tenerli aperti mi risulta impossibile. Così mi lascio andare e mi addormento, sperando di non risvegliarmi a causa di un incubo.

Together againWhere stories live. Discover now