Capitolo 11

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Siamo usciti dall'auto e ci stiamo dirigendo all'entrata del centro commerciale.

<<Hai già in mente cosa vuoi comprare ?> Mi chiede Kim 

io gli sorrido <<Sinceramente ho in mente solo alcuni vestiti, un pantalone e una maglietta>> dico

Loro si girano per guardarmi e serrano la mascella <<Prenderai molte altre cose, fidati>> dice Alexander rivolgendomi un sorriso tirato.

Sto per rispondere ma sento un bruciore nel fondo schiena, qualcuno mi ha appena schiaffeggiato il sedere?

Mi giro di scatto spaventata, facendo girare così anche i miei fratelli. Posso vedere tutti con le mascelle e i pugni serrati.

<<Bel culo, biondina>> dice uno dei tre. Vogliono morire.

Alexander , Victor e Thomas si precipitano e iniziano a picchiarli.

io invece non riesco a controllare il mio respiro, sento le loro mani su di me e l'odore di alcool.

quella sensazione di impotenza, io non riesco ad affrontarlo da sola. sento qualcuno alzarmi il mento.

Alzo lo sguardo e vedo Kim, è preoccupato, sta dicendo qualcosa ma non lo sento, non riesco a controllare il respiro.

Cerco di non pensare a quelle sere, ogni volta che ho un attacco di panico provo a dimenticarmi tutto ma il ricordo mi offusca la mente, sempre.

Cerco di leggere il labiale di Kim e dice <<respira Charlie , ti prego, segui il mio cuore.>> mi prende delicatamente la mano e l'appoggia nel suo patto, dalla parte del cuore.

Io provo a seguirlo ma non ci riesco, <<Ti prego, fai come faccio io>> e inizia a espirare e inspirare, io provo a seguirlo.

Gli altri invece si sono appena accorti della situazione e ci raggiungono.

Piano piano il respiro si fa regolare, ma inizio a piangere. << Ki-im s-sentivo l-le loro m-mani-i>> dico loro mi guardano<< Loro non ci sono, ci siamo noi.>>dice Kim, e continuo a piangere disperatamente.

Alexander mi prende in braccio e continuiamo a camminare all'entrata. io appoggio la testa nel suo petto e mi sento..... protetta.

Quando entriamo mi mette giù, Victor si avvicina e mi dice <<Ora non pensare a nulla , divertiti e prendi quello che vuoi, ok?>> io annuisco.

E iniziamo a fare shopping , so che sono preoccupati ma non lo mostrano, solo per non farmi sentire.

Pov: Chris

Sono in camera mia e sto riflettendo a tutto quello che le ho detto.

Sono un idiota, devo parlarci. Perciò decido di andare in camera sua, forse riusciamo a risolverla.

Busso ,ma niente non mi apre, riprovo ma non riapre lo stesso.

Quindi entro, se stesse male? Devo entrare, non ho invaso la sua privacy mi sono solo assicurato che stesse bene.

Entro ma non trovo nessuno, la sua camera è proprio bella. Ha lasciato tutto l'arredamento.

Inizio a guardare a giro fino a quando un pezzo di carta non esce dal suo comodino.

Mi incuriosisce, chissà che ci sarà scritto?

Apro il comodino e prendo la lettera, la apro e appena inizio a leggerla ,non posso fare a meno di continuare a leggere le altre, piangendo.

Come ha potuto nascondermelo ,come ha potuto nascondercelo?

Come ha potuto solo pensare di non dircelo? Di risolvere tutto da sola? Mi metto seduto sul suo letto e prendo il suo cuscino per sfogarmici .

Together againDove le storie prendono vita. Scoprilo ora