Capitolo 17

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CIAO! SCUSATE PER IL RITARDO. IN QUESTO CAPITOLO CI SARANNO TANTE INFORMAZIONI IMPORTANTI. DETTO QUESTO, BUONA LETTURA , CI VEDIAMO ALL'ANGOLO AUTRICE.

Siamo arrivati e Mason mi apre la portiera e io non credo ai quello che vedo. Siamo davanti a una mega villa con una piscina e un cancello nero enorme.

é vero che casa mia è grande, ma oltre casa mia non sono mai entrata in nessun altra villa. E questa è una buona prima volta.

Guardo i miei cugini e loro mi fanno segno di entrare. <<Mi raccomando non esagerare. Balla divertiti ma non bere troppo, massimo due drink, ok?>> chiede mason

Questo ragazzo ha un dono, quello di rompere in continuazione, e a quanto pare la sua vittima preferita sono io.

<<Certo, non ti preoccupare>> dico facendolo sbuffare, Lucas non curandosene mi prende per mano e mi porta in pista. Inizio a ballare con lui, e non faccio a meno di ridere.

Poi Ares ci porta da bere, Mason lo guarda male. Io non ho un bel ricordo con l'alcool, le poche volte che ho bevuto nella mia vita era perchè John mi obbligava assieme ai suoi amici.

Continuo a guardare il bicchiere, ma qualcuno mi viene addosso. I miei cugini si mettono subito in allerta e vengono accanto a me. Io mi volto vero di loro <<è tutto ok,la ragazza si è pure scusata, ma la mia gonna ora è bagnata, devo andare in bagno a sistemare tutto>>

<<Vuoi che ti accompagniamo?>> mi chiede

<<Ovvio>> risponde mason al mio posto iniziando a camminare verso il bagno

<<No, ce la posso fare anche da solo. Se proprio volete fare qualcosa aspettatemi fuori>> ordino e loro annuiscono, compreso Mason.

Mi accompagnano <<Se non esci entro 15 minuti massimo io entro dentro, sia chiaro>> mi avverte e io annuisco

Entro e una puzza nauseante mi inebria le narici, vado davanti a un lavello in dove è pure appess uno specchio alla parete.

Prendo una salviettina dalla borsa e inizio a strofinare per circa 5 minuti, quando alzo la testa per guardarmi allo specchio, noto che non sono sola.

ma c'è un ragazzo che mi sta fissando con un ghigno in faccia, al quanto inquietante, si avvicina a me e io indietreggio .

A forza di indietreggiare ho la schiena al muro , e posso dire di essere in trappola. Lui mi prende un fianco e si fa più vicino. Ha gli occhi marroni e i capelli del medesimo colore. Siamo così vicini che riesco a sentire il suo alito sa di ....... alcool

I ricordi di quella sera si imprimono nella mia mente, le gambe mi diventano molli e muovermi per scappare via mi risulta impossibile.

<<Lasciami, perfavore, io non voglio.>>

Lui si avvicina al mio collo e inizia a lasciarci sopra baci, mentre con la mano inizia ad accarezzare la mia coscia salendo piano piano sempre più su, fino ad arrivare alle mie mutandine.

Inizia ad accarezzarne il tessuto, e a me risale un conato di vomito <<Perfavore, basta>> dico piangendo, a lui questa cosa sembra piacere, dato che sorride sull'incavo del mio collo.

Sposta il tessuto e inizia a toccarmi, mentre perdo un battito e la mia vista si fa sfuocata dalle lacrime. Lui non si ferma infila un dito <<No! Basta! Ti prego! Non toccarmi!!>> appena urlo quest'ultima frase la porta si spalanca.

I miei cugini guardano la scena, e riesco a leggere il senso di colpa nei loro occhi. Il ragazzo non sembra abbia sentito la porta dato che continua a violarmi. Hanno tutti gli occhi sulla mano del ragazzo e dal senso di colpa riesco a vedere rabbia.

Together againWhere stories live. Discover now