Capitolo 16

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POV: Ares
Saliamo le scale e arriviamo davanti la sua stanza che ha già la porta aperta, e l'immagine che mi ritrovo davanti mi paralizza.

Vedo mia cugina dimenarsi nel letto e urlare frasi che risponderebbero subito alla domanda che ha posto prima Mason.

Siamo tutti paralizzati, a un certo punto Harry e Alexander si avvicinano cercando di calmarla, ma lei è completamente coinvolta nell'incubo.

Micheal si sta facendo prendere dal panico, infatti James l'ha praticamente costretto ad andare in cucina con lui a prendere un bicchiere d'acqua, insieme al nonno.

Lucas sta cercando di tranquillizzare Nicholas e Chris, con scarsi risultati dato che lui stesso e agitato.

Kim sta accanto a Matthew cercando di evitare che a causa della sua rabbia repressa rompa qualcosa.

Thomas e Victor sono giù in infermeria, stanno vedendo se c'è qualche pasticca che può aiutarla.

Io e mason, papà e zio Daniel invece non sappiamo cosa fare. Io e Mason ci guardiamo complici e annuiamo, abbiamo deciso di avvicinarci a Harry e Alexander.

Vediamo Charlotte mettersi le mani in gola per strozzarsi e prima che compia il movimento la fermo. Tenendole delicatamente i posti, con il pollice faccio dei cerchi sulle sue mani, per tranquillizzarla.

Sembra che ci stia riuscendo dato che non urla più e non si dimena. Piano, piano apre gli occhi e rimane a fissarci per alcuni secondi per poi cercare di mettersi seduta , poggiando la schiena alla tastiera del letto.

A quel punto io mi sposto e fermo il movimento che facevo con le mie mani sulle sue, ma lei mugola e le rimette sulle sue, facendomi capire che mi vuole vicino.

Io le sorrido dolcemente e mi alzo, sedendomi dall'altra parte del letto, poggiando anch'io la schiena alla tastiera.

Micheal e Lucas ritornano insieme a Thomas e Victor. <<Nonno è in camera sua è molto stanco>> io annuisco insieme a tutti gli altri.

Guardiamo tutti Charlotte e io continuo a farle il movimento che facevo prima. So che nella mente dei miei fratelli e cugini c'è una sola domanda.

<<Vuoi che rimaniamo tutti o solo i tuoi fratelli?>> le chiede Lucas venendo poi, fulminato da quasi tutti.

<<Fai come ti senti>> le sussurro

<Va bene così>> risponde con un filo di voce e distogliendo subito il suo sguardo dal mio.

<<Ci farebbe piacere sapere cosa ti è successo? Giusto per saperti proteggere>> chiede lo zio Daniel

<<Nulla, va tutto bene>> dice con lo sguardo abbassato

<<Si , sappiamo che ora va bene. Ma prima? Com'era prima?>> le chiede dolcemente James

Ammiro mio cugino, sa sempre cosa fare. Di lui ci si può sempre fidare è un punto di riferimento. Sa sempre come comportarsi in base alle situazioni.

<<Terribile>> dice con la voce spezzata

<<Quanto?>> chiede Harry

Lei si gira a fissarlo e dopo alcuni secondi dice <<Tanto, voi non potete capire>>

<<Aiutaci tu, allora.>> le chiede gentilmente mio padre

Victor lo fulmina <<Ve lo dirà quando se lo sentirà>>

<<Siamo parte della sua famiglia, possiamo aiutarla>> insiste Lucas

Ci giriamo verso Charlotte per capire cosa vuole fare, ma lei continua ad avere lo sguardo abbassato per vedere il contatto tra le nostre mani. Iniziando a giocare con le dita della mia mano.

Together againWhere stories live. Discover now