Capitolo 23

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Pov:Charlotte

Siamo in macchina sulla strada di casa, abbiamo fatto in fretta, prima del previsto. E devo dire che è stato anche abbastanza indolore.

<<Thomas che ore sono?>> gli chiede dato che il mio telefono è scarico

Lui si tocca le tasche per poi mettersi una mano in fronte <<Cazzo, ho perso il telefono>> io ridacchio per la sua reazione

Matthew si volta per fissarmi <<Sono le cinque e mezza>> mi dice e io annuisco sorridendoli e lui mi restituisce un sorriso , ma si nota che è tirato

Siamo davanti a casa e Nicholas mi apre la portiera, io esco e mi avvio alla porta, Victor apre la porta con le chiavi che li passa Kim

Io vado al piano di sopra e noto una porta chiusa, la apro e vedo Mason e Lucas addormentati abbracciati. Entrambi hanno i capelli che ricadono sugli occhi, sono così teneri.

Ma non vedo Ares, loro sapranno  sicuramente dove si trova. Sarà andato a fare una passeggiata. 

Io mi avvicino e mi metto accanto a loro, Lucas si gira nella mia direzione e dopo alcuni secondi apre gli occhi. Ha le palpebre gonfie e i capelli che li ricadono negli occhi, e le guance arrossate.

<<Hey, come stai?>> mi chiede sussurrando, presumo per non svegliare Mason

<<Presumo bene, cioè non mi ha fatto male, almeno non tanto. Poi stanno tutti bene, quindi significa che John non è arrivato a farli del male.>>

<<Stiamo tutti bene , Charlotte. Ma non hai risposto alla mia domanda, io ti avevo chiesto come stai, non come stanno gli altri. Voglio sapere come ti senti ? Se ti pesa tutta questa situazione>>

Io non riesco ad esternare i miei sentimenti, schiudo le labbra per far uscire qualcosa, ma per fortuna, Mason mi interrompe.

<<Hey, dove sono gli altri?>>

<<In cucina, credo che ci stiano aspettando, quindi faremmo meglio ad alzarci e raggiungerli in cucina>> li rispondo e lui annuisce alzandosi

Mi alzo anchio, ma prima di varcare la porta con Mason mi giro e noto che Lucas mi sta fulminando.

Non è colpa mia, ma ogni volta che provo ad esprimerci mi sento un nodo in gola che mi impedisce di farlo. É  strano da spiegare , ma ogni volta che succede qualcosa di brutto o mi sfogo con l'autolesionismo o reprimendo tutto.

E quando mi ritrovo obbligata ad esternare ciò che provo sento che tutte le cose che ho represso fuoriescono più violente di prima, rendendomi vulnerabile e debole. E io non riesco a farmi vedere debole da qualcuno. 

Scendo le scale e trovo Victor, Harry e Micheal ai fornelli con dei grembiuli rosa con i cuoricini, mentre James ha un capello da chef con un mestolo in mano.

Fanno davvero ridere, mi avvicino e rimango a guardarli litigare sul tempo di cottura del riso.  Sento due braccia stringermi per le spalle, alzo il viso e noto lo zio Liam.

<<Ciao Charlie, non trovi che siano davvero ridicoli?>> dice ridacchiando mentre appoggia il suo mento sopra la mia testa.

<<Giusto un po'>> dico ridacchiando

James si gira nella mia posizione, <<Oh, oh abbiamo qualcuno molto divertito dalle nostre abilità culinarie>>

<<Più che altro sono divertita delle vostre abilità nel vestiario, senza offesa>> tutti e quattro si girano nella mia direzione e si guardando complici. Micheal , Harry e Victor di dirigono verso di me mentre James riamane in cucina, sicuramente per non far bruciare la cena

Together againOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz