Capitolo 36

229 8 0
                                    

Oggi è il mio giorno libero e non devo andare nemmeno all'università.

Ieri sera ho staccato tutte le sveglie perché volevo dormire un po' di più, visto che ero stanchissima.
Infatti quando accendo il telefono per vedere che ora fosse, vedo che sono le dieci e mezza.
Dopo aver accesso internet, trovo il buongiorno che Niccolò mi aveva mandato stamattina quando era andato al lavoro. Sorrido e gli rispondo anche se so che per adesso non lo vedrà.

Ho tanta voglia di vederlo. Non ci vediamo da una settimana perché siamo stati entrambi impegnati, io con lo studio e il lavoro al negozio, lui con il lavoro al ristorante.

Così decido di prepararmi per andare a trovarlo al ristorante.
So che potrà restare a parlare con me per meno di dieci minuti perché deve lavorare, ma non mi importa. Mi basta anche solo guardarlo.
Faccio una doccia veloce senza lavare i capelli, perché l'ho già fatto ieri. Scelgo cosa mettere e lo indosso. Metto le scarpe, il profumo e prendo le chiavi, il telefono e la borsa.

Esco di casa e mi dirigo al ristorante.
Dopo circa dieci minuti arrivo ed entro per cercare Niccolò.
Lo vedo uscire dalla cucina per controllare che a nessuno dei clienti mancasse ciò che avevano ordinato. Lui si guarda intorno e mi vede. Mi sorride e viene verso la mia direzione.

<Amore mio, che ci fai qua?> Dice spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio

<Sono passata per salutarti> dico sorridendo con uno sguardo perso nei suoi occhi

Lui mi sorride e dice ad un suo collega che stava passando < Francè, io sto andando dieci minuti fuori>

<Vabbè, ma sbrigate>
Così mi prende per mano e mi trascina nel retro del ristorante.

Non mi dà nemmeno il tempo di aprire bocca, che inizia a baciarmi.

Mi stacco dopo un po' e dico:
<Ho capito che te so mancata... Ma manco a fa così...> Mi metto a ridere

<Invece si, perché me piaci troppo> ride anche lui.

Lo guardo, gli afferro il viso delicatamente e faccio unire le nostre labbra.
Ci stacchiamo dal bacio, ma i nostri corpi rimangono uniti e i nostri visi a pochi centimetri di distanza

<Come stai amore mio?> Dico io iniziando ad accarezzare i capelli a Niccolò

<Quando sei tra le mie braccia sto da dio>

Io arrossisco di brutto e lui mi chiede:
<E tu?>

<Benissimo adesso> dico guardandolo dritto negli occhi sorridendo

<Oggi hai il giorno libero?>

<Si, finalmente>

<Riposati e non fare niente>

Io annuisco

<Resti qua per pranzo?> Mi chiede lui

<Meglio che io torni a casa perché sarei una distrazione per te e mi cacceranno> dico ridendo

<Già> dice lui mettendosi a ridere

<Stasera ti va di andare a cena fuori?> Mi chiede lui

Io sorrido e dico:
<Si, certo>

<Niccolò devi rientrare> dice un ragazzo con la stessa divisa di Niccolò

<Arrivo>
Il ragazzo rientra

Niccolò mi bacia un'ultima volta e poi dice:<Ci vediamo dopo amore>

<A stasera> gli sorrido e torno a casa mia .

Quando tornai a casa, mi misi a preparare qualcosa per il pranzo.

Più che un amicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora