Metto un po' di pancakes per me su un piatto e su un altro piatto quelli di Niccolò. Li porto sul tavolo per mettere un po' di zucchero a velo.
Dopo che ho finito alzo lo sguardo e vedo Niccolò senza maglietta sulla porta che mi guarda.<Che guardi? Ti sei incantato?>
<Io ti adoro... Hai fatto i pancakes?>
< Dove hai messo la maglietta? Io l'ho lasciata in camera> dico mettendo le braccia incrociate.
<L'ho vista, ma non mi va di metterla>
<Se non la metti non mangi>
<Eddaje Chià>
<Vai a mettere la maglietta e torni qua>
<Uffaaa> va in camera e cinque minuti dopo torna con la maglietta indosso.
<Va bene adesso mamma?> mi dice lui scherzando
<Si>
Mangiamo quei buonissimi pancakes e ci andiamo a sedere sul divano per guardare qualcosa su Netflix.
Facciamo partire un film che inizialmente sembrava interessante ma dopo un po' è diventato noioso.Così, siccome mi stavo annoiando, metto la testa sulle gambe di Niccolò e lo guardo.
Osservo i lineamenti del suo volto dal basso e trovo ogni singolo dettaglio del suo viso perfetto così com'è.
Abbassa lo sguardo per osservare cosa stessi facendo e mi sorride. Io ricambio il sorriso.<Niccolò?>
<La smetti di chiamarmi con il mio nome intero, grazie>
<Come dovrei chiamarti?>
<Come vuoi tu, basta che non mi chiami per nome intero>
<Ok... Nic?>
<Dimmi>
<Resti qui per cena?>
<Non vorrei disturbarti...>
<Ma statte zitto, falso, sai benissimo che ti avrei fatto rimanere qui con me ugualmente>
<Ah sì? Come mai ne sei così sicura?>
<Perché ho le mie certezze per esserlo> gli faccio la linguaccia
<Vaffanculo stronza> dice ridendo
Io in risposta gli alzo un dito medio accompagnato da un mio sorriso falso.
Dopo che abbiamo deciso come prendere le pizze, Niccolò chiama la pizzeria e le ordina. Dovrebbero arrivare entro le ventuno.
Mentre aspettiamo l'arrivo delle pizze, apparecchiamo la tavola e prendiamo qualche bevanda.<Nì?>
<Dimmi>
<Ma tua madre quando torna a Roma? È passato tantissimo tempo dall'ultima volta che l'ho vista e mi manca un sacco>
<Dovrebbe tornare tra qualche giorno oppure la prossima settimana... Non ricordo bene... Comunque se ti va, dopo, le facciamo una video chiamata, così la vedi>
<Siii, mi farebbe un sacco di piacere>
<Sapessi com'era contenta quando le ho detto che sei tornata a Roma>
<Davvero?> Dico sorridendo con gli occhi pieni di lacrime per la gioia. Comprendetemi, ho le mestruazioni.
<Si, per lei sei la figlia femmina che non ha mai avuto... Quando le ho detto che abbiamo fatto pace, per poco non si metteva a saltare dalla gioia>
<Hahahaha, io la amo>
Dopo un po' arrivano le pizze e le mangiamo subito.
Io arrivata a metà mi fermo perché, anche se avevo ancora un po' fame, mi sentirei in imbarazzo nel mangiare tanto davanti Niccolò. Non è assolutamente colpa sua... Sono io che mi faccio questi stupidi pensieri
Niccolò invece continua a mangiarla, ma quando vede che smetto di mangiare, si ferma e mi dice:
<Perché non la mangi tutta?><Non ho più fame... Sto scoppiando>
<Chiara, non dirmi che lo fai per non ingrassare>
<Niccolò, ti prego non iniziamo di nuovo con questa cazzo di discussione>
<Guarda che io lo dico per te. Devi mangiare, non c'è bisogno che tu faccia queste diete strane e insensate... Per me sei perfetta così>
Sentendo queste parole, arrossisco un sacco e senza dire niente lo vado ad abbracciare. Lui mi stringe forte a se e mi da un bacio in testa.
Mentre ci stavamo abbracciando, sentiamo il telefono di Niccolò squillare. Così gli dico: <Nì... Rispondi dai> stavo per staccarmi dall'abbraccio, ma Niccolò mi stringe di nuovo.
<Li richiamo più tardi... Ti prego, resta ancora un po' qui con me... Tra le tue braccia si sta da Dio>
<Anche io sto benissimo qui con te... Ma se hanno da dirti qualcosa di importante?>
Così Niccolò sbuffa, ci stacchiamo e vedo che è Anna, sua madre. È una videochiamata. Lui risponde e dice:
<A mà... Guarda co' chi sto><Ciao Annaaa> dico mandandole un bacio.
<Oh tesoro mio... Allora è vero che sei tornata e che avete chiarito>
<Si... Come stai?>
<Io tutto bene, tu bella mia?>
<Tutto bene>
<Si mamma, anche io sto bene, grazie per averlo chiesto> dice Niccolò facendo il finto offeso.
<Niccolò, ma statte zitto che io e te ci sentiamo sempre... Chiara non la vedo da un sacco di tempo>
Faccio la linguaccia a Niccolò per prenderlo un po' per il culo.<Che fate ragazzi?>
<Stavamo mangiando> dice Niccolò. Penso che lo abbia detto per chiudere più in fretta, visto che voleva abbracciarmi ancora. Sorrido per questo pensiero.
<Ah scusate se vi ho interrotto... Ci sentiamo dopo in caso.>
<Ok, ciao mamy>
<Ciao Anna> le mando un bacio e chiude la chiamata. Niccolò, mette il silenzioso e posa il telefono dicendo: < Così nessuno può rompermi le palle>
Io rido scuotendo la testa.
<È inutile che ridi... Tanto lo so che anche tu stavi impazzendo perché volevi tornare a stare attaccata a me>
< Quanto sei antipatico> dico io alzando gli occhi al cielo.
Lui ride e mi dice tornando serio: <Adesso abbracciami e stringimi il più forte che puoi... Ho bisogno di sentirti vicina>
Lo abbraccio stringendolo forte forte e lui mi dà tanti baci sulla testa.
Sento tantissime farfalle volare dentro la mia pancia.<Nic...>
<Mh?> Dice lui con gli occhi chiusi mentre si gode il momento.
<Sei una delle persone più importanti della mia vita... Per qualsiasi cosa, ricordati che io sono sempre qui per te.>
<Che dolce che sei bimba... Stessa cosa tu, mi sei stata accanto nei momenti più difficili della mia vita... E questo non lo dimenticherò mai> dice lui dandomi un bacio in fronte come se volesse dirmi "ci sono io a proteggerti da tutto".
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Più che un amico
FanficQuesta è la storia di Niccolò e Chiara. Chiara e Niccolò si sono conosciuti quando avevano sedici anni. La loro è un'amicizia che tutti invidierebbero perché si vogliono molto bene e farebbero di tutto l'uno per l'altra. Con il tempo, entrambi, si a...