Capitolo 60

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Un raggio di sole sfiora il mio viso. Io mi giro di spalle perché volevo dormire ancora un po' .

Stendo il braccio sull'altro lato del letto mentre sorrido, convinta di trovare Niccolò al mio fianco, ma non è così.
Quando mi rendo conto che effettivamente non c'è nessuno al mio fianco, apro gli occhi leggermente preoccupata.

Dov'è finito Niccolò?

Vado in bagno per sciacquare il viso e lavare i denti. Dopo che ho finito, vado in cucina dato che il mio stomaco aveva iniziato a brontolare perché ha bisogno di essere riempito.

In cucina, trovo il mio fidanzato intento a preparare dei semplici toast con la Nutella.
Vado dietro di lui e lo abbraccio.

<Buongiorno amore mio> dico io mentre continuo a stringerlo.

<Giorno amò> ha la bocca piena.
Preparo un toast anche per me, mi siedo sul tavolo della cucina e inizio a mangiare tranquillamente.

Quando ho finito, Niccolò si mette davanti a me e mi guarda. Io, senza dire niente, lo affero dal colletto della felpa, lo avvicino a me per poi fare unire le nostre labbra.
Il bacio si intensifica diventando sempre più passionale... Sento le mani di Niccolò andare dentro la mia maglietta e iniziano a fare su e giù per tutta la mia schiena. Un brivido percorre tutto il mio corpo fino ad arrivare al basso ventre...
Nel frattempo Niccolò aveva iniziato a baciarmi il collo.

<Nic... Io... Non posso. Devo fare la doccia e poi devo correre a lavoro>  dico io leggermente in difficoltà per l'effetto che hanno le sue labbra a contatto con la mia pelle.

<Per che ora devi essere a lavoro?> Dice lui senza smettere di baciare il mio collo e la mia spalla.

<Alle dieci inizio il turno>

<E che ore sono adesso?>

<Le otto e mezza>

<E allora annamo a fa' sta doccia insieme> dice lui mentre mi trascina in bagno.

<Sei incredibile> dico io mentre rido e lo seguo.

...

<Buongiorno Priii> dico io felice mentre entro in negozio.

<Buongiorno tesò. Come stai?> Mi abbraccia

<Molto bene, te?> Dico io non riuscendo a smettere di sorridere.

<Bene dai. Come mai così felice stamattina?>
Ha ragione, di solito la mattina non ho nemmeno voglio di parlare... Figuriamoci di sorridere così.

<No, niente...>

<Ho capito. Tu e Niccolò avete iniziato la mattinata in un modo più vivace> dice Priscilla mentre non riesce a smettere di ridere.

Io non dico niente, ma divento super rossa per l'imbarazzo.
<Possiamo evitare l'argomento e iniziare a lavorare? Sono entrate un paio di persone> dico io cercando una via di fuga da questa situazione imbarazzante.

<Va bene, per stavolta sei salva> continua a ridere.

Fortunatamente la mattinata passa molto velocemente.
Quando si fa ora di pranzo, io e Priscilla mettiamo tutto in ordine e poi torniamo a casa.

<Nico, sono tornata> dico ad alta voce dopo aver chiuso la porta d'ingresso.

Non ricevendo alcuna risposta, capisco che Niccolò non è ancora rientrato e che è ancora in casa discografica.
Ebbene sì, hanno finalmente aperto una sede qui a Roma della casa discografica che produce la musica di Niccolò. Ciò significa che non deve più andare a Milano e che non ci dovremmo più separare per tutto quel tempo.

Più che un amicoDär berättelser lever. Upptäck nu